UNPeM

17 Ottobre 2008

UNPeM
Finalmente un argomento interessante nel forum, UNPeM ovvero UNIONE Nazionale Pescatori a Mosca.
Ho volutamente “maiuscolato” unione, in quanto mi sembra che proprio su questo termine si dovrebbe coagulare l’interesse dei PAM, unione, a mio avviso, significa unità di intenti, di interessi di cultura, di obbiettivi, sono un sostenitore di questi argomenti e spero che, prima che la pace dei sensi mi colga totalmente nelle sue spire, la cosa possa effettivamente avverarsi.
Quando venne fondata ufficialmente a Bologna, vi erano molte anime e molte associazioni, Nazionali e non, che sentivano la comune necessità di unire i pescatori a mosca per contare di più. E' innegabile che la Pam abbia fatto grandi passi avanti e nel bene o nel male l’UNPeM è stata protagonista di ciò, non sempre però il direttivo è stato all’altezza del gravoso compito che aspettava all’associazione, spesso diatribe e incomprensioni hanno minato l’unità che si andava cercando, la buona volontà non sempre ha avuto successo e, sempre a mio parere personale, da parte degli associati, singoli o Clubs, è iniziata una fase di sfiducia e perplessità, nel tempo è mancata la circolazione del sapere, cosa importantissima per tenere uniti i PAM.
Qualche lotta “poltronifera” ha minato le iniziative di chi aveva buone intenzioni, qualche volta è sembrata emergere solo la volontà di apparire ed è mancata quella del fare, inutili polemiche hanno allontanato qualche volonteroso, molti i PAM che hanno cominciato a guardare UNPeM come ad un carrozzone che seguiva l’edonismo di pochi, le critiche sono state feroci e non sempre ingiuste.
Oggi c’è un nuovo consiglio direttivo e molti di noi, inteso come PAM, pur essendo regolarmente iscritti, resteranno in attesa di vedere un mutamento di rotta, di sentire l’associazione tangibilmente viva, non solo nelle varie realtà locali in cui si è realmente distinta per i buoni risultati, dovuti al sacrificio indipendente degli associati, ma anche come immagine di una voglia nuova di fare, senza per questo sentirsi però gli unici depositari dell’etica PAM, andando ad analizzare le necessità ed i bisogni delle varie realtà, supportando queste realtà che spesso hanno la necessità di conoscere soluzioni adottate in analoghe situazioni.
Non vi è la necessità di un “dittatore ” che prenda decisioni epocali, bisognerà operare con umiltà senza cuscini sotto il culo per sentirsi più grandi, evitare atteggiamenti di superiorità che hanno allontanato molti associati e che ancora mantengono lontani molti dubbiosi che invece potrebbero dare il loro piccolo o grande contributo.
Caro nuovo CDN , aver accettato l’elezione comporta grosse responsabilità e un lavoro oneroso, l’UNPeM deve andare avanti con nuovo impeto, soprattutto deve ascoltare se vuole unire i PAM, lo so, è un’impresa titanica che ha sulle spalle il greve peso di un passato spesso criticabile.
Vi auguro sinceramente di poter operare nella giusta direzione con il necessario spirito che deve essere di innovazione e di equilibrio, avendo alle spalle molti esempi da non ricalcare, auguro sinceramente buon lavoro e se possibile piedi ben piantati per terra.
Ho volutamente “maiuscolato” unione, in quanto mi sembra che proprio su questo termine si dovrebbe coagulare l’interesse dei PAM, unione, a mio avviso, significa unità di intenti, di interessi di cultura, di obbiettivi, sono un sostenitore di questi argomenti e spero che, prima che la pace dei sensi mi colga totalmente nelle sue spire, la cosa possa effettivamente avverarsi.
Quando venne fondata ufficialmente a Bologna, vi erano molte anime e molte associazioni, Nazionali e non, che sentivano la comune necessità di unire i pescatori a mosca per contare di più. E' innegabile che la Pam abbia fatto grandi passi avanti e nel bene o nel male l’UNPeM è stata protagonista di ciò, non sempre però il direttivo è stato all’altezza del gravoso compito che aspettava all’associazione, spesso diatribe e incomprensioni hanno minato l’unità che si andava cercando, la buona volontà non sempre ha avuto successo e, sempre a mio parere personale, da parte degli associati, singoli o Clubs, è iniziata una fase di sfiducia e perplessità, nel tempo è mancata la circolazione del sapere, cosa importantissima per tenere uniti i PAM.
Qualche lotta “poltronifera” ha minato le iniziative di chi aveva buone intenzioni, qualche volta è sembrata emergere solo la volontà di apparire ed è mancata quella del fare, inutili polemiche hanno allontanato qualche volonteroso, molti i PAM che hanno cominciato a guardare UNPeM come ad un carrozzone che seguiva l’edonismo di pochi, le critiche sono state feroci e non sempre ingiuste.
Oggi c’è un nuovo consiglio direttivo e molti di noi, inteso come PAM, pur essendo regolarmente iscritti, resteranno in attesa di vedere un mutamento di rotta, di sentire l’associazione tangibilmente viva, non solo nelle varie realtà locali in cui si è realmente distinta per i buoni risultati, dovuti al sacrificio indipendente degli associati, ma anche come immagine di una voglia nuova di fare, senza per questo sentirsi però gli unici depositari dell’etica PAM, andando ad analizzare le necessità ed i bisogni delle varie realtà, supportando queste realtà che spesso hanno la necessità di conoscere soluzioni adottate in analoghe situazioni.
Non vi è la necessità di un “dittatore ” che prenda decisioni epocali, bisognerà operare con umiltà senza cuscini sotto il culo per sentirsi più grandi, evitare atteggiamenti di superiorità che hanno allontanato molti associati e che ancora mantengono lontani molti dubbiosi che invece potrebbero dare il loro piccolo o grande contributo.
Caro nuovo CDN , aver accettato l’elezione comporta grosse responsabilità e un lavoro oneroso, l’UNPeM deve andare avanti con nuovo impeto, soprattutto deve ascoltare se vuole unire i PAM, lo so, è un’impresa titanica che ha sulle spalle il greve peso di un passato spesso criticabile.
Vi auguro sinceramente di poter operare nella giusta direzione con il necessario spirito che deve essere di innovazione e di equilibrio, avendo alle spalle molti esempi da non ricalcare, auguro sinceramente buon lavoro e se possibile piedi ben piantati per terra.
Antonio Fadda (Popeye) |