SVN - Ritorno alla valle dell’Idrijca
 08/10/03di F. Corrente
 È con sentimenti contrastanti che sono tornato nelle valli dell’Idrijca e della Soca dopo circa 6 anni di assenza, assenza dettata dai cambiamenti e la situazione incerta della seconda metà degli anni 90, in questi ultimi anni ho evitato anche solo di passare in queste zone e ho pescato prevalentemente in Austria, il legame con l’Idrijca e la Soca era ed è molto forte, sono i fiumi dove sono cresciuto come pescatore a mosca, i primi itinerari esteri quando ero poco più che un adolescente, tanti ricordi indelebili che porterò nel mio bagaglio di esperienza personale per sempre.
Ultimamente le notizie che mi arrivavano erano contrastanti, reports di buone pescate si alternavano a giornate disastrose, la frana sulla Koritnica, etc. Alla fine grazie alla fortuita conoscenza di un dirigente della Ribiska Druzina di Tolmino sul Forum di Pipam (l’associazione di pescatori che gestisce le acque in concessione della bassa Idrijca, la bassa Soca, la Nadiza, il Trebuscica e la Baca per citare le acque più conosciute) mi sono deciso a tornare in zona ed ho scelto la fine della stagione di pesca in ottobre per farlo, il periodo che mi ha da sempre regalato le emozioni più forti e le migliori catture, forse grazie allo splendido paesaggio e la tranquillità che l’autunno garantisce.  Avevo già conosciuto dei pescatori sloveni durante i miei periodi di permanenza in Slovenia ma l’entusiasmo, le capacità e la serietà riscontrati in Lucijen Rejec sono unici, ho riscontrato in lui la volontà di una nuova politica di gestione dell’associazione e delle acque in concessione volta ad una conservazione delle risorse idriche e naturali ed a una maggiore apertura nel confronto con i pescatori stranieri che da sempre sono un pilastro dell’economia di queste splendide valli creando un indotto non indifferente, le novità sono molte, la costruzione degli impianti di depurazione è imminente ed in alcuni casi già in atto, alcuni sono già operativi, la politica di immissione del pesce è ormai ben delineata, il progetto di reintroduzione e salvaguardia dei vari ceppi di marmorata ha dato i suoi frutti e i dati a disposizione degli studiosi iniziano ad essere numerosi, ci sono novità anche sul discorso permessi e forse potrebbe essere introdotto anche un permesso no kill, pratica promossa anche dalla dirigenza dell’associazione, ma molto discussa tra i pescatori locali e stranieri. Nel complesso si sta lavorando a pieno ritmo per riportare le acque in concessione agli antichi splendori, i problemi sono molteplici e non facili da superare, vedi il problema della gigantesca frana sulla Koritnica che rende la Soca difficilmente pescabile per la maggior parte della stagione.
La mia “ri-esplorazione” si è svolta in circa otto giorni di pesca alla fine dell’ottobre 2003, mi sono basato sulle informazioni ottenute da Lucijen ed ho esplorato l’Idrijca dalla fine della concessione fino al ponte di Stopnick pescando in tutte le zone dove ero solito pescare dalla metà degli anni 80 fino a pochi anni fa, abbiamo fatto diversi tentativi nella Soca ma abbiamo sempre trovato l’acqua velata e la pioggia non ha certo facilitato il tutto, in aggiunta ho pescato nella Baca, che per me è un fiume relativamente nuovo dato che ai tempi l’ho sempre trascurato in favore dei corsi d’acqua maggiori, e nella Tolminka, devo dire che in questi due corsi d’acqua di minori dimensioni abbiamo ottenuto risultati notevoli, nella Soca abbiamo effettuato catture con acqua velata solo a streamer o con imitazioni di uova di salmone fatte rotolare in prossimità del fondo, nell’Idrijca abbiamo effettuato buone catture su trote iridee di ottima dimensione con livree bellissime e pinnatura perfetta, non sono mancati i temoli e qualche mormorata e ibrido di mormorata, abbastanza buona la distribuzione del pesce.
 Idrijca dalla confluenza con il torrente Baca al ponte di Stopnik
L’emozione di tornare su questo fiume, forse il mio preferito in Europa, è stata grandissima, ad essere sincero non avevo il coraggio di iniziare a pescare. Abbiamo battuto la zona da Dolenja Trebusa (a detta di Lucjen questa è al momento quella dove la distribuzione del pesce è migliore) a monte la prima settimana e la parte bassa la seconda, il tratto che in assoluto preferisco cioè il “rock garden” di Stopnick per ultimo nei giorni immediatamente precedenti la chiusura. A Dolenja Trebusa in prossimità della confluenza del Trebuscica abbiamo incontrato una bellissima schiusa di piccoli plecotteri sui quali una numerosa colonia di temoli è rimasta in attività per ore, la taglia media era sui 33/35 centimetri con alcuni pezzi oltre i 40, la suddetta confluenza è uno dei pochi punti in cui abbiamo trovato i temoli nell’Idrijca, pesci in ottima forma che grazie alla incredibile schiusa di uova favorita dalla mancanza di piene dello scorso anno e la temperatura elevata fanno ben sperare nella crescita della popolazione di temoli nell’Idrijca. Oltre alla immissione di avannotti di temolo e mormorata quest’anno per la prima volta saranno immessi decine di migliaia di temoli adulti selezionati e cresciuti nelle pescicolture della famiglia di Tolmino, questi temoli sono stati selezionati cercando di ottenere una specie di temolo il più vicina possibile al ceppo originario del temolo Isotnico, i risultati sono notevoli.  Risalendo il fiume verso il ponte di Stopnik l’Idrijca si rivela in tutto il suo splendore, la prima cosa che nota un pescatore italiano è la quasi totale assenza dell’intervento dell’uomo sull’alveo e la grande naturalezza del fiume, come tutti gli anni in questo periodo ho pescato prevalentemente a streamer in cerca della grossa trota mormorata o delle iridee che nascono e crescono nel fiume, cosa rarissima in Europa, eredi del ceppo originario introdotto nei primi anni del novecento; mi è stato riferito che il ceppo originario sia quello delle Mc Cloud River rainbows Californiane, questo sembra essere confermato dagli enormi esemplari che ogni anno sono avvistati dai pescatori locali presso lo sbarramento di Most na Soci dove le grosse trote anadrome vedono interrompersi la loro corsa verso il mare, deve essere uno spettacolo incredibile. Pescando con una coda a punta affondante tipo T-120 e dei Cone Head Crystal Buggers e Cone Head Wolly Buggers in colori nero, oliva e marrone le catture sono state numerosissime ed entusiasmanti, anche la ninfa ha reso bene, su tutte la Bead Head 20 Incher #6-8, la Bead Head Gold Ribbed Hare’s Ear su taglie #8-10-12, Predator Nimphs nere e marroni #8-10 e in versione Sperming Egg #8. Nelle prime ore del mattino quando la temperatura era vicina allo zero un piccolo uovo di salmone ha fatto la differenza tra la totale mancanza di mangiate e un buon susseguirsi di catture in tutto il tratto interessato, con lo streamer e la ninfa qualche cattura è stata comunque effettuata, una situazione limite che con lo scaldarsi della giornata era superata. Qualche cattura a secca con grosse stimulators c’è stata, non si può dire che fosse la situazione migliore per la pesca a secca vista la temperatura, diversa situazione nella Baca e la Tolminka.  La zona immediatamente sotto il ponte di Stopnik ha regalato catture bellissime, sia a vista che pescando l’acqua, le trote si sono dimostrate aggressive e in attività, qualche pesce di taglia ha ghermito le Stimulators a galla ai margini della corrente principale, pescando a risalire tra le grosse rocce di questo tratto nel fragore della corrente vorticosa ci si sente veramente in pace con se stessi in un ambiente che nulla ha da invidiare a itinerari di oltre oceano, un po’ di prudenza è d’obbligo risalendo il fiume tenendo ben presente che la corrente è molto forte e che superando le grosse rocce disseminate sullo stretto alveo del fiume bisogna fare attenzione ed essere prudenti, il panorama e le catture ripagano ampliamente delle energie spese pescando in questa zona impervia ma bellissima. Nella zona bassa della riserva sinceramente non ho incontrato temoli, se non alla confluenza con la Baca, ma trote iridee in buona quantità, qualche marmorata di piccole dimensioni e qualche ibrido, la temperatura era comunque scesa ulteriormente e non escludo la loro presenza, a Idrica Baci ho effettuato la miglior cattura della spedizione con una splendida iridea di oltre 3 chilogrammi presa a streamer dopo un inseguimento mozzafiato della mosca e un combattimento furioso conclusosi nella piana a valle, la forza e la resistenza di queste trote è veramente incredibile, segno questo di una lunga permanenza nel fiume e buone condizioni generali; mi ha riferito Lucjen che le trote iridee di lancio sono immesse in taglia variabile dai 3-400 grammi ai 7-800 grammi massimo, presto saranno allevate e selezionate nelle strutture dell’associazione per elevarne e controllarne la qualità. La differenza tra le iridee nate nel fiume e quelle immesse è abbastanza evidente, le prime hanno una forma più massiccia, la tipica banda rossa laterale e la tipica forma a pallone da football come dicono negli Usa, le seconde sono più slanciate ed hanno pinne meno sviluppate, a mia personale opinione la presenza di queste trote iridee nate nel fiume è di per se stesso motivo di interesse, per non parlare dei sopraccitati esemplari di taglia over delle stesse ……. Alcuni esemplari imbalsamati che ben illustrano le differenze sono esposti al Villa Noblesa lodge di Most na Soci, il proprietario è una persona molto disponibile è sarà ben felice di mostrarvi i pesci imbalsamati e darvi indicazioni affidabili sulla situazione di pesca del momento.  Da segnalare negli stessi giorni delle catture di esemplari di marmorata di grandi dimensioni effettuate da pescatori locali e austriaci pescando con imitazioni di scazzone molto piombate nelle piane e nelle buche più profonde. Per la cronaca parliamo di esemplari che variano tra i 5 e gli 11 chilogrammi di peso, pesci record che possono essere considerati la cattura della vita …..
Dato che ogni anno durante l’elettrostorditura per il prelievo dei riproduttori vengono catturati decine e decine di esemplari di taglia con punte oltre i 10 chilogrammi è da ritenere che la popolazione di marmorata sia sana e numerosa, i riproduttori vengono re-immessi nello stesso punto di prelievo dopo la spremitura e le misurazioni statistiche. Il pesce nella parte bassa della riserva è in effetti distribuito meno regolarmente che nella parte alta, alcune bellissime piane che una volta erano un “must” sembrano meno popolate e la minore presenza di temoli si fa sentire, anche l’eliminazione delle fario tra le specie che popolano il fiume, in modo da eliminare l’ibridazione con la trota marmorata si fa sentire, la pesca della marmorata è molto più specifica e non è un pesce facilissimo da catturare a mosca, specialmente quando è pura come in queste zone, essendo un pesce che già in taglie ridottissime si nutre di avannotti della propria ed altre specie è difficilmente catturabile con imitazioni di insetto; il fatto che stazioni nelle buche più profonde e che cacci in agguato e non effettui lunghi inseguimenti della preda rende le cose ancora più difficili; c’è chi rimpiange le fario ma bisogna tener presente che la marmorata è il pesca autoctono della zona e l’ibridazione è un problema rilevante, in ultima analisi la gestione delle acque è delle specie presenti è a discrezione delle associazioni e degli organi preposti e non sempre vede l’approvazione dei pescatori sportivi, qui come altrove. La buona politica di gestione e la forte presenza di avannotti che è evidente anche a occhi inesperti come i nostri fanno ben sperare per la ripresa totale di questo fiume in tempi abbastanza brevi. Baca e Tolminka
I pescatori locali ci hanno suggerito di rimanere nella zona bassa sia della Baca che della Tolminka, le basse temperature rendevano il pesce della zona più alta meno attivo e il consiglio si è rilevato veritiero.  Nella Baca abbiamo effettuato delle bellissime e numerose catture di temoli anche di taglia ben superiore ai 40 centimetri ed in splendida forma. La zona più proficua a fine stagione è quella delimitata a valle dalla briglia subito sopra la confluenza con l’Idrijca e a monte dal secondo ponte della ferrovia, i temoli sono molto ben distribuiti e questo tratto può tranquillamente essere pescato in mezza giornata con passo veloce, direi un’intera giornata di pesca con passo lento, sono presenti anche molte trote, marmorate, ibridi e qualche fario, buona la popolazione di iridee tra cui qualche pezzo di notevole dimensione. I temoli mangiavano bene su imitazioni di plecotteri grigio scuro su amo #16-18 sia che gli insetti fossero presenti che in caccia, nella Baca non abbiamo trovato schiusa ma con piccole emergenti di colore rosa i temoli mangiavano con decisione tutto il giorno, la cosa strana è che a ninfa ne abbiamo presi pochissimi e non mangiavano altra mosca che queste emergenti di colore rosa, d’altra parte diversi pescatori locali mi hanno mostrato artificiali rosa di varia foggia e sfumatura, mi hanno riferito che questo colore rende bene sia per i temoli che per le trote. Per gli amanti dello streamer oltre le grosse iridee la Baca ospita un’ottima popolazione di marmorate con pesci di grosse dimensioni, anche qui l’imitazione di scazzone è lo streamer più utilizzato, colore marrone e nero. Devo ammettere che non conoscevo bene la Baca poiché ho sempre preferito pescare in Idrijca o in Soca che nei loro affluenti, la Baca si è rilevato un fiume molto ben popolato e divertente, anche in situazioni limite con giornate molto fredde e pioggia battente. Per la prossima stagione ho raccolto diverse informazioni anche sulla parte alta e mi riprometto fare un esplorazione accurata, pare che ci siano anche fario di buone dimensioni.  Nella Tolminka avevo già pescato diverse volte, sia nella parte bassa fino alla briglia a monte della pescicoltura che nella parte angolata molto impervia e a tratti abbastanza pericolosa senza usare la dovuta cautela, la parte alta offre uno spettacolo paesaggistico incredibile ma è consigliato l’ausilio di una guida locale, così da evitare esperienze spiacevoli e poter godere appieno delle bellezze della zona e le ottime possibilità di pesca, anche qui ci sono marmorate bellissime che possono regalare la cattura di una vita; presso la sede della famiglia di Tolmino è possibile prenotare una guida per cifre ragionevolissime. Quest’anno ci siamo limitati a pescare diverse volte nella parte bassa dalla confluenza con la Soca alla suddetta briglia a monte della pescicoltura, la zona, caratterizzata dalle grosse vasche vicino alla confluenza, non è certamente piacevole da vedere, ma è ricco di pesce. Qui abbiamo preso il temolo più bello della spedizione, a monte dell’ultima vasca per la precisione, dall’ultima vasca fino alla briglia il fiume torna ad avere un aspetto piacevole ed è ricchissimo di pesce, si pesca a vista su esemplari di buone dimensioni, sia temoli che trote, il pesce ci è sembrato abbastanza smaliziato segno di una presenza abbastanza massiccia di pescatori; il fondo calcareo e la limpidezza dell’acqua fanno della Tolminka una fiume bellissimo, anche se sicuramente abbastanza urbanizzato nella parte inferiore.
In prossimità della pescicoltura ho catturato il pesce più interessante di quest’anno, una marmorata purissima di discrete dimensioni, circa 51-52 centimetri, dopo aver insidiato alcune trote nella corrente principale ho esplorato una corrente secondaria ai piedi di una grossa parete rocciosa e ho allamato due marmorate a distanza di meno di 30 centimetri una dall’altra, la più grande era appunto superiore ai 50 centimetri ed in forma perfetta, il pesce ha offerto una buona difesa sfruttando la corrente, ma alla fine è finito nel guadino, una bella soddisfazione considerando che è stato catturato con una canna 9’ #4 ed una ninfetta su amo del #14 e finale 0.12 mm., una Gold Ribbed Hare’s Ear per l’esattezza, veramente una grande soddisfazione, curioso che dopo tanti giorni passati pescando a streamer diverse ore al giorno la desiderata marmorata sia arrivata con attrezzatura leggera ed una ninfa …… Per l’anno 2004 verrà introdotto un permesso unico di € 60 per tutte le acque in concessione alla Ribiska Druzina di Tolmino, questo significa poter pescare con un solo permesso giornaliero in circa una decina di corsi d’acqua senza limitazione di accesso. La situazione attuale è molto incoraggiante, grazie a questo nuovo permesso con circa 3-4 spostamenti al giorno si può pescare in acque al top della condizione su temoli, trote iridee e marmorate con la possibilità di incappare in pesci da record in un ambiente bellissimo a meno di 40 chilometri dal confine di Gorizia, cosa a mio parere molto importante per i pescatori italiani.
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