ITA - Aveto 2006 - 2° Pipam day in Aveto

LA VALLE DEGLI DEI 
Italia  08/07/2006 di Marco Pozzani (Flyman) e Rinaldo Morellato (Aldo42)

Tratto dalla cronaca di un corrispondente di guerra, aggregato ad una colonna militare partita da Chiavari con destinazione Piacenza, 1945. “OGGI HO VISTO LA VALLE PIU’ BELLA DEL MONDO"
E quando si parla di compagnia, cosa c’è di meglio di una dozzina di amici, vecchi e nuovi, animati dallo stesso spirito goliardico, dalla passione per i fiumi, dalle gioie della pesca, e soprattutto dall’immenso amore del convivio, dello stare insieme e di dividere il tempo con amici. Questo è il resoconto di una giornata speciale.
Ore 7.40, aspetto al bar Gianfranco, Dario e Giorgio, appuntamento a Varzi, ci tengo particolarmente ad accompagnarli per le “mie" valli, mi rende fiero.
Arrivano in ritardo, Dario aveva il freno a mano tirato da Vigevano.., è presente anche Giorgio (Ironblu), non si prende neanche un caffè, il tempo è tiranno, si parte in cinque con tre macchine, siamo dei signori, ma ognuno ha un rientro diverso. La marcia procede bene, a parte il freno a mano di Dario che sembra non volersi disinserire.
Una piccola sosta incontrando il Trebbia, si buttano le basi per un’altra uscita in compagnia in questo altrettanto splendido fiume. Si riparte tra i fumi dei freni di Dario, io pensavo ad un gatto nel radiatore.

Arriviamo a Marsaglia, luogo di incontro con Albano, (Ghost), siamo in ritardo, il freno a mano, Albano nel frattempo ha preso otto caffè, quattro cappuccini e un latte caldo, gli chiediamo se vuole qualcosa mentre ordiniamo i nostri caffè, ma il brontolio del suo intestino ci mette a tacere.

Si riparte in tutta fretta, tre macchine, sei persone, Albano decide di Salire con Giorgio, e lasciare la sua macchina nel parcheggio dopo aver perso una strana gara su chi vomitava di più, Giorgio impone la sua stazza e relativa capienza di stomaco, quindi Albano si convince e tenendosi la pancia sale in macchina.

Recuperiamo il ritardo, e alle 9.40 siamo in piazza a Marsaglia, ci precede una nuvola azzurrognola proveniente dai freni di Dario, io mi volto verso Gianfranco dicendo: -" dovrebbe sistemare il freno a mano, gli si rovina"-, la risposta è secca, precisa: -" è lui che guida così, frenava per paura che la panna cotta vomitasse"-, io resto un’attimo confuso, ma non era Ghost che vomitava?..


REZZOAGLIO - RITROVO

Arrivo alle 8.30 a Rezzoaglio, questo 2° raduno organizzato con cura in tutte le sue fasi da Fabiola (BilloFly), salvo contrattempi, dovrebbe trovare una partecipazione molto nutrita di Pam....sperem in ben.
Intanto faccio la conoscenza con il simpatico Tiziano (10 Euro) che è li da venerdi e le ha già "punte" tutte.....ma non ci credo ... ha dormito all'Americano e proviene dal varesotto.

Arriva anche Fabiola col papà Beppe e, dopo un buon caffè, ci mettiamo in trepida attesa......intanto sono già le 10 e della squadra "pittoresca" che sta risalendo la valle: Ghost, Ironblue, Flyman, darioB e la Nutria.... non c'è traccia.

Non mi preoccupo più di tanto considerando il mese e la siccità, l'aspetto pesca sarebbe diventato secondario, mentre era chiarissimo a tutti, l'occasione di rivederci tra amici vecchi e nuovi in un contesto come l'Aveto, che, seppur impoverito dagli eventi disastrosi della natura (e dei "bracchi"...), mantiene intatto il fascino dell'habitat selvaggio e incontaminato.

Mentre penso agli annessi e connessi....eccoli!...vedo il gippone di darioB....ma cos'è quella scia di fumo grigiastro ???. la Nutria mi legge in viso : -"..Aldo non farci caso...è normale!....lui ha una guida "repressa".."-.....faccio finta di niente e ci abbracciamo...
Albano (Ghost) è un po' pallido ma è la sua tinta naturale....Giorgio(IronBlue) invece è rosso in viso ma è la sua tinta naturale....ci abbracciamo, mentre il cell di Ghost suona....ormai lo conosciamo, è la moglie che a intervalli regolari di 40' lo chiama per controllo......abbraccio Marco(Flyman) che sta masticando qualche cosa...ma è la sua postura naturale....

Intanto arriva anche Beppe Saglia che da Chiavari ha fatto il passo della Forcella e stranamente è riuscito, senza perdersi, ad arrivare all'appuntamento ....apre il finestrino e mentre mi saluta sento una orrenda puzza di marcio, uscire dall'abitacolo..-" non farci caso Aldo...sono formaggi "naturali" della mia terra..."-
Si sta mettendo bene!....azzz!.....ora mancano solo i Milanesi Daniele (DC) e Vedovix + consorte......

Il gruppo inizia la sua naturale compattazione, Aldo, Billofly e Papà Beppe sono già in loco, Billofly ha indosso il gilè da pesca, mi chiedo se lo ha mai tolto dall’ultima volta, Aldo mi guarda con occhi furbi, capisco la domanda: siete in ritardo!!! Io rispondo: è colpa della panna cotta che vomitava. Lui guarda Dario e capisce.

All’appello manca ancora qualcuno, nel frattempo Magrini saltando come un grillo inseguito da una fario da 60 centimetri promette di farci pescare come si faceva il secolo scorso, a questa affermazione un novantenne seduto al bar, con uno scatto degno di Mennea si alza e urlando: -"..viva i Savoia, viva la cheddite da cava!!"-, poi sviene.

Vediamo arrivare un’Alfa nera inseguita da un nugolo di mosche, è Beppe S., in ritardo, ci racconta una strana storia su uno dei suoi formaggi, che, scappato di nascosto durante una sosta, è stato fermato dalla Polstrada al casello, voleva pagare il pedaggio in fermenti vivi…una brutta storia!

Ovviamente i ritardatari cronici ci sono sempre, mentre aspettiamo, una parte del gruppo si recava a fare i tesserini segna-catture, io e Billofly siamo andati a leccare la gentile proprietaria del ristorante, chiedendo umilmente di poter provvedere in modo autonomo al beveraggio del pranzo, la signora, più mossa a compassione che per altro, non ha battuto ciglio, la figlia, splendido giglio di Giugno, ha chiesto di partecipare!!!!

Arriva Vedovix, con rispettiva e splendida signora, e Daniele, con rispettiva…no lui è solo. Sono in ritardo da record, ma sono targati MI, bisogna capire, Dario, in modo ingenuo chiede: -"..anche a voi si sono bloccati i freni?.."- A questa risposta ho dovuto chiudere Gianfranco nel bagagliaio, stava per vomitare…sulla panna cotta! Ma siamo pronti, si parte, destinazione Aveto per lo "spuntino" pre-pesca.


Parcheggiamo a valle del NK.....il programma sulla carta prevedeva uno "spuntino" leggero, tanto per non pescare "a stomaco vuoto" in attesa di tornare a pranzare, verso l'una all'albergo Americano di Rezzoaglio. Ma conoscendo la masnada di Pam, qui convenuta, era ovvio che la situazione sarebbe degenerata in una abbuffata senza ritegno......e così fu.
Alle volte capita, si vede al telegiornale, sono una calamità per nazioni intere. Arrivano in modo silenzioso, divorano tutto quello che trovano, partono bassi, in modo subdolo.
Si vedono girare con disinvoltura intorno al cibo, quasi con malavoglia, come un dovere. No, non sono le locuste, sono gli abituali frequentatori di pipamate e raduni vari, dove ci sia del cibo loro, io, sono presenti.

Descrivere la colazione richiederebbe il migliore dei narratori horror, Edgar Allan Poe resterebbe di sasso, in pochi secondi è stata allestita una tavola degna di un matrimonio.
Inizialmente il baule di Aldo è stato usato come tolda da battaglia, ma passando davanti alla macchina di Daniele (DC), e notando l’immenso spazio disponibile, il trasferimento divenne d’obbligo, ma mentre stiamo trasbordando i viveri, dalla macchina di Vedovix salta fuori un tavolino, di modeste dimensioni ma assolutamente indispensabile, lui dice:-" Devo ancora finire di leggere il libretto di uso e manutenzione, ma forse ci sono anche le sedie.."- Livia , la splendida compagna, lo guarda con compassione e ride.
Non finisce la frase che il nuovo supporto viene caricato di ogni ben di Dio, Salame , cacciatori, salsiccia cruda di Brà, formaggi, tranne uno nascosto in macchina, offeso dal Beppe S.
Bottiglie e bottiglioni sbucano come talpe al Ramo dei Prati, a questa affermazioni Dario si gira cercando un badile, ma Gianfranco riesce a metterlo tranquillo.
Iron, che di cibo se ne intende, saltando come un camoscio, afferra un coltello e inizia ad affettare, allo stesso tempo assesta dei calci di ritorno, probabilmente dovuti al movimento ritmato del taglio, alle bottiglie sotto il tavolo, facendo filotto, si abbassa bofonchiando e maledicendo l’inopportuno nascondiglio delle bottiglie, poi riparte come una Muller austriaca, al secondo abbattimento di bottiglie si alza paonazzo e dice: -" < ma chi cazz.. ha messo le bottiglie qui sotto?"-, io lo guardo sbigottito e rispondo: -"Tu!"-.
Lui fa finta di niente e dice:-" è colpa di Dario. , ha frenato per non far vomitare la panna cotta"- Io penso che sarà una lunga giornata!
In pochi minuti la tavola viene spazzata via, neanche il Garbino d’Abruzzo riesce a fare tanto, ( vento caldo e potente NdA) . Resta una bottiglia di ottimo Single malt TALISKER portato da 10€ (Tiziano), a cui nessuno ha il coraggio di avvicinarsi, io che sono temerario chiedo un’assaggio, Tiziano cercando di svitare il tappo , ( in sughero e a pressione ), rompe tutto, ma il cavatappi lo toglie dall’impiccio.
Verso una piccola quantità nel bicchiere, portato da casa, in vetro doppio, e mi appresto ad assaggiare il nettare, mi si avvicina Gianfranco con occhi spiritati e spiana il bicchiere, io accetto e consiglio di aggiungere acqua per esaltare il sapore.
Dopo essere stato fanculizzato da tutti, il bicchiere volteggia nelle mani di molti, almeno quelli nei dintorni, io capito l’antifona, mi riempio la fiaschetta e faccio lo gnorri.
Ciucciata mezza bottiglia ci si prepara per pescare, Dario si avvicina e con aria sorniona mi chiede: -" tira fuori la fiaschetta, sai, non è per me, è per la panna cotta, si sente poco bene!.."-
Raccontare la vestizione sembra fin troppo facile, ma vi assicuro che non lo è.
Personaggi con due stivali sinistri girare in tondo di continuo, un altro che gira in senso inverso, perché aveva due destri. Fantasmi in pigiama chiedersi come sia possibile che la clorofilla faccia diventare verdi le foglie, questo era Ghost, poi lo abbiamo sedato.
Un altro chiedermi se doveva mettere gli stivali corti o cosciali, mentre di fianco calzamaglia e waders saltavano fuori dalle borse, un altro ancora aggirarsi tra le macchine chiedendo quale fosse il migliore isolante per la panna cotta, e figuratevi che lo chiedeva ad uno in boxer a righine colorate.
Ma in pochi minuti, tutti, e dico tutti, eravamo pronti per la pesca. Una dozzina di pescatori è difficile da sistemare in una sola sponda, ma grazie al naturale ondeggiamento le postazioni di caccia si sono distribuite in modo naturale.
A monte una buona parte del gruppo, Iron, Vedovix, DC, Billo e Papi, con Gianfranco in contatto radio con me, nel centro Dario, Giorgio i due Toscanacci e il Beppe Nazionale, Aldo non mi ricordo dov’era, io decido di nascondermi a valle, e nel tempo che decido questo, Gianfranco mi comunica via radio che Vedovix ne ha già prese tre, conoscendo il soggetto in questione deduco che ne ha presa una e sbagliata un’altra…. Mentre saluto Dario, sento Giorgio affermare:-" secondo me ci vuole un moscone alato!!!"- Dario mi guarda un secondo esclamando:-"secondo me ci vuole un moscone alato!!!"- Io penso che sarà una lunga giornata…

Il caldo si fa sentire, l’acqua è fresca, ma giustamente le trotelle dell’Aveto restano al fresco, via radio mi arrivano le news in tempo reale, Gianfranco è inesauribile, Vedovix ha preso un capodoglio per la coda, Ghost è leggermente in coma da salsicce, Dario è in ansia per la panna cotta, che con quel sole sarà "stracotta".


Dopo aver guardato l'acqua e fatto due lanci sotto il sole, catturo una fariettina dove era passato Vedovix...l'ho capito dalle briciole e dai pezzetti di cipolla della focaccia disseminati sui sassi...
Poi mi prende una specie di "coccolone"...che sia stato il Talisker?...mah!..... adocchio un punto bellissimo e invitante......un bel sassone piatto, in ombra, a ridosso della vegetazione.....un leggero filo d'aria mi accarezza...na figata!!....mi piazzo li, appoggio la canna e mi godo il comportamenti degli amici pam che scorazzano su e giù dal torrente......Gianfranco è al sole (vecchia pellaccia..) e tiene i collegamenti con Flyman sugli sviluppi piscatori......qualche trota compassionevole si è lasciata pungere, soprattutto dal gruppo Ramo Prati che, allenato dal vecchio Guru Gianfranco (VNSK), è ben avvezzo a queste situazioni di "strafogamento" + pesca successiva.

Fabiola, che non molla mai, viene giustamente premiata e riesce in quella canicola a far salire una trotina.......papà Beppe, vedendomi nell'oasi, si piazza anche lui e godiamo insieme aspettando l'ora del pranzo....

Io che di pesca a mosca mi intendo poco, ma sono molto bravo, mi sposto tutto a valle in un lamone fondo e fresco, lancio la mia ninfetta tranquillo, sbeffeggiando acqua davanti e dietro, quando vedo una coda poco a valle da me, perfettamente tesa, lunga, perfetta, era il Saglia, che sornione aveva aggirato la mia posizione, mettendosi a valle.
Faccio finta di niente, saluto e fanculizzo a mente, guardare qualcuno di bravo ti fa capire che forse, se si vuole pescare "meglio" un minimo di applicazione bisogna sforzarsi di darla.
Dopo aver consigliato Beppe di fare un corso di lancio, e di applicarsi meglio, il buon caro Gianfranco mi comunica che è ora di pranzo, risalendo raccatto Beppe S., i Toscanacci e DC, gli altri sono già alle macchine, ci si sveste in cinque primi e sette secondi, qualcuno lascia le rane negli stivali, Ghost che nel frattempo ha avuto rapporti indecenti con del bamboo italico di Iron, chiede un prosecco, lo sediamo un’altra volta e si parte per il ristorante.


REZZOAGLIO - PRANZO

La gentile e premurosa signora che gestisce con la figlia l'Albergo Americano non poteva immaginare che una 15cina di Pam provati dallo "Spuntino", dal Talisker, dal caldo, etc........potessero movimentare un pranzo che, concordato alla mattina (cioè nella fase astemia del gruppo..), aveva dato l'impressione di un gruppo tranquillo e posato.........

Ci spariamo i primi, naturalmente uno diverso dall'altro....il vino l'abbiamo portato noi è proviene dalle diverse regioni di origine per cui c'è un movimento sulla tavolata indescrivibile per poterli "testare" tutti.
Poi, tra i primi e i variati secondi, avviene il naturale travaglio dei "fumatori" che fanno la spola ogni 20 minuti tra la sala e i tavolini sulla strada, spiazzando il cameriere, pallido e provato.....la signora che corre di qui e di la........azz! un andirivieni continuo.
Ghost lo vedo nervoso e pensieroso, e non capisco se è scazzato dalle telefonate della moglie o cosa.....boh!

Non ho mai visto un cameriere sudare tanto come oggi, guardandomi e chiedendomi cosa volevo ho notato il rosario e l’acqua santa nella mano, chissà perché?
Non capisco lo spaventarsi per un’orda di barbari affamati, che avevano finito la colazione un’ora prima, ci siamo seduti in modo composto tutti, quasi tutti, Dario ha chiesto un dondolo per la panna cotta, è con calma abbiamo ordinato tutte cose diverse….Infatti Iron ha mangiato il primo quando noi eravamo al dolce.
Ma a parte qualche piccolo inconveniente devo dire che tutto è andato secondo i piani, e le libagioni erano ottime...


Magrini, che ha +/- la mia età, è un tipo incontenibile e vivace, da cui traspare il grande amore che ha per l'Aveto, la pesca a mosca e la buona tavola.....dopo aver provato tutti i vini.....distribuisce a tutti i commensali i suoi "spider" come souvenir, poi al culmine del pranzo, declama alcuni gironi della "La Divina Commedia" e non la finisce più......siamo tentati, di comune accordo, di imbavagliarlo e legarlo alla sedia...(scherzo naturalmente...)

Flyman invece è completamente a suo agio, lui è allenatissimo a queste situazioni e per non perdere tempo spazzola i piatti e li tiene impilati davanti....mi ricorda stranamente un giubbox....sarà il vino?..mah!

Tiziano (10 euro) che ci conosce da poco, è leggermente provato....dico leggermente perchè "l'iniziazione" vera l'ha già avuta al Ramo Prati che rappresenta "l'Università del godereccio" + la pesca, per quelli che riescono a reggere....
Vedovix che praticamente ha spazzolato tutte le scorte di focaccia, si sente perso; la comprensiva e dolce Livia tenta di consolarlo ma senza successo......ma ecco,che per fortuna, viene attratto dai vari contenitori che Dario ha portato.....è la fase più delicata del pranzo: I DOLCI .....i quali devono subire un processo di manipolazione, fusione tra la torta al cioccolato, la panna cotta, i mirtilli ed altri aromi che Dario tiene rigorosamente segreti............ma c'è una complicazione: Dario viene preso dalla sindrome dell'avaiana.....e cazz! siamo costretti a cucirgli una ghirlanda di fiori smontando la tenda che divide il bar dalla sala da pranzo, altrimenti la sua opera si sarebbe bloccata.......
Noto, nella signora del ristorante, un leggero tic all'occhio destro....ci guardiamo e con un gesto significativo le faccio capire di resistere che manca poco alla fine del tunnel........
Mentre esco a fumare insieme a Gianfranco, vedo il cameriere, in un angolo, che piange sommessamente, mormorando:-"..ma quando vanno via!..quando!..."-
Finalmente esaurito tutto ciò che c'era di commestibile, il gruppo Pam esce appagato dal ristorante, con grande sollievo degli addetti.....
Mentre, dopo baci e abbracci, alcuni si dirigono verso casa, un buon gruppetto decide di spostarsi a valle, nella zona del Ponte Romano e aspettare sera.....sperando nel "miracolo".

AVETO - PONTE ROMANO

L'acqua, rispetto al 17 Giugno, è notevolmente calata e in più non c'è una nuvola in giro, il caldo è soffocante .
io e Tiziano ci piazzamo nel punto noto come il "sassone" e gli altri vanno in su e in giù. BilloFly riceve qualche "dritta" da Giorgio istruttore SIM e noi spaparanzati sui sassoni affioranti ci rinfreschiamo i piedi e le gambe nell'acqua fredda dell'Aveto.
Il pomeriggio passa comunque piacevolmente...parliamo, ridiamo ripensando alla "intensa" giornata trascorsa e attendiamo..
Attività insetti acquatici...nulla; riusciamo a fotografare un moscone che in lombardia lo chiamavamo "il prete" perchè richiamava il colletto dei suddetti....un anello giallo in estate, e azzurro in primavera, che circonda il corpo....facile l'imitazione, che noi usavamo sui cavedani.
A spezzare un po' la sonnolenza da digestione e da caldo che ci ha preso, ritorna Flyman e dice:-" facciamo fuori l'anguria?"- ....azzz! Marco è proprio senza fondo!! L'anguria l'aveva lasciata IronBlue prima di tornare verso casa e l'avevamo messa all'ombra, semisommersa nell'acqua.
Ci spariamo l'anguria insieme a papàBeppe, e ci rimettiamo in attesa; nel frattempo il sole viene schermato dalla vegetazione che abbiamo di fronte, e ci sentiamo leggermente più "freschi" qualche timida bollatina la vediamo..Tiziano becca una/due trotine, io due vaironi....un successo bestiale! Flyman dopo aver fatto il pieno di zuccheri....riparte verso monte....
Dopo una mezzoretta tornano in giù Vedovix, Flyman e il suo amico; ci salutiamo, con una punta di commozione, per la bella giornata passata in compagnia.
Dal ponte, dopo avermi "cellato", ci saluta, con ampi gesti delle braccia, anche Gianfranco, sempre felice e protettivo, come una chioccia, quando ha vicino tutta la combriccola Pam...

Rimaniamo impavidi fino a notte, io, Tiziano, BilloFly+papi, DC, che è un'altro che non molla mai, e i due toscani o toscanacci come li chiama Flyman.
Le ultime briciole di luce non hanno dato "frutti" significativi, tranne un paio di trotelle discrete punte da DC a valle del ponte, e un temolino agganciato da un toscano.

La giornata "dei superstiti" si chiude con abbracci e calorose strette di mano, e un sentito arrivederci "a tempi migliori" per la pesca.....un arrivederci ovviamente esteso anche a tutto il gruppo dei partecipanti alla "zingarata" sotto rappresentata (+ IronBlue che non si vede nella foto perchè era di servizio...)

Per finire….

Ci sono dei momenti nella nostra vita dove cerchiamo l’assoluto silenzio e l’invidiata solitudine, ma oggi non era quel giorno.
Il più delle volte la sola vista di stivali estranei ci fa cambiare fiume, smuove l’animo in modo iracondo, ma non oggi. Quello di oggi è stato uno splendido mix di amici, di code colorate degno del miglior carnevale, di fiumi di sguardi e parole, di amicizia.

Oggi eravamo in Aveto, ma poteva essere il Brembo, il Brenta, il Ticino, magari anche il fosso davanti casa, siamo noi che rendiamo ricchi questi fiumi, tutti i fiumi. La passione di ognuno di noi, l’esperienza, il racconto, il gruppo.

Si parla, ci si confronta, si discute, si decide e si organizza, questo è lo spirito giusto, e soprattutto si impara.
Quando un gruppo di amici come questi si incontra, ma non per forza sempre questi, ha solo da insegnare, allo stesso tempo si assimila in modo semplice, naturalmente, senza fatica.

Gli occhi che vedono solo una masnada di pescatori dediti alla bisboccia, non potranno mai vedere tutte le sfumature dei singoli, non potranno notare la passione quasi amorosa di Billofly per questo fiume, non coglieranno lo sguardo fluido e bagnato dei ricordi di Aldo, non resteranno abbagliati dalla luce della novità di Dario e Giorgio, non potranno percepire il leggero movimento della testa di Albano, quasi a ricordare una passata fidanzata.

Non potranno neanche godere delle splendide evoluzioni di coda da parte di “quelli bravi”, insegnamenti, tra l’altro, completamenti gratuiti, anzi, forse un piccolo prezzo si paga, quello dell’umiltà.

Sapevamo tutti che oggi non sarebbe stata una giornata di pesca, come poteva essere possibile?
In realtà abbiamo pescato tantissimo, tutti, la nostra personale mosca dell’animo ha sicuramente fatto bollare lo spirito di qualcun altro, il nostro lancio non ha avuto difetti, teso, controllato e mirato, ma soprattutto naturale.
Oggi è stata una splendida giornata di pesca a mosca…nella valle più bella del mondo!

Marco Pozzani
Rinaldo Morellato


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