AUT - La Möll a Möllbrucke

 02/09/03

di Phulvio & Aldo B.

A pesca nella Möll e dintorni.


Incuriosito da un vecchio articolo di Dino Roversi su questo fiume austriaco, e solleticato da un invito dell’amico Giuliano Basaglia, ho caricato la macchina, caricato Aldo B. e via!! La nostra meta era il tratto mediano del suddetto fiume, diviso in quattro o cinque riserve. Di queste, volevamo provarne tre: Stall, Kellag e Pichler. Dopo un viaggio rallentato dai soliti lavori stradali e code alla barriera di Mestre finalmente arriviamo al rendez-vous con Giuliano a Berg. Scaricati i bagagli alla pensione ci rechiamo a vedere i tratti, infoiati dalla lunga astinenza da pesca che si protraeva da quasi quattro giorni.

Lungo la strada che porta a Stall, purtroppo ci rendevamo conto che la situazione non era delle migliori, acque alte e leggermente velate che, pur non pregiudicando la pesca, non la rendeva piacevole come quando si pesca in acqua limpida. La causa era stata l’eccessivo caldo che aveva provocato un rapido disgelo, innalzando i livelli e suggerendo ai gestori della diga a monte di scaricare. Sia a Kellag che a Stall la possibilità di pescare era ridotta al minimo, quindi ci siamo recati verso la riserva Pichler a Möllbrucke. Incredibilmente il tratto era pescabile! Molto probabilmente il fiume, nel suo scorrere per molti kilometri, si era ripulito depositando via via la sospensione che si era trascinata nel tratto alto.


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Questa riserva, lunga circa un paio di Km, comincia dal ponte ferroviario a valle del paese e termina 300 mt a monte della confluenza con il ruscello Auenbach. Si presenta come un torrente di fondovalle, alternando raschi a lunghe lame dove trote iridee, fario e temoli (pochi ma bellocci) collaborano al nostro piacere di pesca. La misura media si aggira intorno ai 28 cm, con punte di oltre 50 cm.
Sbrigate le formalità (permessi di pesca, caffè e minzione di rito…) andiamo verso il tratto iniziale, vicino al ponte della ferrovia. Rapidissima vestizione, e siamo in acqua. Per Giuliano questa è la prima volta che impugna una canna da mosca, fino ad ora ha sempre pescato a spinning e ultimamente si dedica con tenacia (e risultati) all’Hucho Hucho, il salmone del Danubio. Ci mettiamo fianco a fianco, visto che lo spazio lo permette, e così instillare il “morbo” in Giuliano. Dopo alcune catture di iridee da parte mia e di Aldo, un urlo ci fa sobbalzare: Giuliano ha in canna la Sua prima trota!!!


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Io e Aldo siamo felici della felicità del nostro amico, si vede che traspare da ogni suo poro….e lui continua a divertirsi, catturando con sorprendente regolarità. Fortuna dei principianti, certamente, ma unita ad un senso dell’acqua affinato dalla esperienza di anni di pesca con varie tecniche. Una discreta schiusa di effimerette ha favorito l’attività alimentare dei pesci, permettendoci catture per tutta la mattinata, fra cui qualche Temolo, il più carino dei quali di circa 35 cm, che ho preso con una parachuttina rossa su amo del 16.
Arrivati in prossimità del ponte del paese di Möllbrucke decidiamo che è ora di mandar giù qualcosa, e ci fermiamo sotto il ponte a sbocconcellare dei panini guardando scorrere la Möll. Terminata la pausa pranzo ci disperdiamo, chi qui, chi là, alla ricerca del “proprio” pesce, mentre dei nuvoloni minacciosi ci vengono incontro dalla montagna. Temendo di infradiciarsi (non avevano con loro il rain-jacket), Aldo e Giuliano mi abbandonano al mio destino andando a rifugiarsi nella vicina Gasthof, mentre io, stoico, mi becco un violento acquazzone continuando a pescare.
Ovviamente una secca non potrebbe galleggiare per più di un nanosecondo, decido quindi di montare una ninfa e pescare a risalire. Trovata una corrente interessante fra un gruppo di massi affioranti, decido che “lì” c’è qualcosa. Lancio leggermente trasversale, mending verso monte, e qualcosa si muove, lo vedo. Ferro e c’è! Una discreta fario, dopo molte iridee. Continuo imperterrito sotto un diluvio, c’è quasi più acqua fuori che nel fiume. Le catture si susseguono, alcune delle quali di taglia decisamente interessante….e tutte fario. Sembra che si contendano, fario e iridee, spazi e momenti in cui darsi da fare. Nell’oretta durante la quale ha imperversato il temporale, ho allamato diverse fario, tutte ben pinnate e con splendida livrea pescando con ninfe GRHE sul 12, Gold Head in Cdc grigie e torace scuro e con delle ninfe di tricottero del tipo polacco…. oltre ad un bellissimo ramo di abete sommerso di circa 70 cm.
Preoccupato, o meglio, incuriosito dall’assenza dei miei due compagni di pesca, esco dal fiume e vado a cercarli. Li ritrovo stravaccati sotto la tettoia della vicina Gasthof, con davanti a loro una sfilza di “cadaveri” di boccali di birra (splendida) disposti in ordine maniacale. Come se non bastasse, stavano importunando una anziana autoctona dedita da anni ai piaceri dell’alcool. Come la gerontofilìa si coniuga con la PAM…… ;0)

Sollevati a forza dalle loro panche, li trascino a pesca a monte del ponte, verso la fine del raschio che si vede dal ponte di Möllbrucke . Il termine del temporale ha fatto sollevare dalla superficie dell’acqua una nebbiolina che rende l’atmosfera molto suggestiva e poetica. Ma non abbiamo fatto centinaia di km per fare poesia, ma bensì per pescare!


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Ci mettiamo all’opera con impegno, disponendoci a breve distanza per “battere” la zona. Giuliano decide di tornare indietro per avere una seconda possibilità con una “nonna” con cui aveva dovuto misurasi nella tarda mattinata e che lo aveva gabbato più volte. Per la cronaca: ha continuato a farlo fino a buio. Io e Aldo ci mettiamo a battere meticolosamente il sottoriva opposto, dove vediamo alcune bollate. Aldo usa una 7’6” #3, io una 9’ #5, lui una Peute sul 14, io una parachute (donatami dall’amico Dario Montesi di Jesi) sul 10. Cominciamo a catturare varie trote, iridee, intorno ai 40 cm di media. Bei pesci, molto combattivi.
Decido, visto che non sono molto selettive, di aumentare il diametro del tip portandolo al 14. Continuo a lanciare nel sottoriva dove alcune bollatine si susseguono di buon ritmo. Improvvisamente la mosca scompare in un gorgo. Ferro decisamente, e una splendida iridea comincia la sua dolorosa danza fatta di salti incredibili e ripetuti. Il tip decide di cedere a cotanta forza lasciandomi ad inveire nei confronti del produttore del filo in questione. Pazienza, rilego una nuova secca e torno a lanciare. Dopo una buona decina di minuti Aldo allama un bel pesce, un gran bel pesce! Ci combatte con raziocinio, senza forzarlo (visto il capillare tip del 12) ma neanche senza lasciarlo troppo fare. La breve lotta ha termine quando Aldo lo fa spiaggiare sulla sabbia del greto e si accinge a slamarlo. Curiosamente mi chiede, rovistando con delicatezza nella bocca della bellissima iridea che teneva ben salda nella mani, che mosca avessi perso con la trota di “prima”. Avuta la mia risposta, non ti tira fuori dal palato della trota la mia mosca, chiedendomi se fosse stata, alle volte, proprio quella……..omissis




Filmato di Phulvio
Filmato
2003 - Austria
1' 6"




La giornata finisce qualche decina di minuti dopo, vista la stanchezza…e l’appetito.
La mattina dopo vogliamo provare le due riserve, Stall e Kellag, alle quali abbiamo dovuto rinunciare il giorno prima. Tornati in su, ci rendiamo ancora conto che, almeno per questa volta, non riusciremo a pescarci. Il livello dell’acqua si è ulteriormente alzato e la velatura si è trasformata in caffèlatte….

Scendiamo a vedere se, per caso, la riserva Pichler ci permette di risolvere la giornata, ma non è così. Anche qui l’acqua è impescabile. Giuliano, per non farci perdere tempo prezioso, telefona ad un suo amico del posto, Marcus, il padre del quale ha in concessione una tenuta assolutamente privata di caccia con annesso ruscello alpino la cui lunghezza è di circa 5 Km. Molto gentilmente acconsente ad ospitarci nel Suo ruscello, accompagnandoci sul posto e pescando con noi tre. Dopo varie peripezie difficili da superare se non si dispone di una 4x4, arriviamo in quota sul ruscello Draßnitzbach. Essendo un ruscello che scorre interamente nella viva roccia, difficilmente si sporca, permettendo la pesca quando altre acque sono impescabili.


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Per raggiungere il Draßnitzbach ci vuole assolutamente una guida, vuoi perché altrimenti è possibile perdesi nei boschi, vuoi perché altrimenti non ci peschi affatto.
Infatti Marcus permette di pescarci, guida compresa, al costo di 30 euro al giorno. Nel ruscello ci sono un'infinità di pesci: fario, iridee e salmerini si gettano sugli artificiali come forsennati, causa certamente della competizione alimentare, vista la densità di pesce presente. Non serve pescare di fino, ho preso un'infinità di pesci con mosche sul 10/12 e tip del 16, visto che la vegetazione presente crea alcuni problemi di lancio. Il tratto è caratterizzato da un susseguirsi di briglie alte circa 4/5 mt, distanti l’una dall’altra una ventina di metri. Sono diversi i tratti in cui bisogna fare del free climbing per raggiungere la briglia successiva. Visto che si stava avvicinando un altro temporale, siamo scesi dalla momtagna  ci siamo andati a rifugiare nel chiosco che i genitori di Marcus gestiscono lungo la strada che collega Berg a Dellach per rifocillarci. Aspettando birre e salsicce montiamo, io e Aldo, i morsetti per fare qualche artificiale da regalare a Giuliano e Marcus. Da vedere l’espressione di un trio di motociclisti svizzeri, giunti ormai al limite della sopportabilità etilica, mentre costruivamo cdc , arpo e palmers.

Nella Möll abbiamo pescato con parachutes gialline, grigie, olive e rosse su ami 14/16/18, con le peutes sul 14, Arpo e V2 grigio naturale e scuro, ninfe GRHE sul 12, Gold Head e Cernobyl Ant enormi. Come mio solito, consiglio di valutare sempre da soli cosa usare in quel momento, senza aspettarsi consigli determinanti per l’esito della pesca. E’ la nostra esperienza che viene messa alla prova ogni volta che entriamo in acqua, e grazie a questa dobbiamo scegliere. Poi, vada come vada……..

INFOS UTILI

Ci siamo affidati a Giuliano, un giovane trentenne che vive e lavora in Austria da anni. Ci ha trovato alloggio presso la Pension Hassler, a Berg im Drautall, pensione pulita e confortevole. L’unico problema può rivelarsi la distanza fra la pensione e i luoghi di pesca, distanti circa 25/30 km, ma lo stesso problema l’ho verificato a Mittersill, alla Bräurup Fisherei, dove le distanze fra i vari luoghi di pesca non erano di molto inferiori. In più c’è il fatto che Giuliano, parlando perfettamente il tedesco, non ha difficoltà di sorta a risolverci i piccoli problemi che sussistono quando non si parla la lingua del posto, oltre a fornirci in tempo reale, le condizioni meteo, livelli e trasparenza delle acque nelle quali intendiamo recarci, evitandoci viaggi a vuoto e conseguenti spiacevoli sorprese. Può farci avere permessi di pesca anche per la Lieser, altro bel fiume che passa per Spittal an Drau, per il Weissensee, grande lago fra la Drava e il Gail, per il Milltattersee e per altre riserve di cui sta prendendo informazioni e contatti.

VIABILITA’

Per raggiungere la Möll si può scegliere se farlo da Tarvisio o da S.Candido. Da Tarvisio si arriva a Spittall, si prende per Lienz e dopo pochi km si giunge a Berg.

Da S.Candido si raggiunge Lienz, si va per Spittall e si raggiunge Berg.

REGOLAMENTO

Riserva di Stall: Dal ponte Matschnig, in località Rakowitzen, fino alla confluenza con il ruscello Kleinitzbach in loc. Gössnitz, per una lunghezza di circa 4 km, lago Gössnitzsee compreso.

Periodo di pesca: dal 01-05 al 31-10

Si pesca dalle h7,00 alle h20,30 - 4 pescatori al giorno - 4 pesci trattenibili (fario min.27 cm – iridea 27 cm – temolo (dal 31/5) 34 cm)

Riserva di Kellag: Dalla confluenza con il ruscello Gössnitzbach, a valle del paese di Gössnitz, sulla SX.fino a 300 mt prima della confluenza con il ruscello Teuchelbach, in località Napplach, sul quale si può pescare per 4 km .

Periodo di pesca: dal 01/05 al 31/10

Si pesca dalle h 7,00 alle h 20,30, 5 persone al giorno, 4 pesci trattenibili (fario 28 cm – iridea 28 cm – temolo (dal 31/5) 38 cm)

Riserva Pichler: Dal cartello “Fishereigrenze”, posto circa 300 mt a monte del ruscello Auenbach fino al ponte ferroviario presso la foce con la grande Drava.

Periodo di pesca : dal 16/4 al 31/12

Regolamento: si pratica sia la mosca che lo spinning (fortunatamente poco praticato).
Si pesca dalle h 7,00 alle h 20,30, 4 persone al giorno, 4 pesci trattenibili (fario 26 cm – iridea 26 cm – temolo (dal 1/6) 33 cm)

Ruscello Draßnitbach: Lungo circa 20 km, sfocia nella Drava nei pressi di Dellach. L’unico a pescarci, da anni è il giovane Marcus, proprietario della riserva, che da quest’anno ne permette la pesca . Il costo è di 30 Euro al giorno, No-Kill con guida obbligatoria compresa nel prezzo.

Per informazioni e prenotazioni, contattare:
Giuliano Basaglia tel. 00436769288732 cell. 3336063262 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Phulvio & Aldo B.

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