Occhio non vede, cuore non duole…

08 Marzo 2010

Occhio non vede, cuore non duole…
...e il rovescio della medaglia
...e il rovescio della medaglia
Oramai lo scempio che si è riversato nel fiume Lambro è noto a tutti.
Sono circolate una marea di foto riguardanti la massa oleosa che lentamente ha invaso il letto del fiume: foto di anatre, germani e ovviamente cormorani, tutti uccelli incatramati e sofferenti.
Però non ho visto foto di pesci che sicuramente, durante il disastro, se la sono vista brutta.
Si sa: occhio non vede, cuore non duole!
E chi li vede i pesci?
Poi, quando capita di vederli, volete paragonare l’occhio di un pesce con quello di un paperotto? Inconsciamente, nell’immaginario collettivo, il pesce è ridotto ad essere considerato un animale di serie “B”.
Mi consola il rovescio della medaglia: le immagini di uccelli “sparati” dai cacciatori hanno un effetto devastante…molto più di un pesce pescato.
La rete piena di pesci trainata dai pescherecci è un’immagine diciamo pure “normale” e vedendola nessuno grida allo scandalo. Questo considerare i pesci animali di serie “B” in un certo senso ci pone un po’ più al riparo da tutte quelle accuse che sempre più si riversano addosso al mondo della caccia, di quanto sia inutile e crudele.
Una canna, un po’ di filo e un turacciolo…rimane questa l’immagine romantica del pescatore, e allora avere a che fare con animali di serie “B” a volte può anche far comodo.
Sono circolate una marea di foto riguardanti la massa oleosa che lentamente ha invaso il letto del fiume: foto di anatre, germani e ovviamente cormorani, tutti uccelli incatramati e sofferenti.
Però non ho visto foto di pesci che sicuramente, durante il disastro, se la sono vista brutta.
Si sa: occhio non vede, cuore non duole!
E chi li vede i pesci?
Poi, quando capita di vederli, volete paragonare l’occhio di un pesce con quello di un paperotto? Inconsciamente, nell’immaginario collettivo, il pesce è ridotto ad essere considerato un animale di serie “B”.
Mi consola il rovescio della medaglia: le immagini di uccelli “sparati” dai cacciatori hanno un effetto devastante…molto più di un pesce pescato.
La rete piena di pesci trainata dai pescherecci è un’immagine diciamo pure “normale” e vedendola nessuno grida allo scandalo. Questo considerare i pesci animali di serie “B” in un certo senso ci pone un po’ più al riparo da tutte quelle accuse che sempre più si riversano addosso al mondo della caccia, di quanto sia inutile e crudele.
Una canna, un po’ di filo e un turacciolo…rimane questa l’immagine romantica del pescatore, e allora avere a che fare con animali di serie “B” a volte può anche far comodo.
Angelo Piller (Angelo) |