La gente insiste nel chiamarla fortuna

01 Settembre 2011

La gente insiste nel chiamarla fortuna.
Tentare non nuoce mai...beh insomma! Se si parla di mare, vuole anche dire: alzarsi ad ore improbabili di notte per essere in pesca al cambio di luce, sperare che il picco di marea sia quello buono effettivamente, sperare che la mangianza sia in qualche modo “a tiro”, pregare che la nostra piccola esca stuzzichi la selettività dei predatori del nostro Mediterraneo.
Ovviamente tutte queste possibilità aumentano nella pesca da natante, ma da riva il tutto è più in “forse”.
C'è però una strana sensazione che si ha quando si pesca in uno spazio immenso come il mare...ci sono delle volte in cui il giro di corrente è particolare, il colore dell'acqua è diverso dal solito, il modo in cui le onde si spezzano è diverso....e allora la nostra attenzione è maggiore: sentiamo la coda che scorre sotto al polpastrello, il lancio è mirato in quel rigiro formato dall'incontro delle due correnti....poi all'improvviso una schienata, proprio qualche metro davanti a dove avevamo l'occhio. Proprio li...e allora con l'adrenalina che sale lanciamo precisamente, velocemente senza far scorrere quei secondi preziosi....
Forse si chiamerà fortuna, ma se non si tenta...
..........................................................
Tassista: Dove se ne va?
Mike McDermott: Vado a Las Vegas.
Tassista: Las Vegas, eh?
Mike McDermott: Sì.
Tassista: Buona fortuna.
Mike McDermott: (narrando) La gente insiste nel chiamarla fortuna. (risponde al tassista) Grazie.
Il primo premio del torneo nazionale di poker a Las Vegas è un milione di dollari. Posso vincerlo? Non lo so. Ma voglio scoprirlo.
(Dal film Rounders)
Ovviamente tutte queste possibilità aumentano nella pesca da natante, ma da riva il tutto è più in “forse”.
C'è però una strana sensazione che si ha quando si pesca in uno spazio immenso come il mare...ci sono delle volte in cui il giro di corrente è particolare, il colore dell'acqua è diverso dal solito, il modo in cui le onde si spezzano è diverso....e allora la nostra attenzione è maggiore: sentiamo la coda che scorre sotto al polpastrello, il lancio è mirato in quel rigiro formato dall'incontro delle due correnti....poi all'improvviso una schienata, proprio qualche metro davanti a dove avevamo l'occhio. Proprio li...e allora con l'adrenalina che sale lanciamo precisamente, velocemente senza far scorrere quei secondi preziosi....
Forse si chiamerà fortuna, ma se non si tenta...

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Tassista: Dove se ne va?
Mike McDermott: Vado a Las Vegas.
Tassista: Las Vegas, eh?
Mike McDermott: Sì.
Tassista: Buona fortuna.
Mike McDermott: (narrando) La gente insiste nel chiamarla fortuna. (risponde al tassista) Grazie.
Il primo premio del torneo nazionale di poker a Las Vegas è un milione di dollari. Posso vincerlo? Non lo so. Ma voglio scoprirlo.
(Dal film Rounders)
Francesco Viganò (Secchist) |