La diffusione del Lethal Weapon

13/05/03

di Doriano Maglione

Dedicato ai fans dello streamer. Incubo di uno streamerista
sconfitto, tra campanilismo anacronistico, giustificazioni risibili,
malcelata invidia e senso di frustrazione.

Intrigo comasco-valtellinese, dove si parla di spionaggio pam, ruolo dell'inconscio nell'innovazione costruttiva, sinergie pam-spinning, aerodinamica applicata ed altre seriosissime amenità.

Qui passò el barbè.

I personaggi:

Marcello, quello del "barbè and fly shop" più che altro sembra uno che di notte invece di dormire si strappa i capelli per utilizzarli in dressing innovativi: l'uomo che cattura.
Lalo (chiedo venia per averlo chiamato Lallo su Flyline): il "signore della mosca", un vero orso friulano trasferitosi qui da decenni, anche la circonferenza, dopo le feste, è quella di un orso. L'ex leader della band (a).
Camillo, "il ranger", i cinghiali e i cormorani lo dipingono come il diavolo ma è un buono (per quanto possa esserlo un valtelinês: l'osservatore acuto onnipresente di noi "bestie strane che veniamo da fuori".
Lurenz, "il riciclatore", si impossessa dei rifiuti dei signori ed inanella catture shock alla bacheca con mosche "di scarto". Da tenere d'occhio.
Mimmo, "l'emergente", ormai soffia sul collo al Lalo, non dorme la notte, capta ogni minimo indizio, coniuga fantasia e voglia di sperimentare: è pericolosissimo!
Spek, l'ultimo arrivato nella banda, un taglio di capelli gli fu fatale: il morbo di Heck non lo lascia più.
Doriano, lo sconfitto, il comasco arrivato su alle tre del pomeriggio, praticamente in gita turistica, ormai più propenso alle chiacchiere sulla riva che ai lanci.
Giampaolo, the Winner, l'incubo di Traona, mister "the big one", il fantasista, il Roby Baggio dello streamer: presenza aleggiante e virtuale, ma incombente.

Bacheca di Piateda, 27 aprile 2003, domenica pomeriggio

Caldo torrido, pesci totalmente fermi ma la compagnia è di quelle giuste, sembra di tornare indietro di 10 anni a Crap del Vent*, manca solo la radiolina delle partite, quattro parole seduti sui gradoni della prismata, poi in due andiamo al bar, dopo cinque minuti siamo tutti lì, anche qualcuno in più.
(*N.d.R.: luogo "cult" dei primi anni 90, il primo nokill del dopoalluvione dove il Lalo con una memorabile marmorata presa con lo "spazzolino" proprio sotto la roccia che dà il nome, storico, al luogo, trascinò alla pam decine di diffidenti valtellinesi, dove si passava il pomeriggio della domenica osservando "saponetta" che strippava emergendo dall'acqua solo dal collo in su, e persino "il Maranga", passava dalla moschera alla mosca; tutti nell'attesa di un coup de soire sempre incerto ma a volte sensazionale).
Il bar non è un bar qualsiasi: e "da Paolino", l'albergo che ha fatto la sua fortuna con la riapertura dieci anni fa' della bandita di Piateda (ma non aspettatevi per questo un trattamento di riguardo…), nulla di che me si spende poco e se vuoi essere lì di mattino presto…., poi in una di quelle stanze, nel giugno 2002 all'una di notte dipinsi con un pantone azzurro, il più scuro che avevo trovato all'Eliopolitecnica, il dorso del prototipo di LW con ancora su gli elastici, in sola pelliccia bianca e senza softex, che il grande Giampaolo mi aveva regalato dopo averlo costruito, come dimostrazione al fly: l'inizio di una nuova era!. Dovrebbero metterci una targa ricordo in quella stanzetta!

L'inizio è dei soliti: tento di misurare la circonferenza al Lalo col metro prontamente fornito dal ranger, ma si oppone, allora gli spiego che è il solito arretrato, ormai nei nokill che si rispettano si usa una matrice che con due misure (lunghezza e circonferenza) dà il peso, gliela mostro, (a proposito, se l'anno venturo chi farà Nokill avrà questo gadget, l'idea è nata qui), peccato che sia in libbre e pollici. Naturalmente come sempre si gira schifato (schifa tutto quello che non ha inventato lui, sta già progettando i LW made by Lalo fatto in……. (top secret) ) comunque offre birra a tutti, tranne uno che sta ancora festeggiando e si pappa un gelatone alla fragola, il Marcello, festeggiando cosa? Niente di speciale , solo una fario di ottantatré cm presa ieri mattina. (vale la pena di ricordare che il tratto è popolato da fario e marmorate esclusivamente stanziali non essendo mai stato ripopolato per 50 anni prima del 2001, e da allora solo con novellame, le iridee razza "tonno inferocito" che si sono fermate qui scesero con una grande piena tre anni fa' e ormai si fanno fregare solo dietro compenso, ripresa in digitale della lotta e foto con copyright su magazine almeno francese).

La ricerca - Pagina del libro Theory of wing sections, autore Abbot.

L'aria comincia a farsi spessa, ammiccamenti, mezze parole, dico e non dico, che mi stiano pigliando per i fondelli? Mormorii su uno streamer diverso, micidiale, che cattura da fermo……
Ragazzi, ma l'esperto di streamer sono io, o trent'anni sono passati invano?
Alla fine metto in campo tutta la mia influenza e il mio prestigio e mi viene mostrata l'arma segreta: orrore!!!!! Una versione grezza ma inequivocabilmente indovinata del LW!

Chi ha parlato? Chi ha tradito?

Rapida ricostruzione della commissione di inchiesta subito istituita (presidente e giudice unico il sottoscritto): ma è chiaro!, dal Giampaolo al Leo (lo dicevo che correva troppo quel ragazzo: ho cercato di dirottarlo oltralpe dato che ormai i premi nei concorsi di costruzione qui li razzia tutti lui……. ,comasco, gente tosta….), dal Leo al Gianluca, dal Gianluca al Mimmo e la frittata è fatta (il LW in mano ai valtellinesi, "siamo fritti" commenterà il Giampaolo alla ferale notizia, comunque lui "the big one" l'ha già fregata, maledizione al momento in cui gli ho lanciato la sfida base over due kili, solo con un namaycush ticinese posso sperare, mi toccherà passare nottate sui laghi alpini armato di scud antiapache per tenere a bada i ranger svizzeri in missione…A proposito, il ranger mi passa di nascosto un pacchetto misterioso ma inequivocabilmente morbido e soffice destinato al Giampaolo (quell’altro) che deve costruire qualcosa per l’Ambrogio che…..

Appena la notizia della fuga di notizie si diffonde nel “giro” fuggi fuggi generale, finché siamo in tempo: Franco e Giovanni corrono in Austria coi lethal, uno tosto che non nomino scappa in un paradiso tropicale, il mio amico pam strizzacervelli scopre che ha un impegno a Cuba, l’Antonio parte per la Slovenia, Michele fugge in Polonia, un noto bradipo alla massima velocità che riesce a sviluppare si spinge fin sull’Orco!, io, da buon comasco, seguo i ben noti sentieri e arrivo a Locarno per verificare la mia teoria che viene dall’”io profondo”.

E allora giochiamo a carte scoperte.

Il dibattito alla seconda birra l'ho già sentito: (remind….. "due streamer a confronto"……) Si parla di ferrate a vuoto, di selettività , di modo specifico di ferrare verso l'alto dato che lavora reverse, di accorciare caso mai i peli, di lunghezza del finale, di doppio amo (a parte che è stravietato, l'ho detto al Leo: "guarda che è un classico secondo me giustificato per la pesca alle trote di mare di notte, e infatti trova spazio da decenni in dressing riportati da libri e testate autorevolissime, è un must nel bucktailing oceanico ai coho, ormai sempre più di moda sull'isola di Vancouver, ma da noi non mi sembra nemmeno produttivo, sulla mangiata "soft" rischi di ferire il pesce sulla pelle esterna, su quella "hard" rischi di dare un punto d'appoggio perché si slami, lo sanno bene gli esperti di spinning che nei grandi laghi toglievano un'ancoretta al rapala.

L’evoluzione della specie.

Poi c’è l’inconscio: Giampaolo è anche lui targato CO.
Io vengo da una lunga militanza nello spinning ai cavedani del Lario, bestie notoriamente iperdiffidenti, svariate centinaia di albe fredde invernali, negli anni 60 arrivò il rapala e sembrava tutto risolto ma durò qualche anno il miracolo del grande Lauri, poi occorreva ingegnarsi sempre di più, e venne il “rapala del tranviere”, invenzione appunto di un tranviere milanese, che molto poco aveva del rapala se non essere un minnow, ma senza paletta.
La casa finlandese intanto proseguiva alla grande ma, contrariamente a quanto si pensa comunemente, solo i primi modelli furono una geniale intuizione, il resto furono tutte variazioni di forma e paletta di derivazione strettamente aeronautica, riproduzione sul magico pesciolino di profili, alette, alule, soluzioni di ipersostentazione, stabilità ed aerodinamica che man mano si imponevano sull’ala. Nel laboratorio del Feltrinelli non era stato difficile, Abbot alla mano, individuare il profilo alare (serie NACA) utilizzato da Lauri come sezione intorno a cui sviluppare il magico 7cm. E d'altra parte eravamo in diversi pazzi che cercavano di costruire con attrezzature da modellismo il "Minnow Forever".
Del resto già la Duesenberg del 1926 alloggiava le ruote in gondole dalla forma inequivocabilmente a profilo alare.
Ma il tranviere continuava per tutt’altra strada per conto suo, e venne il “filibustiere”, arma micidiale davvero, tuttora, anche nei grandi fiumi del piano.
Strutturalmente ed aerodinamicamente del tutto diverso: non volerebbe mai!
Però cattura dove il rapala fallisce ormai da trent’anni.
E sembra un pesce imbranato se lo tieni fermo, non nuota così bene…..

Vuoi vedere che...?

E allora mi rimetto ad osservarlo in acqua, uso i vecchi trucchi da spinning, come serrare il nodo in una posizione diversa dell'anellino (sempre che nodo voglia essere….), e finalmente l'intuizione si chiarifica:
Giampaolo ha reinventato il filibustiere!!
E non poteva essere che un grande costruttore comasco ad avere nel DNA questa radice, il filibustiere su un amo da mosca!!
Ecco perché sembra un pesce così lento ed imbranato, sta lì come fa un'alborella stordita, pur senza essere ferita apparentemente, dopo la violentissima cacciata di un gruppo di cavedani in branco.
E per forza che attrae sempre la trota più grossa della buca, come non ho mai visto fare da nessun altro streamer: perché è la preda che comporta il miglior rapporto consumo energetico-risultato! (Dracowitch insegna!)

Ma allora, si potrebbe andare avanti, l'ho detto al Giampaolo, sempre a Como c'è stato un altro grande, il "Dionis" che aveva risolto il problema della pesca dall'alto delle rocce a picco, quando i cavedani sono proprio sotto di te, una soluzione forse mutuata dall'ice-pirking, in ogni modo geniale e produttiva nel posto giusto, qualcosa come la vecchia dandinette dei francesi.
In certe buche profonde di fiumi e torrenti secondo me…..

Molto spinning in questo prolisso e scombinato discorso ma se streamer deve essere che streamer sia davvero! In fondo la pam in mare cos'è? Ed è il futuro! (anche se per gli americani è un passato lungo già quasi un secolo), e comunque ad ognuno la sua mosca, e ad ognuno i suoi meriti: dopo il Dog Nobbler venne il Letal Weapon: Ipse dixit! porc……

The Big One di Giampaolo con il Lethal Weapon.


Doriano Maglione

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