Confronti

08 Giugno 2009

Confronti
“Assoluto riposo, magari una settimana al mare!” Queste le parole del dottore. “E lascia le canne a casa!” Il mio medico è anche un pescatore a mosca e quindi non ho scampo 
Arrivo in Liguria e devo dire che si sta proprio bene. La mia passione per la pesca iniziò qui, quando da bambino ci passavo le vacanze estive.
Una piccola canna fissa in bambou (quelle che si acquistavano all’edicola) un secchiello, filo, galleggiante, pane e via…tutti in spiaggia mentre io me la spassavo da solo sui pontili del porto a catturare minutaglia varia. Poi lentamente la specializzazione…cefali con il pane francese e finale sottilissimo.
Pesca a fondo con il muriddu e l’arenicola…ma qui ero già ragazzino.
Dopo tanti anni, rivedendo quegli stessi scogli e pontili un tempo assiduamente frequentati, ho ritrovato il sapore di quella “madeleine” di tanti anni fa!
Ma adesso che ci faccio al mare?
“E che cavolo, meglio la pesca del pensionato piuttosto che nessuna pesca! ”
La mattina dopo vado a visitare l’unico negozio di pesca del paese.
Al negoziante dico che voglio spendere il meno possibile.
Canna fissa sei metri in carbonio (di infima qualità e molto pesante) - guadino – filo - quattro galleggianti – piombi –girelle – ami - pane francese – pastura, per un totale di settantacinque euro.
Se avessi optato per la pesca a fondo avrei speso più di cento euro, dovendo aggiungerne ventisette per il mulinello.
Penso alla pesca a mosca: con circa trenta/trentacinque euro (considerando certi pacchetti Lidl/Decathlon) posso acquistare canna (che non è niente male), mulinello, coda, finale, backing, e mosche. Tutto ciò di cui avrei bisogno per iniziare.
Mi chiedo: ma se il mio medico mi avesse prescritto il lago e mi fossi rivolto a un negozio di pesca con l’intenzione di acquistare il minimo indispensabile per iniziare a fare carp fishing, quanto avrei speso?

Arrivo in Liguria e devo dire che si sta proprio bene. La mia passione per la pesca iniziò qui, quando da bambino ci passavo le vacanze estive.
Una piccola canna fissa in bambou (quelle che si acquistavano all’edicola) un secchiello, filo, galleggiante, pane e via…tutti in spiaggia mentre io me la spassavo da solo sui pontili del porto a catturare minutaglia varia. Poi lentamente la specializzazione…cefali con il pane francese e finale sottilissimo.
Pesca a fondo con il muriddu e l’arenicola…ma qui ero già ragazzino.
Dopo tanti anni, rivedendo quegli stessi scogli e pontili un tempo assiduamente frequentati, ho ritrovato il sapore di quella “madeleine” di tanti anni fa!
Ma adesso che ci faccio al mare?
“E che cavolo, meglio la pesca del pensionato piuttosto che nessuna pesca! ”

La mattina dopo vado a visitare l’unico negozio di pesca del paese.
Al negoziante dico che voglio spendere il meno possibile.
Canna fissa sei metri in carbonio (di infima qualità e molto pesante) - guadino – filo - quattro galleggianti – piombi –girelle – ami - pane francese – pastura, per un totale di settantacinque euro.
Se avessi optato per la pesca a fondo avrei speso più di cento euro, dovendo aggiungerne ventisette per il mulinello.
Penso alla pesca a mosca: con circa trenta/trentacinque euro (considerando certi pacchetti Lidl/Decathlon) posso acquistare canna (che non è niente male), mulinello, coda, finale, backing, e mosche. Tutto ciò di cui avrei bisogno per iniziare.
Mi chiedo: ma se il mio medico mi avesse prescritto il lago e mi fossi rivolto a un negozio di pesca con l’intenzione di acquistare il minimo indispensabile per iniziare a fare carp fishing, quanto avrei speso?

Angelo Piller (Angelo) |