Numero chiuso sì oppure no?

31 Ottobre 2006

Il numero chiuso viene visto da alcuni pam come sinonimo di gestioni elitarie dei fiumi, direi persino un po' snob.
Effettivamente spesso è accompagnato da permessi giornalieri venduti a cifre assurde che, a mio giudizio, non sono giustificate razionalmente da nessun tratto di fiume o torrente.
Mi capita ugualmente, ogni tanto, di pescare in alcune di queste bellissime riserve ma ho sempre la vaga impressione di stare compiendo delle piccole follie.
In realtà esistono diversi No-Kill, o comunque tratti a gestione speciale, che hanno il numero chiuso e un costo dei permessi assolutamente normale e alla portata di molti.
Ci sono diversi esempi ma il primo che mi viene in mente è quello di un tratto che ha un'ottima gestione anche sotto altri punti di vista, cioè il Nera a Borgo Cerreto.
Qui si paga un permesso "umano" e la ridotta pressione di pesca consente ai pam di non pescare gomito a gomito e fa in modo che certi fenomeni di pesce innaturalmente superselettivo non si manifestino, o almeno si manifestino solo in parte.
Ormai avrete capito che sono un sostenitore del numero chiuso ma è necessario che questo sia ponderato attentamente.
Per fare un altro esempio concreto, ritengo che il No-Kill di Piateda in Valtellina, pur molto valido, abbia un numero massimo di 60 pescatori per poco più di 4 Km di fiume che mi sembra davvero eccessivo e vanifica completamente l'istituzione di questo saggio provvedimento.
Effettivamente spesso è accompagnato da permessi giornalieri venduti a cifre assurde che, a mio giudizio, non sono giustificate razionalmente da nessun tratto di fiume o torrente.
Mi capita ugualmente, ogni tanto, di pescare in alcune di queste bellissime riserve ma ho sempre la vaga impressione di stare compiendo delle piccole follie.
In realtà esistono diversi No-Kill, o comunque tratti a gestione speciale, che hanno il numero chiuso e un costo dei permessi assolutamente normale e alla portata di molti.
Ci sono diversi esempi ma il primo che mi viene in mente è quello di un tratto che ha un'ottima gestione anche sotto altri punti di vista, cioè il Nera a Borgo Cerreto.
Qui si paga un permesso "umano" e la ridotta pressione di pesca consente ai pam di non pescare gomito a gomito e fa in modo che certi fenomeni di pesce innaturalmente superselettivo non si manifestino, o almeno si manifestino solo in parte.
Ormai avrete capito che sono un sostenitore del numero chiuso ma è necessario che questo sia ponderato attentamente.
Per fare un altro esempio concreto, ritengo che il No-Kill di Piateda in Valtellina, pur molto valido, abbia un numero massimo di 60 pescatori per poco più di 4 Km di fiume che mi sembra davvero eccessivo e vanifica completamente l'istituzione di questo saggio provvedimento.
Massimo Strumia (Massimo) |