Infrascato con prudenza

28 Giugno 2008

Infrascato con prudenza
Se non bastassero le difficoltà e i pericoli che si devono affrontare quando si decide di visitare un piccolo e poco accessibile torrente appenninico io ci aggiungo anche le zecche.
Ixodes, Boophilus, Hyalomna, Rhipicephalus, Dermacentor, Haemaphysalis, queste sono i sei generi di zecche dure presenti nel nostro paese. Le zecche molli, sprovviste di scudo dorsale, sono presenti con due generi: Argas e Ornithodorus.
Le zecche sono parassiti artropomorfi appartenenti alla classe degli Aracnidi dalle dimensioni che vanno da uno a quattro millimetri circa. La colorazione del dorso è nera negli esemplari più piccoli e passa ad un nocciola chiaro per quelli dalle dimensioni maggiori.
Questi opportunisti di solito per completare il loro ciclo vitale sfruttano gli animali selvatici che gli capitano a tiro ma vanno benissimo anche cacciatori fungaioli e perchè no anche moscaioli che come me si addentrano in modo avventuroso nella fitta boscaglia con l' obiettivo di insidiare la nonna che riposa nella tana di un remoto riale montano.
La tattica di attacco è semplice e geniale allo stesso tempo, si tiene in bilico sulla sommità di arbusti del sottobosco in attesa che la vittima passi da lì lasciandosi cadere sul dorso di quest' ultima andandosi a sistemare in una zona nascosta del corpo. Provvede poi a infilare il suo becco sotto la cute andando ad intercettare un vaso sanguigno che gli consentirà di pasteggiare con il prezioso liquido. Detta così non sembra molto grave ma invece lo è perchè questi parassiti possono trasmettere gravi malattie. La percentuale di contagio è strettamente correlata al tempo di permanenza dell' insetto sul nostro corpo, prima la rimuoviamo e meno rischi corriamo.
Rimozione zecca: mai usare liquidi, veleni, olii o alcol, semplicemente si afferra la bestiola con un paio di pinzette, e si tira con delicatezza, ruotando nel contempo, fino alla rimozione... più semplice di così!. E' buona norma, dopo l'estrazione della zecca, applicare un disinfettante sulla parte evitando quelli che colorano la pelle (tintura di iodio, mercurocromo) perchè potrebbero mascherare segni di infezione.
Nel caso di complicazioni, consultate il vostro medico di fiducia che saprà agire con maggiore competenza.
Non rinunciate mai ad una bella escursione nei boschi, a casa però ispezione corporea e massima pulizia.
Ixodes, Boophilus, Hyalomna, Rhipicephalus, Dermacentor, Haemaphysalis, queste sono i sei generi di zecche dure presenti nel nostro paese. Le zecche molli, sprovviste di scudo dorsale, sono presenti con due generi: Argas e Ornithodorus.
Le zecche sono parassiti artropomorfi appartenenti alla classe degli Aracnidi dalle dimensioni che vanno da uno a quattro millimetri circa. La colorazione del dorso è nera negli esemplari più piccoli e passa ad un nocciola chiaro per quelli dalle dimensioni maggiori.
Questi opportunisti di solito per completare il loro ciclo vitale sfruttano gli animali selvatici che gli capitano a tiro ma vanno benissimo anche cacciatori fungaioli e perchè no anche moscaioli che come me si addentrano in modo avventuroso nella fitta boscaglia con l' obiettivo di insidiare la nonna che riposa nella tana di un remoto riale montano.
La tattica di attacco è semplice e geniale allo stesso tempo, si tiene in bilico sulla sommità di arbusti del sottobosco in attesa che la vittima passi da lì lasciandosi cadere sul dorso di quest' ultima andandosi a sistemare in una zona nascosta del corpo. Provvede poi a infilare il suo becco sotto la cute andando ad intercettare un vaso sanguigno che gli consentirà di pasteggiare con il prezioso liquido. Detta così non sembra molto grave ma invece lo è perchè questi parassiti possono trasmettere gravi malattie. La percentuale di contagio è strettamente correlata al tempo di permanenza dell' insetto sul nostro corpo, prima la rimuoviamo e meno rischi corriamo.
Rimozione zecca: mai usare liquidi, veleni, olii o alcol, semplicemente si afferra la bestiola con un paio di pinzette, e si tira con delicatezza, ruotando nel contempo, fino alla rimozione... più semplice di così!. E' buona norma, dopo l'estrazione della zecca, applicare un disinfettante sulla parte evitando quelli che colorano la pelle (tintura di iodio, mercurocromo) perchè potrebbero mascherare segni di infezione.
Nel caso di complicazioni, consultate il vostro medico di fiducia che saprà agire con maggiore competenza.
Non rinunciate mai ad una bella escursione nei boschi, a casa però ispezione corporea e massima pulizia.
Paolo Nanni (Wassermaier) |