CDN - Yukon la terra dei lucci e dei coregoni


  Gennaio 2019
YUKON LA TERRA DEI LUCCI E DEI COREGONI

Testo di Alberto Galeazzo (Faina)

Foto di Alberto Galeazzo (Faina), Mirco Bandi, Michele Malagugini (Mala), Sebastiano
Tempo di lettura: 15 minuti

Per pescare i lucci sono necessarie costanza e concentrazione

 

Lo Yukon è uno dei tre territori del Canada, situato nel nord-ovest del paese, con capoluogo Whitehorse. Il nome deriva dal fiume Yukon, che nella lingua dei nativi americani significa "grande fiume".
La regione ha una superficie di 482.443 km², e gli abitanti sono poco più di 30.000 di cui più di 20.000 vivono nella città di Withehorse. La densità della popolazione è di 0.06 abitanti per km quadrato, che se rapportata alla densità della popolazione italiana 200,76 abitanti per chilometro quadrato, ci fa capire quanto la natura sia ancora incontaminata in questo angolo di mondo.
Appena atterrati a Whitehorse, capoluogo dello Yukon, ci siamo recati a fare la spesa di generi alimentari in uno dei pochi grossi supermercati della zona. Poco dopo risalendo in auto la strada che costeggia il fiume Yukon , abbiamo raggiunto il lodge.

cabin attrezzi di lavoro

Ad aspettarci per tutte le spiegazioni sulla nostra sistemazione il proprietario del lodge Andri e sua moglie Rahel. Due Svizzeri trasferitisi in quella zona molti anni fa, stanchi dello stress cittadino.

La stanchezza si fa sentire, ma l'attrezzatura è sempre comunque pronta

Il lodge è dotato di camere da letto, di una cucina e di un comodo salotto, e a disposizione dei clienti due barche in alluminio motorizzate, indispensabili per pescare e per spostarsi lungo il lago.
L’abitazione, costruita totalmente in legno, si trova a pochi metri dal lago. Tanto è che si raggiungo le barche per andare a pesca in pochi passi.

Abbigliamento tecnico appeso ad asciugare

Dopo aver sistemato i bagagli ci siamo recati nella adiacente casa di Andri che ci ha compilato i permessi di pesca, che con pochi dollari canadesi ci hanno permesso di pescare una settimana intera.

Approdo al pontile è piuttosto semplice e pratico

Poco dopo, complice il jet lag e che lì non fa mai completamente buio, ci siamo recati immediatamente a pescare.
Il lago è lungo circa 20 chilometri, di cui almeno 18 pescabili. Gli spot di pesca sono vari, tutti semplici da raggiungere in barca, senza grossi pericoli durante la navigazione (non ci sono ostacoli affioranti, roccie o quant’altro).

Insenature promettenti, in cui ogni tanto si sentono delle cacciate superficiali da parte di lucci ai danni dei coregoni

I pesci (in particolar modo i lucci), nel periodo di giugno (top Season) si trovano solitamente su bassi fondali (dai 50 cm di profondità ai 3-4 metri).
Giugno è il periodo in cui è appena avvenuto lo scioglimento del ghiaccio e per i lucci è appena terminata la frega, cosi che i lucci sono molto affamati. Nei mesi successivi i lucci si sposteranno in acque più profonde e la pesca diventerà leggermente più difficile.

Coregone catturato pescando a vista nelle anse riparate dal vento

I lucci qui si nutrono in prevalenza dei numerosi e grossi coregoni (white fish), e non di rado abbiamo sentito le cacciate superficiali ai loro danni, con “esplosioni d’acqua”. Non sempre gli attacchi vanno a segno al primo colpo, e avvicinandosi alle onde create dalla cacciata, un paio di volte abbiamo visto il malcapitato coregone di turno in fin di vita con vicino il luccio pronto a scoccare l’attacco risolutivo.

aquila appollaiata

La natura da queste parti del mondo è ancora, per lo più, incontaminata. Un giorno mentre pescavo su una baia con un basso fondale, a ridosso dei canneti sento starnazzare delle anatre in modo diverso dal solito. Giro la testa di scatto e vedo che un aquila di mare testa bianca stava facendo una picchiata sugli anatroccoli e la mamma anatra cercava di difendere i suoi cuccioli. Scene da documentario, a cui assistevo con la bocca aperta!
Meraviglioso...

renna che attraversa lago

Dopo alcuni giorni di pesca, conoscevo il lago abbastanza bene da ricordarmi che non c’erano ostacoli al centro lago. Ci stiamo dirigendo verso la “baia del castoro” (denominata così per una caratteristica tana di un castoro costruita ai bordi della baia stessa), quando scorgo al centro del lago un albero, o comunque un groviglio di rami, “ma come” mi domando, “non ci sono alberi o ostacoli in mezzo a questo lago”, guardo meglio e dirigo la prua della barca, incuriosito, in quella direzione. Giunto a poco meno di 60-70 metri mi rendo conto che era il palco di una grossissima renna che stava “guadando” il lago. Ovviamente non la disturbiamo più del dovuto, giro la barca e via a pescare, i famelici lucci ci attendevano.
In questa zona si possono pescare il luccio, il coregone e i temoli artici.
Sono venuto in Yukon per pescare i lucci, un pesce che in Italia richiede parecchio sacrificio e dedizione, e che grazie a consigli di amici avevo sentito che a queste latitudini la pesca all’esocide era semplice rispetto ai nostri standard.

luccio sui 90 cm preso dal sottoscritto


un discreto luccio di Mirco

Devo ammettere che la pesca al luccio è stata, in certi momenti, sopra le mie aspettative.
Ci sono state giornate in cui ho preso e rilasciato più di venticinque lucci, con diversi altri pesci persi, inseguimenti alle nostre mosche, rifiuti...insomma il carnevale.
Certo anche qui, se non si è fortunati, e non ci si impegna si rischia il cappotto. Nelle giornate peggiori, comunque, ho contato a guadino 6-7 pesci.

I denti del luccio e una bocca rovinata..

La taglia media è sugli 80 cm, con pesci che superano abbondantemente i 90cm. In una vacanza, tra tutti e quattro i pescatori, una decina di pesci sopra ai 90 non è stata poi così male (e comunque ci sono state settimane in cui i pesci sopra ai 100cm erano all’ordine del giorno).

Un gran bel luccio

Io ho avuto la fortuna di prendere una BIG MAMA di ben 121cm, un pesce, che per come lo ho preso, oltre che per le sue dimensioni, me lo sogno ancora.
Un pesce che sembrava un tronco da lontano, tanto era immobile ed appoggiato al fondo su mezzo metro d’acqua. L’acqua cristallina del lago mi ha permesso di intravedere che si trattava di un grosso pesce a circa 40 metri di distanza. Allora ho aspettato, a fatica, che lo scarroccio avvicinasse la barca, (quaranta metri, anche per un ottimo lanciatore, sono impossibili da coprire).
Raggiunti i 20-25 metri effettuo un lancio al lato del pesce, lascio affondare di poco lo streamer (circa 20cm colore verde nero e flash), e comincio un recupero lento, vedo che il pesce si sposta lentamente in direzione della mosca, ma non la mangia...

un bellissimo luccio preso dal sottoscritto

Attendo a fare un altro recupero, attendo che il luccio si avvicini, do un lento lungo recupero, e lei (big mamaaaaa) si avvicina lentamente nuovamente, e così per almeno 10-15 metri... Ad un certo punto, rallento così tanto che la mosca si appoggia al fondo, il pesce è a pochi centimetri dalla mosca, dopo una strippata (oramai sono a 5-6 metri dalla barca), lo streamer si alza dal fondo lasciando una scia di terriccio, e sbaaam il pesce spalanca la enorme bocca e ingoia l’artificiale... non aspetto un attimo e ferro energicamente, prontamente, e ripetutamente..... Dopo pochi interminabili minuti questo splendore della natura è a guadino...

il luccio più grosso della mia vita (è anche record del lago)

Appagato da questa splendida cattura, voglio condividere con il mio compagno di pesca Sebastiano la mia esperienza, e lascio a lui la possibilità di pescare indicandogli dove si trovavano i pesci (aveva dimenticato per inesperienza gli occhiali polarizzati).
Durante lo stesso scarroccio,durato circa altri 200 metri, gli indico almeno altri 3 pesci sopra al metro. Per inesperienza e per sfortuna non riesce a prenderne nemmeno uno (peccato!!).

La baia del castoro piuttosto produttiva, soprattutto a popper

Un’altra peculiarità della pesca al luccio in questo posto, è la pesca in top water con il popper.
Pescando a ridosso dei canneti ci siamo veramente divertiti prendendo svariati lucciotti, non riuscendo comunque a catturare i più belli slamatisi (parlo di pesci sopra agli 80-90 cm).

Un dente del luccio è rimasto attaccato alla testina in foam del popper


montagne totalmente disabitate adiacenti al lago


Mirco durante il recupero di un altro splendido coregone pescato su un basso fondale

Nei momenti di morta e in cui volevamo riposare le braccia (stanche dai continui lanci e recuperi dei pesci), e comunque quando calava il vento, in certe zone del lago (le più riparate e in cui la superificie del lago era pressochè piatta) ci siamo divertiti ad insidiare i coregoni, che pattugliavano a pochi centimetrii dalla superificie in caccia di sedge e effimere particolarmente grandi.

Un bel coregone mostrato dal mala, prima del rilascio

Li abbiamo pescati prevalentemente a secca con imitazioni di effimere (su amo del 12) o di sedge marroncine (costruite su ami del 12-14), di tanto in tanto quando non bollavano, li pescavamo con ninfe e sommerse, con lanci precisi nelle vicinanze del pesce con veloci recuperi, oppure lenti recuperi a matassina.

Mala recupera un ber coregone

La pesca ai coregoni è stato un bel diversivo, pesci furbi che rifiutavano spesso le nostre imitazioni, ma una volta incannati, devo dire che sono dei grandi combattenti. Ne abbiamo tenuti alcuni per cena e devo dire che sono anche buoni da mangiare.

Mirco con un grosso coregone catturato pescando a galla


Quattro pesci ai ferri per cena

Un pomeriggio ci siamo fatti portare da Andry a pescare i temoli, presenti su un creeck, immissario del lago, a poco meno di mezz’ora d’auto dal lodge.
I temoli artici si pescano sia a secca che a ninfa...anche questi pesci sono molto, molto affamati. La nostra mezza giornata di pesca è stata “rovinata” da un vero e proprio attacco che abbiamo subito dalle zanzare.

a temoli in un piccolo torrentello immissario del lago

Purtroppo dalle indicazioni errate avute da chi era stato prima di noi, non ci eravamo attrezzati con retine per il viso e repellenti anti zanzara, così dopo poco meno di mezz’ora di pesca abbiamo desistito oramai punti ovunque......le maledette riescono a pungere anche attraverso il buff.

Alberto Galeazzo guida la barca durante uno spostamento da uno spot all'altro


Informazioni utili:

Il lodge mette a disposizione dei propri clienti 2 imbarcazioni motorizzate con motori a 4 tempi da 15cv. La pesca da riva ai lucci è pressoché impossibile, per il fondale limaccioso e per la distanza dal lodge dei posti migliori.

pesca in mezzo al lago non sempre a ridosso delle rive

Il no-kill non è obbligatorio ma è fortemente consigliato, come del resto il rispetto dei pesci.

rilascio di uno dei vari lucci catturati durante la giornata di pesca

Le mosche che hanno avuto maggior successo con i lucci sono state mosche di dimensioni generose sui 15-20 cm di lunghezza.

rilascio di uno dei lucci sopra al metro


Le esche bianco rosso (o rosa) hanno reso moltissimo

Le colorazioni più usate e che hanno avuto più attacchi sono state: rosso flashabou pealr, bianco rosso, bianco giallo, verde chartreuse, quasi tutte senza piombo (se dovevo piombarle ho usato piombi che infilo nel moschettone).

Le mosche bianche e rosse sono state tra le più pescose

Visti i bassi fondali in cui si pesca prevalentemente (dai 50cm ai 2 metri) e la limpidezza dell’acqua i pesci vedono le mosche da lontano e anche se la mosca non scende appoggiata al fondo salgono molto volentieri a mangiarla.

Un discreto luccio preso da Mirco pescando a galla

Durante la nostra settimana di vacanza, gli attacchi dei pesci, alle nostre esche, sono stati numerosi, abbiamo quindi portato il materiale da costruzione e abbiamo costruito nuove mosche, visto che le nostre erano in prevalenza distrutte.
Il finale da 1 metro 60 cm da 50 lbs. Il cavetto in nickel o termosaldante lungo almeno 40-45cm.

Mirco si diletta nella costruzione degli streamer per il giorno seguente

Le canne impiegate per la pesca dei lucci, devono essere sufficientemente potenti per ferrare e forare adeguatamente il becco dei lucci ma leggere per non stancare il braccio, visto che dovremo lanciare per molte ore durante l’arco della giornata.
Con canne di 9 piedi per coda 10 si fa praticamente tutto.

attrezzatura a riposo

Le code di topo più impiegate sono state code intermedie del 10, ma consiglio di portarsi anche code galleggianti (per pescare nei bassi fondali) e una coda affondante (anche se la abbiamo utilizzata pochissimo è sempre meglio averne una pronta in quei rari casi in cui i pesci si sono piantati sul fondo).
Per coregoni e temoli con una canna 9 piedi per coda 5 si fa tutto.
Soprattutto a fine giugno potrebbero essere presenti le zanzare solo nel creeck dove si pescano i temoli. Nel lodge e nel lago non ci sono. Consiglio comunque di portare retine e repellenti per le zanzare, non si sa mai.
Il costo del viaggio è sui € 1400 più il volo (diretto per Withehorse) che può costare dagli € 800 ai € 1000 dipende da quanto prima si prenota.br> Per risparmiare qualche centinaio di euro sui voli si potrebbe anche effettuare il volo passando per Vancouver.

Link Utili:

Come costruire alcune mosche che abbiamo usato in questo viaggio vedete questi due link:

Flash fly slim

Flash Fly slim
video che spiega come costruire una delle mosche da lucci più catturanti.


Mosca per lucci Flashabou Pearl e Rosso

Natural power
video che spiega come costruire una mosca molto semplice, totalmente dressata con materiali naturali.

Rilascio del luccio più grosso della vacanza e della mia vita:
rilascio del luccio + grosso

Potrete vedere alcuni filmati sulle giornate di pesca visitando il mio canale:
Alberto Galeazzo Faina fly fishing

Il gruppo al completo da sinistra Faina, Seba, Mirko, e Mala

Un ringraziamento particolare agli amici con cui ho passato questa splendida settimana di pesca/vacanza.
Per informazioni più precise di pesca, e altre info non lesinate, contattatemi tranquillamente alla mia email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.



Alberto Galeazzo (Faina)




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