NOR - Fresh and sal...ar

Norvegia 16 Agosto - 4 di Settembre 2007



di Valerio BALBOA Santagostino
disegni di Marco Santagostino


Eccomi qua, cari amici, dopo un anno, a raccontarvi le mie vacanze estive dopo quelle poco convincenti in camper lo scorso Agosto. Non sarà un articolo di sola pesca, dal momento che avevo al seguito tutta la tribù ma spero possa essere un ‘idea per chi vorrà andare in futuro in questi posti meravigliosi. Tanto per stuzzicare la vostra curiosità e per “costringervi” a leggere tutto l’articolo per scoprirne il peso, vi metto la foto di questo bel salmone..
Iniziamo dall’inizio: Luglio, caldo, stanchezza, classica discussione con moglie sulle vacanze (seconda, per violenza, solamente alla scelta del film da Blockbuster, romantici e pallosi LEI, d’azione e cruenti LUI ). Ed ecco che la solita Ryanair risolve la lite famigliare con un biglietto da cinque persone per la Norvegia. Date: dal 16 Agosto al 4 di Settembre. Immediatamente, associando il costo irrisorio al periodo e soprattutto alla latitudine, ho temuto venti giorni di pioggia e vento. Ed ecco la prima piacevole sorpresa. Venti giorni di sole, a volte terso e fresco, a volte da costume da bagno. E chi ha i bambini piccoli conosce l’importanza di avere bel tempo durante le vacanze !!!
Atterraggio a Torp e via su una deliziosa Volvo. Deliziosa all’esterno, ma provate a staccare una sola delle cinque cinture di sicurezza e parte un concerto lancinante di fischi e allarmi crescenti che si quietano solamente nel rimettere la clip al suo posto.
Prima meta e la sola prenotata dall’Italia un bungalow in un campeggio a Risor, a neanche un paio di ore verso Sud. Il campeggio, spalmato su una collina sul mare, è una meta molto conosciuta per chi ama pescare in salt water.
Decine di barche a motore infatti caricavano ogni mattina orde di pescatori d’acqua salata , armati di corte canne e piombi di profondità. Il bottino a sera erano sgombri, merluzzi e qualche altro pesce non ben identificato.
Si poteva pescare anche dal pontile del porticciolo ma il fondo del mare era assolutamente irraggiungibile con l’attrezzatura che mi ero portato e quindi non mi è rimasto che guardare gli altri pescare. Poco male, le giornate sono passate ugualmente piacevoli, ma tra una passeggiata e l’altra, la voglia di “posar piume” stava crescendo.

Scorcio di Kragero

Dopo una settimana circa abbiamo deciso di spostarci ancora più a Sud, verso Sogne, appena passata la città di Kristiansand. Altro campeggio e gradevolissimo chalet in legno sulla spiaggia a pochi passi dal mare.
Si apriva la più bella settimana dell’intera vacanza. Sole splendente per sei giorni e alla sera si poteva mangiare fuori in maglietta. La zona è conosciuta come la “costa azzurra” della Norvegia e si può capire il paragone. Infinite isolette abitate da ciuffi di case bianche o colorate, sparse in un mare dal colore blu-duro ma allo stesso tempo amico.

Isoletta davanti a Sogne

L’unico mezzo di trasporto in questo infinito arcipelago è la barca. Infatti ogni abitazione aveva un “garage” sull’acqua con rimessato un motoscafo o una barca a vela. Vedendo questo tripudio di imbarcazioni mi sono venute in mente le gesta marinare degli antichi Vikinghi, grande popolo di navigatori.
Un pomeriggio me ne stavo sul molo a scrutare centinaia di meduse dai lunghi filamenti quando un ragazzino assai petulante, armato di un cucchiaino antidiluviano e una canna fatiscente mi ha preso sotto i baffi un bello sgombro.
A quel punto , devo ammetterlo cari amici, non ci ho più visto. Sono corso a casa, ho montato la fida coda 8 affondante che mi ero portato per eventuali lucci , e attaccato uno streamer da trota, in particolare l’albero di Natale del mio amico Renato, ho cominciato a lanciare. Due , tre lanci e dopo averla fatta affondare , via a strippare . Insomma, a sera ho potuto fare una bella grigliata di sgombri sulla spiaggia..

Sgombretto

Il tabù dell’acqua salata era rotto ma non ero soddisfatto. L’acqua dolce era ancora li che mi aspettava. Dietro il camping scorreva un fiumiciattolo , il Sogne Selva , all’apparenza anche piuttosto carino. Il costo del permesso settimanale però doveva mettermi in allarme. Ventuno Euro in totale (3 al giorno), era sospetto!

Scorcio del Sogneselva

Il suo corso era vario: raschi, lame lente, anse dolci e leggermente più profonde, ma di pesce pochissima attività.
La sua foce poteva essere attraversata a piedi nei giorni di bassa marea e sicuramente la mancanza di acqua era la principale causa dell’assenza di risalita di giovani salmoni ( nutrivo dei dubbi però..) e di trote di mare ( avevo più speranza…).
Ovviamente il gestore del negozio che rilasciava i permessi, scorgendo sul mio viso un ombra di dubbio, si è subito premurato di farmi vedere le solite “gloriose” foto di giornate straordinarie. Probabilmente, anzi quasi sicuramente, visto che erano piuttosto seppiate, avevano vent’anni.
Tre sere di coup de soir sono state le mie prime battute di pesca in acqua dolce. Qualche misera trotella , un numero cospicuo di persicotti e qualche valido esercizio di lancio nell’infrascato sono stati il mio bottino. Non importa, anche il tabù della fresh water era caduto.
Sogne si trova a pochi kilometri da due celebri fiumi da salmoni : l’Otra e il Mandal. Un mattina abbiamo deciso di esplorare il corso dell’Otra con colazione al sacco sulle spalle. L’Otra mi è apparso subito un gran bel fiume.

Scorcio dell'Otra

Molto largo alla foce e via via più “smilzo” verso l’interno. Il fiume finisce con una vasta pool e una diga aziendale ( Vigelandsfossen ) dove ovviamente è proibitissimo pescare i salmoni.

Vigelandsfossen sull'Otra

In questa enorme piscina infatti, i salmoni depositano le uova e poi se ne tornano al mare. Ce ne stavamo sull’erba in riva all’Otra quando un vikingo armato di canna a spinning è passato di fianco a noi con un salmone che poi pesato, risultò essere di 8,5 kg ( vedi foto iniziale).
Io sapevo che il salmone è leggermente afrodisiaco, ma non sapevo assolutamente che in mia moglie potesse provocare una reazione completamente diversa ( purtroppo…!!). Dopo qualche secondo di stupore infatti mi ha guardato e ha detto: “ Caro, ne vogliamo uno cosi anche noi, il pesce fa così bene ai bambini..PROVVEDI !! “.
(e vai....)... Il sottoscritto a quel punto , con il permesso della moglie “Santippe”, aveva avuto un’incredibile lascia passare per la pesca al salmone. Detto e fatto. Permesso preso nel solito negozio di sport a Vennesla e pronti a pescare da mezzanotte a mezzanotte del giorno dopo.
Nei posti che ho pescato il permesso giornaliero costa circa trenta Euro. Dimenticavo: bisogna fare la licenza di pesca norvegese in posta, circa 48 Euro.
Il corso pescabile dell’Otra, diviso a sua volta in zone, è lungo parecchi kilometri. All’inizio di ogni tratto c’è un comodo parcheggio, una bacheca con le catture, a volte un metro e una bilancia e il bidone con la soluzione per disinfettare l’attrezzatura.

Bacheca con le catture, il centimetro e il bidone per disinfettare l'attrezzatura

A questo proposito volevo sprecare qualche parola sul temibilissimo Gyrodactilus Salaris.

GYRODACTILUS SALARIS

Il Gyrodactylus salaris, o più semplicemente Gyro, è una creaturina di circa mezzo millimetro. Questo antipatico esserino, tramite dei piccoli artigli, si attacca ai giovani salmoni mangiandone a poco a poco la pelle.
Sembra sia venuto dai fiumi finlandesi e russi che si gettano nel Baltico, e in Norvegia ha fatto la sua apparizione nel 1975 dopo una partita di giovani salmoni importati dalla Svezia. La “vox populi” norvegese però è leggermente diversa.
Sono convinti che il Gyro sia un batterio venuto dalle trote iridee seminate, per altro immuni al Gyro. Chissà chi ha ragione. Fatto sta che fin dall’inizio della sua apparizione è stato combattuto con ogni mezzo.
Celebre è stato l’avvelenamento totale, ripeto totale, del fiume Laerdalselva, nella parte sud-ovest del paese effettuato con l’alluminio, ma sembra purtroppo che questa soluzione estrema non abbia sortito gli effetti sperati.
Sul Drammen, i biologi stanno studiando giovani salmoni tenuti in vasche non contaminate a bordo fiume, nelle quali ogni tanto viene mischiata acqua del fiume stesso. Hanno notato con grande piacere che i pesci, con una miscela del genere, resistono di più.
Per quanto riguarda i pescatori invece le cose vivamente consigliate sono:
- sottoporsi alla disinfezione ( wader, scarponcini, etc…) con tutta l’attrezzatura da pesca ( canna, mulinello, code e mosche ).
- non portare la canoa o la barca da un fiume all’altro senza aver fatto lo stesso trattamento
- non liberare pesci o svuotare recipienti di acqua provenienti da altri fiumi
- pulire il pescato solo ed esclusivamente nel fiume nel quale si è catturato.
Ricordatevi che questo piccolo parassita ha una resistenza notevole, basta che rimanga un po’ di umidità nell’ambiente nel quale è rimasto intrappolato per farlo vivere a lungo.
In alcune riserve il gestore immerge tutto il vostro equipaggiamento in una soluzione di cloro, da altre parti , al momento dell’acquisto del biglietto, vi viene consegnato un Kit da disinfezione.

Kit per disinfezione

Su altri fiumi ancora , all’inizio di ogni pool è collocato un apposito bidone a pressione con una pipetta per spruzzare la soluzione antibatterica. Non sottovalutatelo perché in Scandinavia è molto temuto.

ALBA

Ma torniamo alla pesca. La mattina mi sono alzato a un’ora indecente: 3,30. Credo di aver fatto peggio solo durante il militare !! Un oretta e alle quattro e mezza ero già in acqua. Troppo presto credetemi per quel periodo. Infatti a fine Agosto comincia ad albeggiare alle 5,20 circa. Ma la voglia era tanta !

Scelta della mosca sull'Otra

Avevo scelto il tratto che in teoria era riservato solamente a tre moschisti, e con mia grande sorpresa, alle sei, mi sono ritrovato in compagnia di due spinningofili.

Alba in compagnia sull'Otra

Poco male. Seguendo il normale avvicendamento sulla pool, verso le sette ho sentito il mulinello “andar via”. Tre , quattro secondi di attesa e via , ferrata decisa. Il cuore in quei momenti, e credo sia uno stato d’animo comune anche per il più incallito pescatore di salmoni, comincia a battere freneticamente. Tira e molla e finalmente un bel siluretto di tre kili veniva catturato con la solita General Practitioner.

3 Kg di salmone

Esaltato da quella cattura sono tornato anche la mattina dopo, un pochino più tardi però questa volta e in una zona più a monte, in pratica confinante con la Foss . Per la cronaca, secondo attacco di un salmone, salto ( pesce grande circa come quello del giorno prima) e sgancio. Poco male, ero già ampiamente soddisfatto. Il resto della settimana l’ho dedicata alla famiglia.
Voglio segnalare la visita al faro di Lindesnes, ma dovete farlo assolutamente in una giornata di vento e di mare agitato. È impressionante !!

Nei giorni di tempesta le onde e gli spruzzi arrivano fino al faro!! ( filmato nel museo)

Lindesnes è stato costruito nel punto più a Sud della Norvegia, a guardia di uno dei tratti di mare più pericolosi della Scandinavia. Durante il trasferimento a Nord-Est abbiamo visitato il famosissimo Telemark Canal. Il Telemark è una serie di chiuse, in funzione dal 1892, e costruite per permettere alla gente di andare dal mare in montagna.

Una serie di chiuse del Telemark

Sono stati impiegati 500 uomini per cinque anni e hanno superato con 8 chiuse e 18 cancelli, qualcosa come 72 metri di dislivello. La cosa incredibile è che le paratie , rimaste perfettamente intatte , funzionano ancora a mano.
Scusate l’off topic , ma girando a fare la spesa non ho potuto resistere all’acquisto di un paio di queste scarpe: finta pelle anticata, taccazzo da Toni Manero in “Saturday night fever”, cuciture a vista, interno cielo e fibbione in nylon bianco-celeste.
Uno spettacolo!!

Al mio amico Carlo A.( Schiuma ), il fisherman più elegante che conosca, gli può venire un infarto se le vede !!

L’ultima settimana l’abbiamo passata in un delizioso appartamento in un campeggio a Hokksund, affacciato sul fiume Drammen.
Il Drammen è il classico fiumone da salmoni. È celebre perché nelle sue acque, nel 1925, è stato pescato il più grande salmone della storia della Norvegia: 34 kili di peso!! Qualcuno sostiene con canna, altri con la rete, mistero….

Salmone da record:centocinquantotto centimetri di lunghezza !!

Il tratto pescabile con una canna da lancio, vista la sua ampiezza, è lungo circa un kilometro e mezzo scarso.
Dal ponte di Hokksund verso la foce invece, è pescabile in barca.

Il Drammen nella parte più a monte, prima della diga

Il percorso della corrente inoltre, negli ultimi vent’anni è cambiato notevolmente. I proprietari terrieri sulla riva orografica sinistra hanno dragato il fiume per ricavarne ghiaia allontanando il filo di corrente.
In tutto questo ovviamente il moschista è il più penalizzato.

Scorcio della zona a mosca sul Drammen

L’associazione locale di flyfishermen sta battagliando per convincere il comune a posizionare dei grossi massi in acqua dai quali risulterebbe più agevole e più efficace un lancio con la mosca. Ma forse rimarrà un’utopia, visto che anche li la burocrazia per problemi non particolarmente gravi e urgenti , è assai lenta.
Il corso pescabile del Drammen termina con l’immancabile sbarramento, Hellefoss, una diga costruita per una grossa cartiera dalla quale parte una piccola scala di monta per il tratto superiore.

Il famoso pontile di Hellefoss. Tre pescatori ogni dodici ore con permesso maggiorato

La scala viene monitorizzata in continuazione e i salmoni vengono contati con precisione. Nel caso il numero risulti scarso rispetto alle previsioni, vengono catturati con le reti dei nuovi pesci e spremuti per le uova. Le uova vengono tenute in incubatoi utilizzando la stessa acqua del Drammen, e i piccoli , dopo due anni, vengono finalmente liberati.
Hanno calcolato che oltre 200.000 salmoncini riprendono, dalle vasche di allevamento, la via per il mare, ma che solo il 10% di loro riesca a tornare.
Un altro grosso problema sono le reti posizionate a lisca di pesce nel fiordo del Drammen. Ricchi signori di Oslo hanno comprato i diritti di sfruttamento di queste reti dai vecchi pescatori del luogo. Sono lunghe anche 60 metri, e il bottino è assai interessante.
Ma torniamo alla pesca vera e propria. Tutti i giorni alle 18,30 , in un apposito locale della hall del campeggio, viene un responsabile pesca che vende i permessi giornalieri. Si può pescare dalle ventuno fino alle ventuno del giorno dopo. Gasato per la cattura sull’Otra , mi sono fatto tentare anche dal Drammen.
Durante il giorno, con famiglia al seguito, sono andato a ispezionare il tratto a mosca per vedere i guadi e i punti per poter lanciare.
E’ un suggerimento che mi sento di dare a tutti coloro che pescano per la prima volta in fiumi grandi e veloci. Un bagno in quelle acque ( 10° gradi ) e la corrente che immediatamente vi porta via, non lascia scampo. Il Drammen infatti è famoso per qualche incidente mortale accaduto di recente.
Inoltre consiglio il salvagente a bomboletta e di picchettare, in corrispondenza dei guadi, la riva, con dei bastoni di segnalazione. La prima sera , non riuscendo a resistere a una manciata di minuti di coup de soir, sono entrato in acqua da solo. Alle nove e un quarto però, per l’oscurità e complici dei livelli d’acqua non proprio ottimali, me la sono vista brutta per riguadagnare la sponda. Inoltre pescare con qualcuno sarebbe più prudente. Ma la voglia era tanta!! La mattina dopo , solita sveglia implacabile e via sul fiume.

Alba sul Drammen

Dalle 5,30 alle 8,30 neanche un tocco. Secondo giorno: alla mattina nulla.
Nel pomeriggio, sfruttando il riposino del Carlino, sono tornato sulla pool per un paio d’ore. Ore 14 e finalmente il mulinello ha cominciato a rullare. Non si capisce mai quanto tempo si impieghi a salpare un pesce di sette kili, fatto sta che i colleghi downstream, richiamate le lenze hanno assistito alla scena.
E specialmente l’amico Terje, simpatico cinquantenne , nativo proprio di Hokksund, che oltre a fare un perfetto “tailing” al mio salmone, è stato un prezioso consigliere sulle acque della Norvegia.

Sette Kilate di Salar

La cattura di un salmone sul Drammen segue una trafila burocratica precisa. In una piccola busta si scrive il peso, la lunghezza, il sesso ( si guarda il becco ), si mette la data, il tratto e la tecnica con la quale si è pescato, e infine si tolgono con un coltellino delle squame dal fianco posteriore, vicino alla coda. Si sigilla la busta e la si manda a Oslo per gli esami del caso.
La terza mattina , circa alle 6,30, un altro tirone mi faceva venire i brividi. Fuga in corrente, una leggera incertezza, ennesima fuga. Coda, running line e una ventina di metri di backing fuori, ma a un certo punto ho sentito quella terribile sensazione di rilassatezza della canna, segno inequivocabile che il pesce si era sganciato. Mannaggia !!!
Quarta mattina, cappotto. Ero consapevole di essere stato molto fortunato fino a quel momento e allora ho deciso di dedicarmi alla famiglia e finalmente di dormire un pochino di più.
Ovviamente non mancavo mai di andare a fare due chiacchiere alle 18,30 nella hall del campeggio, dove, avido di informazioni, davanti a una buona birra, facevo “confessare” ai pescatori norvegesi le acque meno conosciute ma estremamente redditizie del loro paese.
La mosca, perlomeno in quei fiumi che ho potuto visitare non è assolutamente la tecnica più usata, anzi rappresenta forse il 10% dei pescatori.
Sul Drammen , addirittura, uno degli inventori e sperimentatori più eclettici è il temibilissimo Bjorn Bjolgerud, sessantacinque primavere e cinquanta passate sull’acqua.
Qui di seguito vi mostro qualche tecnica di pesca , probabilmente nata anni e anni fa e affinata col tempo.
Quando tutti erano a dormire mi immergevo in riviste e libri locali di pesca a mosca. Ho trovato un paio di cosette interessanti. Una classifica, abbastanza aggiornata per altro, sui primi venti fiumi norvegesi per la loro pescosità e il rapporto lunghezza-peso presunto del salmone atlantico. Ve le riporto pari pari:

CLASSIFICA DEI PRIMI 20 FIUMI PIU' PESCOSI DELLA NORVEGIA

01 TANA
02 GAULA
03 NAMSEN
04 ORKLA
05 NUMENDALSLAGEN
06 TENGS-BJERKREIMSELVA
07 NEIDENSELVA
08 ALTAELVA
09 MANDAL
10 DRAMMENSELVA
11 NIDELVA
12 STJORDALSELVA m / SONA
13 FIGGJO
14 STORDALSELVA
15 OTRA
16 OVRE MALSELV m / ROSTAELVA
17 REPPARFJORDELVA
18 LAKSELVA i PORSANGER
19 SURNA m / RINNA
20 NAUSTA


IL SALMOMETRO

Lunghezza in cm. Peso presunto in Kg. Lunghezza in cm. Peso presunto in Kg. Lunghezza in cm. Peso presunto in Kg.
48,3 1,21 78,7 5,27 109,2 13,03
49,5 1,32 80,0 5,45 110,5 13,39
50,8 1,41 81,3 5,63 111,8 13,76
52,1 1,50 82,6 5,90 113,0 14,07
53,3 1,54 83,8 6,22 114,3 14,76
54,6 1,73 85,1 6,58 116,8 15,12
55,9 1,91 86,4 6,90 118,1 15,44
57,2 2,09 87,6 7,26 119,4 15,80
58,4 2,27 88,9 7,58 120,7 16,12
59,7 2,45 90,2 7,95 121,9 16,48
61,0 2,63 91,4 8,26 123,2 16,80
62,2 2,81 92,7 8,62 124,5 17,16
63,4 3,00 94,0 8,94 125,7 17,48
64,8 3,18 95,3 9,31 127,0 17,84
66,0 3,36 96,5 9,62 128,3 18,16
67,3 3,54 97,8 9,99 129,5 18,52
68,6 3,72 99,1 10,31 130,8 18,84
69,9 3,90 100,3 10,67 132,1 19,20
71,1 4,08 101,6 10,39 133,4 19,52
72,4 4,27 102,9 11,35    
73,7 4,45 104,1 11,67    
74,9 4,68 105,4 12,03    
76,2 4,86 106,7 12,35    
77,5 5,04 108,0 12,71  

Per chi ha famiglia al seguito, non posso che segnalare la visita a Oslo, distante 45 minuti da Hokksund e in particolare il museo dei Vikinghi, dove solamente tre reperti storici giacciono in bella vista per i turisti e il museo del Kon-Tiki.

nave Vikinga

Le avventure di Thor Heyerdahl e del suo Kon-Tiki hanno rappresentato, almeno per quelli della mia generazione, delle gesta emozionanti quanto quelle di Sandokan e le sue tigri di Monpracem.

Il Kon-Tiki

Mi ricordo un modellino di balsa che ancora conservo gelosamente e i racconti a puntate su Epoca di una delle sue attraversate. È stato bello rivivere quelle avventure.
Bene cari amici , spero di non avervi creato un emicrania nel leggermi e concludo con qualche suggerimento e i siti utili del viaggio.

Tramonto sul Drammen

CONSIGLI UTILI

La VISA non la si trova sempre, portatevi una dotazione di cash leggermente superiore al previsto.
Attenzione alle soste vietate e alla velocità. I vigili sono molto solerti e i radar funzionano perfettamente. Inoltre la polizia stradale con la sua “maledetta” pistola al laser non perdona. ( …e non si vedono mai !!! ).

ISTRUZIONI PER L’USO

www.autoeurope.com : sito per macchine a noleggio ( sembra il più conveniente sulla piazza )

www.camping.no : guida ai campeggi della Norvegia

www.risor.no : sito della regione di Risor

www.sogneguiden.no : sito della regione di Sogne

www.otralax.no : sito dell’Otra e del Sogne e di tanti altri fiumi della zona

MX Sport , Vennesla. Negozio per acquistare i permessi sull’Otra. Orario 9-17

www.visittelemark.com : sito della regione del Telemark

www.fiskeeksperten.no : bottega al mercato del pesce di Kristiansand, nonché affumicatore

Gronberg Sport fIS : negozio di flyfishing a Kristiansand ( grande e molto fornito, lo trovate cercando su google : negozi di pesca a mosca in Norvegia )

www.hokksund-camping.no : sito del campeggio sul Drammen

www.stjordalfisk.no : negozio di flyfishing , piccolo ma molto fornito a Hokksund ( è di fronte al campeggio e ci si va a piedi, ma è aperto solo nel pomeriggio)


Valerio Santagostino


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