Trote a révu - Di acque, di pesci, di pescatori
Alessandro Maria Mai
Trote a révu - Di acque, di pesci, di pescatori Edizioni "Il Piviere" Recensione di Ste15
![]() Trote a révu Come scrive Alessandro "la pesca è medicina del cuore", e questo è l'effetto benefico che si prova leggendo Trote a révu.
La storia di un pomeriggio di pesca su un rio d'Appennino, l'ultimo della stagione prima della chiusura, offre ad Alessandro lo spunto per raccontarci le avventure di una vita passata sull' acqua pescando a mosca. Lo schema narrativo è ben ideato, il racconto e lo stile avvincono e le pagine si fanno leggere con piacere. Non ci sono solo le fario e i cavedani dell'entroterra ligure, ma anche le carpe dei fiumi del piano, i temoli piemontesi e quelli austriaci, le alborelle della pianura lombarda e le steelhead dei grandi laghi. Come per i pesci, anche la personalità dei pescatori del racconto è degna di nota e vale la pena ascoltarli, alcuni per la saggezza, altri per simpatica follia. Dimenticavo, io conosco il dialetto ma, per chi non ha dimestichezza con le valli e le trote d' Appennino, "a révu" significa "tante da non finire mai !": per noi pescatori a mosca è così che deve essere! ![]() Ste15
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