Pensieri di un tonno del mediterraneo

25 Aprile 2008

PENSIERI DI UN TONNO DEL MEDITERRANEO
Non credevo sarei arrivato al punto di scrivere... eh già, voi pensavate non pensassi neppure... e invece no, la globalizzazione fa miracoli anche tra noi del ‘sotto’... le notizie arrivano anche qui, non c’è pipam ma abbiamo anche noi i nostri tam-tam... Si dice in giro che voi bipedi che avete la mania di costruire dappertutto stiate costruendo nelle acque di fronte al golfo del Messico (l’ho saputo da mio zio d’America) nuove case per noi pinnuti.
Pare che gli anglofoni che vivono al di là del mare stiano metodicamente affondando grandi navi una in fila all’altra (dopo averle private di qualsiasi agente inquinante) con l’intento di creare la più grande barriera corallina artificiale che mare abbia mai visto.
Dopo aver perso innumerevoli figli, alcuni nelle reti per sfamarvi, altri arpionati per pesca sportiva, sto meditando di trasferirmi. Non una migrazione qualunque, ho proprio deciso di cambiare casa.
Pare che nei nuovi quartieri ci sia una casa e un lavoro per tutti.... appartamenti con vista sull’oceano di tutte le metrature, parchi giochi per i baby-pinnuti e la garanzia di un buon lavoro... il pesce che abbocca alle canne dei pescatori sportivi che pare, da quelle parti, rilascino nel 90% dei casi (chissà quale altro modo hanno escogitato per pagare il rifornimento per far andare quelle grandi barche da pesca sportiva...)...
Voi mi direte " Perché ne parli con noi?.."
Perché sono un romantico e penso sempre che l’acqua dove nasci te la porti dietro tutta la vita... in sostanza il mio potrebbe essere un appello.. FATEMI CAMBIARE IDEA, fate che io possa restare a sguazzare in questo piccolo mare, poco più di una pozzanghera e possa crescere i miei figli nei luoghi che hanno visto la mia infanzia.
Io ascolto, e vi osservo, e nonostante le vostre reti e i vostri arpioni.. continuo a crederci. Datevi da fare... che i miei per ora sono solo pensieri e tra il dire e il fare... per me c’è di mezzo lo stretto di Gibilterra.
Ciao pescatori da un pinnuto in attesa.
Pare che gli anglofoni che vivono al di là del mare stiano metodicamente affondando grandi navi una in fila all’altra (dopo averle private di qualsiasi agente inquinante) con l’intento di creare la più grande barriera corallina artificiale che mare abbia mai visto.
Dopo aver perso innumerevoli figli, alcuni nelle reti per sfamarvi, altri arpionati per pesca sportiva, sto meditando di trasferirmi. Non una migrazione qualunque, ho proprio deciso di cambiare casa.
Pare che nei nuovi quartieri ci sia una casa e un lavoro per tutti.... appartamenti con vista sull’oceano di tutte le metrature, parchi giochi per i baby-pinnuti e la garanzia di un buon lavoro... il pesce che abbocca alle canne dei pescatori sportivi che pare, da quelle parti, rilascino nel 90% dei casi (chissà quale altro modo hanno escogitato per pagare il rifornimento per far andare quelle grandi barche da pesca sportiva...)...
Voi mi direte " Perché ne parli con noi?.."
Perché sono un romantico e penso sempre che l’acqua dove nasci te la porti dietro tutta la vita... in sostanza il mio potrebbe essere un appello.. FATEMI CAMBIARE IDEA, fate che io possa restare a sguazzare in questo piccolo mare, poco più di una pozzanghera e possa crescere i miei figli nei luoghi che hanno visto la mia infanzia.
Io ascolto, e vi osservo, e nonostante le vostre reti e i vostri arpioni.. continuo a crederci. Datevi da fare... che i miei per ora sono solo pensieri e tra il dire e il fare... per me c’è di mezzo lo stretto di Gibilterra.
Ciao pescatori da un pinnuto in attesa.
Laura (Laur) |