Prospettive diverse

10 Dicembre 2012

Prospettive diverse
Credo che anche due anni fa, dopo il ritorno dal primo viaggio in Nuova Zelanda, io abbia scritto un cerchio simile.
Il fatto è che andando a pescare in posti diversi, ma poi neanche troppo, ci si può meglio rendere conto cosa stona in casa nostra.
E allora mi sembra normale pormi la seguente domanda:
Ma se in un paese come la Nuova Zelanda (grande più o meno come l'Italia ma con soli quattro milioni di abitanti) alcune tra le migliori acque vengono destinate alla sola pesca a mosca e peraltro catch&release, cosa dovremmo fare dei regolamenti di casa nostra?
Non posso fare a meno di pensare che tutti quei regolamenti che si discostano dal no-kill totale e dal solo uso di esche artificiali, non fanno altro che mantenerci nel medioevo della pesca...
Il fatto è che andando a pescare in posti diversi, ma poi neanche troppo, ci si può meglio rendere conto cosa stona in casa nostra.
E allora mi sembra normale pormi la seguente domanda:
Ma se in un paese come la Nuova Zelanda (grande più o meno come l'Italia ma con soli quattro milioni di abitanti) alcune tra le migliori acque vengono destinate alla sola pesca a mosca e peraltro catch&release, cosa dovremmo fare dei regolamenti di casa nostra?
Non posso fare a meno di pensare che tutti quei regolamenti che si discostano dal no-kill totale e dal solo uso di esche artificiali, non fanno altro che mantenerci nel medioevo della pesca...

Angelo Piller (Angelo) |