L'erba del vicino è sempre più verde?

6 Novembre 2008

L'erba del vicino è sempre più verde?
Tempo fa, mentre si parlava del più e del meno, un amico mi disse di aver cambiato la programmazione delle sue giornate di pesca, privilegiando poche uscite di qualità all'estero rispetto alle numerose sortite in territorio nazionale che effettuava prima. Sul momento, pensando anche all'indubbia validità di certi itinerari stranieri, gli diedi ragione ma più tardi mi soffermai a pensare se davvero la sua analisi era stata completamente corretta.
Per esempio il sottoscritto (abito in Provincia di Milano), impiegando un tempo variabile tra i 20 minuti e le due ore di auto, riesce a raggiungere zone di pesca molto diverse tra loro.
Posso scegliere tra il pescare trote e temoli in Valtellina, Valsesia e valli bergamasche oppure l'andare in cerca di tonnetti e lampughe nel Golfo del Tigullio. Per continuare ho la possibilità di insidiare lucci e boccaloni sul lago di Oggiono o, in alternativa, tentare (quest'ultima pesca l'ho praticata raramente) aspi e barbi iberici sul Ticino e sull'Adda sublacuale.
Credo che alcuni di questi itinerari meriterebbero anche lunghi viaggi per essere raggiunti.
Quale è la mia conclusione? Forse, nonostante gli enormi progressi che devono essere ancora fatti in termini di gestione delle acque nel nostro Paese, non siamo messi poi così male!

Massimo Strumia (Massimo) |