Disastri e piene...

05 Novembre 2010

Disastri e piene....
Sono preoccupato, le recenti disastrose precipitazioni hanno ridotto il
nord Italia ad una sorta di palude fangosa, in moltissime località la
“brentana” ha rotto argini ed ha invaso città (Vicenza) e campagne,
naturalmente per la popolazione ma non meno per i fiumi.
Nel Brenta si è passati da una portata di 55/60mcs alla impressionante portata di 620 mcs, naturalmente le piene avvengono quasi ogni anno, quando sono particolarmente impetuose vengono chiamate “brentane” e non solo se riguardano il fiume Brenta.
La “brentana” quindi è un fenomeno naturale che avviene dalla notte dei tempi, il fiume ed i suoi abitanti dovrebbero essere abituati a ciò, ma io sono preoccupato ugualmente...
Che fine faranno le freghe? stante la particolare violenza delle acque.
Che fine faranno i temoli e le varie specie di trote esistenti nel fiume?
Che fine faranno i macroinvertebrati, le mosche, le schiuse già non sono quelle di un tempo, considerato che, approfittando della “brentana” le porte degli scarichi industriale e dei depuratori verranno sicuramente aperti per far defluire “aggratis” i liquami?...considerato che vista l’emergenza acque verranno aperte le porte delle dighe, trascinando con l’acqua della piena anche i fanghi che come per il passato ricopriranno molti tratti di fiume soffocando così la microfauna tanto necessaria alla salute dei fiume?....
sono preoccupato.
Nel Brenta si è passati da una portata di 55/60mcs alla impressionante portata di 620 mcs, naturalmente le piene avvengono quasi ogni anno, quando sono particolarmente impetuose vengono chiamate “brentane” e non solo se riguardano il fiume Brenta.
La “brentana” quindi è un fenomeno naturale che avviene dalla notte dei tempi, il fiume ed i suoi abitanti dovrebbero essere abituati a ciò, ma io sono preoccupato ugualmente...
Che fine faranno le freghe? stante la particolare violenza delle acque.
Che fine faranno i temoli e le varie specie di trote esistenti nel fiume?
Che fine faranno i macroinvertebrati, le mosche, le schiuse già non sono quelle di un tempo, considerato che, approfittando della “brentana” le porte degli scarichi industriale e dei depuratori verranno sicuramente aperti per far defluire “aggratis” i liquami?...considerato che vista l’emergenza acque verranno aperte le porte delle dighe, trascinando con l’acqua della piena anche i fanghi che come per il passato ricopriranno molti tratti di fiume soffocando così la microfauna tanto necessaria alla salute dei fiume?....
sono preoccupato.
Antonio Fadda (Popeye) |