FRA - Pesca a Chamonix
![]() Resoconto di una vacanza al di là del Monte Bianco
di Daniele Casalegno (DC)
![]() La Francia ha una superficie più che doppia rispetto all’Italia e voler parlare di pesca in Francia richiederebbe svariati libri che potrebbero vedere la luce solo dopo anni passati a pescare nelle sue acque, ma, avendo passato l’estate a pescare in una piccola regione al di là del Monte Bianco, cercherò di condividere con i lettori le informazioni e le sensazioni che sono ancora fresche nella mia memoria.
![]() ![]() Il sito è disponibile solo in francese, ma per nostra fortuna la lingua d'oltralpe è facilmente comprensibile anche da chi, come me, non l'ha mai studiata. Tutta la valle di Chamonix è attraversata dall’Arve, fiume praticamente non pescabile a causa del colore dell’acqua che, nella stagione calda, è sempre compreso tra il bianco latte e il marrone chiaro, a causa delle sue origini glaciali. L’unica parte pescabile a mosca è quella subito a monte di Argentiere, ridente località sciistica con piste che arrivano ben sopra i 3000 metri. ![]() Le trote sono per lo più selvatiche e di taglia non esagerata, ma metteranno a dura prova le vostre capacità di avvicinamento. La trasparenza delle acque, tipica di tutti i torrenti che ho visitato, non concede errori e sono davvero tante le trote di buona taglia che ho visto scappare. Sebbene l’Arve non offra possibilità di pesca a mosca, alla periferia di Chamonix ci sono diversi laghetti che vi daranno modo di insidiare fario ed iridee che vengono immesse dalla federazione e che spesso raggiungono taglie interessanti. Se avete voglia di lavorare di fantasia per quanto riguarda i lanci, vi consiglio una capatina sul Lac des Anglais, riservato alla nostra amata tecnica. ![]() Molto più facile il lago che si trova accanto, sebbene le maggiori dimensioni rendano quasi impossibile insidiare le trote che bollano nel mezzo. Ma sebbene i laghi del piano siano facilmente raggiungibili e offrano opportunità di catture interessanti, se volete dedicarvi alla pesca in lago vi consiglio di rivolgere la vostra attenzione sui tanti laghi di montagna, che necessitano però di tragitti più lunghi e sicuramente più impegnativi. Personalmente ho voluto provare a pescare sul Lac du Brevant, spinto anche dalle informazioni che, partendo dall’arrivo della funivia omonima, lo davano raggiungibile in 20 minuti. Sapevo già che i 20 minuti erano dovuti al fatto che i 400 metri di dislivello sono in discesa, sapevo anche che i miei sarebbero stati 40 e più e che il ritorno non sarebbe stato altrettanto facile, ma ho voluto provare ugualmente, anche per regalare a me e a mio figlio il piacere di una notte in campeggio a 2100 metri di quota. Confesso però che, all’inizio della discesa verso il lago, quando ho visto che venivano indicati non 20, ma 75 minuti, ho cominciato a preoccuparmi, non tanto per la discesa, quanto per il ritorno, visto che ogni discesa vista dal basso ha tanto l’aria di una salita. ![]() Comunque l’entusiasmo quando vediamo il lago in basso è tanto e ci fa percorrere velocemente il pur faticoso sentiero. ![]() Alla fine però almeno una si è suicidata sulla mia CDC&Elk, complice un avvicinamento stile militare e un finale lungo più di 5 metri con tip dello 0,12, frutto di quanto avevo letto sulle pagine di PIPAM riguardo alla pesca sui laghi alpini. Confesso che la totale assenza di allenamento e il sentiero non certo dei più agevoli, hanno messo a dura prova le mie gambe, ma alla fine siamo arrivati a destinazione. Tra i tanti che ho tentato, quello che mi ha dato più soddisfazioni è stato Le Foron di Reposoir, situato a circa 45 minuti d’auto da Chamonix. Le trote sono davvero in ogni buca, anche se la taglia è quella tipica del torrentello e quindi chi ama solo trote over 30 è meglio che si rassegni. ![]() ![]() ![]() Daniele Casalegno © PIPAM.org |