Piallatura finale

Written by Jo on .

Liberati gli strip dalle legature sono pronti per la fase finale della piallatura: Ciascun prisma triangolare retto viene reso conico utilizzando la “planing form” finale. È questa una dima costituita da due barre in acciaio dotate di intaglio di profondità variabile e di un certo numero di viti di regolazione.


Controllo Planing Form
Controllo della regolazione delle Planing Form.

La dimensione finale della canna ottenuta dalla composizione di 6 strip di eguali dimensioni ed altezza pari a metà dello spessore viene ottenuta avvicinando o allontanando mediante le viti di regolazione le due barre. (Meglio la foto). L’intaglio visibile sui due lati ha dimensioni tali da poter realizzare gli strip del cimino da una parte e della base dall’altra. La fase di dimensionamento avviene per passi successivi che approssimano il valore finale. Prima con uno scarto di 5/10 mm poi di 1/10 e finalmente alla misura voluta. Ogni strip viene ripetutamente misurato ad ogni passaggio. La precisione richiesta è ormai dell’ordine di 1/100 mm. In uno degli ultimi passaggi verrà tolto lo smalto, la corteccia cristallina esterna, due passate leggere che tolgono la convessità originaria del culmo e che intaccano il meno possibile le fibre. L’attrezzo usato per queste fasi è per tradizione una pialla di produzione Inglese che consente di tagliare trucioli dello spessore di 2/100 di mm.


Pialle
Serie di pialle della Stanley.

E’ impressionante la sottigliezza degli strip del cimino. L’altezza del triangolo equilatero è metà dello spessore finale della canna. Il cimino è formato da 6 triangolini alti, a volte, 6 o 7/10 di mm! Attenzione estrema è dedicata agli strip in queste fasi finali. Il Bamboo non è delicato come sembra e può essere lavorato con una certa tranquillità, ma questo è l’ultimo momento utile in cui si possono rilevare difetti che potrebbero rendere necessaria la sostituzione di uno strip. Nei vari passaggi di piallatura lo strip viene ripetutamente piegato ed ispezionato alla ricerca di punti di minore rigidezza o di altri difetti del legno che comprometterebbero poi l’elasticità della sezione finita.

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