Gunter Feuerstein
Le INTERVISTE di PIPAM
di Valerio Santagostino (Balboa)
Gunter Feuerstein
Gunter Feuerstein, austriaco di nascita ma residente in Svizzera, 42 anni. Professore di Inglese come professione , viene chiamato molto spesso per corsi di biologia ed ecologia dei fiumi. Pesca dal 1978 ed è presidente dell' IKFA, ( International Conference of the Upper River Rhine Fishing Clubs ) e del Rheinfischerverein am st. gallischen Rhein e vice-presidente della Fishery Association of the country St. Gallen ( CH ). Master, coordinatore e membro del Board dell'EFFA ( European Fly Fishing Association ).Fondatore dell'FFFE, organizzazione ora sciolta e trasformata in EFFA. Valente flytier ed esperto entomologo. Da oltre 15 anni viene invitato nelle più prestigiose fiere di settore per dimostrazioni di lancio ( Usa, Danimarca, Inghilterra, Italia e Germania).
![]() V: Quando hai iniziato a pescare a mosca?
G: A tredici anni, con una canna in fiberglass,con il manico rotto e un mulinello da spinning. La coda di topo poi l’avevo costruita intrecciando spaghi sottili da imballo. Insomma un’attrezzatura fatta in casa che comunque mi permetteva di lanciare a una decina di metri e a prendere i miei primi pesci.
V: Che tecnica preferisci e perchè.
G: La ninfa, perchè mi permette di pescare pesci più grandi. E soprattutto perché la bentofauna di molti fiumi è cambiata e i pesci di taglia che prima mangiavano a galla , adesso hanno cambiato abitudine e preferiscono nutrirsi sul fondo.
V: Che posti preferisci pescare?
G: I fiumi dove posso avere un contatto totale con l'elemento liquido e sentire la pressione dell’acqua sulle mie gambe, per esempio in wading, dove insomma mi sento parte del fiume stesso.
V: Che mosca preferisci?
G: Pesco e costruisco prevalentemente attractors. Per le trote sicuramente la mia PIN-KI, ottima per le grandi trote lacustri di risalita.
V: Che hobby coltivi al di fuori della Pam?
G: Immersioni, sci ( che facevo a livello agonistico), arti marziali e fotografia.
V: Il pesce che ti ricordi con maggior soddisfazione.
G: Due, in particolar modo. Una trota di nove kili presa sotto un ponte in maniera avventurosa e che mi ha tenuto occupato una buona mezz’ora e il primo Hucho, catturato sulla Drava in Dicembre.
V: Quanto ritieni importante il lancio ai fini della cattura?
G: Il lancio è fondamentale per prendere più pesci e più difficili. Ma la cosa che reputo più importante di tutte è quella che ognuno deve pescare alla distanza consona al suo lancio. E’ inutile cercare di raggiungere distanze esasperate.
V: Cosa ne pensi della pratica del No-Kill?
G: Seguo la teoria del rilascio del pesce strettamente dipendente però alla popolazione ittica di quel fiume. Se la popolazione invece, abbondante, me lo permette, pratico il Kill ma sempre prestando molta attenzione alla misura.
V: Che differenza c'è tra i lanciatori americani e quelli europei?
G: Una grande differenza sta nella maggiore promozione che gli americani hanno, forti anche di un maggior business intorno alla pesca con la mosca. Mediamente ritengo gli europei a un livello superiore. Negli USA, pur essendoci molti validi lanciatori, spesso succede che sia la guida a mettere in condizione il pescatore di lanciare bene. Come per esempio nelle discese dei fiumi in barca.
V: Come mai hai creato l'EFFA ?
G: EFFA è Europa, abbiamo abbastanza da offrire a tutti senza dipendere dagli americani o subire pressioni di alcun tipo.
V: Hai un periodo dell'anno che preferisci pescare?
G: No, pesco tutto l'anno, a seconda della stagione migliore per i pesci. Per un professionista non c'è uno stop. Mi ritengo un "mobile fly fisherman", pronto a ripartire immediatamente per nuove acque.
V: Cosa fai per migliorarti nel lancio?
G: Ho praticato molto allenamento quando ero ragazzino. Ore e ore ogni giorno. Anche durante i mesi invernali, in palestra. Oggi trovo molte similitudini nel lancio con le arti marziali, che pratico tutt’ora , soprattutto con la loro armonia nei movimenti. Ma il mio vero allenamento oggi è pescare.
V: Come riesci a conciliare la Pam con la vita famigliare? G: E' molto più facile se ti sposi una moglie che pesca. E la mia pesca. Questo fatto è fondamentale per me ed è stato fondamentale anche con le mie fidanzate. La mia donna deve essere in grado di seguirmi nelle mie attività. Altrimenti cercate di andare a pescare in posti caldi, dove con maggiori probabilità, le mogli preferiscono venire.
V: Dimmi due cose importanti dopo tutti questi anni di insegnamento.
G: Essenzialmente due . La prima : ho visto i miei clienti felici e soddisfatti. La seconda: imparo sempre qualcosa da loro.
V: Preferisci un weekend con una Ferrari o un weekend con una bella signorina italiana?
G: Una bella donna è molto simile a una Ferrari. Tutti la vogliono guidare ma pochi ci riescono. Io, a casa ho una bella moglie, quindi preferisco un weekend in Ferrari.
Valerio (Balboa)
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