Tecniche di affumicamento del salmone
10/08/07 - Sotto la lente

La Norvegia vive per il salmone atlantico. La dicitura di questa cartolina la dice lunga sulla considerazione che i vikinghi hanno verso l’indiscusso re dei fiumi. –“Atlantic salmon, the treasure of Norvegian rivers”




Approfittando delle vacanze in Norvegia, questa estate mi è capitato di fare amicizia con un noto affumicatore di salmoni nella zona del Drammen.
Sono quei personaggi incredibili, dalle mani d’oro e dalla sapienza millenaria, che riescono a dare un qualcosa in più al salmone affumicato. Rolf , questo il suo nome, sembra un capo vikingo trasportato ai giorni nostri.


Sono stato invitato una sera, con mio grande piacere e interesse, ad assistere al processo di affumicamento. Prima di tutto il pesce viene tolto dal freezer e lasciato sgelare a temperatura ambiente. Ricordo che, se avete la fortuna di catturare un salmone, e lo volete affumicare, o lo portate subito per il trattamento, oppure, una volta avvolto o infilato in speciali sacchetti di plastica, dovete surgerarlo con tutte le interiora. Non vi preoccupate per il freezer. In ogni camping, o lodge vicino a un fiume da salmoni, non manca mai un poderoso congelatore. Una volta scongelato, viene lavato con abbondante acqua.










ABBINAMENTI
La carne del salmone, amata dai grandi chef e ricercata dai dietologi, è molto morbida perché non ha parti in prevalenza grasse o magre.
Possiede poco colesterolo e non contiene acidi grassi saturi, dannosi per la circolazione. Anzi, documentandomi su un testo specifico, la carne del salmone possiede acidi grassi polinsaturi, gli Omega-3, molto utili perché prevengono le malattie cardiovascolari. Per non parlare della vitamina E, estremo baluardo contro i temibili radicali liberi.
Questa sua caratteristica dipende quasi sicuramente dal genere di vita piuttosto movimentata che conduce e dalle acque pure e pulite che ama frequentare.
Alla luce di ciò è molto indicato per le diete. 100 grammi di salmone equivalgono a circa 250 calorie. Certo che se mangiamo una fetta di pane che assomiglia più a un Permaflex, con un dito di burro, e anziché una fettina di affumicato sopra, ci mettiamo una bistecca di salmone, i nostri fianchi continueranno a lievitare. Molto indicato è il pane integrale, all’aneto, affettato, tostato e leggermente imburrato.
E già che ci sono rispolvero un antico brevetto da sommelier, cercando di suggerirvi il vino più appropriato.
I paesi nordici non hanno la vite, perciò hanno sempre sposato il salmone con la birra, la vodka o il whisky.
Ma anche in Francia , in Spagna e in Portogallo risalgono i salar. ( ormai molto pochi, purtroppo ) E pensare che negli statuti di Carlo Magno si vietava di dare il salmone ai servi più di tre volte la settimana !!! Nel ‘700 , i manovratori fluviali francesi, si rifiutarono di cibarsi di carne arancione più di due volte la settimana. E nel dubbio che non venissero rispettate le loro rimostranze, fecero firmare un contratto scritto....Incredibile !!!
Nei paesi della vite, l’abbinamento più naturale, resta ancora la bollicina. Champagne quindi e Spumante a go-go. Mi piace immaginare che Dom Perignon, geniale abate francese , fosse un moschista, e che quando inventò lo champagne, nella seconda metà del 1600, lo creò per abbinarlo al suo pesce preferito. Fantasie, scusatemi !!..

Se siete ancora single ( …e non solo….), permettete qualche piccolo suggerimento, anche se sono ormai un po’ “arrugginito” sul corteggiamento delle fanciulle, ma forse a voi potranno esservi utili per far colpo su una bella signorina,….prima che la serata vada in super-bianco!!
Non servite mai lo Champagne in bicchieri di plastica !! Magari con del ghiaccio dentro!! Orrore !!
E che non vi venga in mente di togliere la schiuma con antipatici frullini, e vanificare cosi in un attimo un sapiente lavoro di anni.
Tenetelo in una glasette a circa 6°-9° e guai a voi se lo versate prendendo la bottiglia per il collo. ( se lo fate , sarà la bionda che vi prenderà per il collo ).
Se volete fare particolarmente i brillanti, perché non provate uno Champagne Rosè, che oltre a dare una bella nota di colore, possiede una piacevole fragranza.
E da li la serata “quasi “ sicuramente vi sorriderà. Attenzione , perché è quel “quasi” che potrà fregarvi.

Il nostro salmone si può abbinare anche con altri splendidi vini e dal costo notevolmente inferiore, … non sempre però..

Per stimolare il palato con l’affumicato, è meglio scegliere dei bianchi, secchi , dai profumi floreali, fruttati, moderatamente caldi quali gli Chardonnay , i Pinot Bianco e Grigio, il Pigato e il Gavi. Se il nostro salmone è particolarmente “untuoso”, sceglieremo un bianco dalla spiccata acidità, dal bouquet floreale ma non particolarmente strutturato come il Verdicchio o il Greco di Tufo. Anche qualche Vermentino e i Gewurztraminer non sono niente male. E che dire di un classico Prosecchino? Ma forse il matrimonio ideale è con i rosè. I rosati pugliesi del Salento, per esempio, famosissimi, oppure quelli del Trentino o dell’Alto Adige. Per non dimenticare un bel Franciacorta Spumante rosè, che oltre a una buona freschezza abbina anche una leggera tannicità, perfetta per sostenere il gusto forte dell’affumicato. Se siete amanti dei vini francesi, vi posso suggerire un bianco della Loira o uno Chablis. E che dire di un abbinamento assolutamente coraggioso? Salmone affumicato e Sauternes ghiacciato, ma veramente ghiacciato. Certo che la serata, con un Chateau d’Ykuem ( del 1988, magari) e un salmone affumicato “savage “ , non è di tutto respiro per le vostre tasche. Quindi non può ASSOLUTAMENTE andarvi male !!..

Buona fortuna !!

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