La pinna non fa il monaco!

10 Marzo 2008

La pinna non fa il monaco!
Tra le tante caratteristiche che usiamo per determinare la qualità di una trota (autoctona, seminata da piccolina, camionata da tempo, appena camionata) c’è l’attento esame delle pinne.
Se a rovinare le pinne di una trota (riducendole a volte a dei veri e propri moncherini) è un batterio che si forma spesso quando troppe trote vengono allevate insieme in una sola vasca, occorre anche considerare altri fattori.
Nella foto, la pinna posteriore è semi distrutta. Conosco la trota da anni per garantirne la sua origine d’oc, anche perché nel tratto in cui è stata catturata non avvengono immissioni di alcun tipo.
Non sono un ittiologo, ma ritengo che la causa di questo deterioramento sia dovuta al periodo di frega, in cui la pinna posteriore ha svolto parecchio lavoro.
Se a rovinare le pinne di una trota (riducendole a volte a dei veri e propri moncherini) è un batterio che si forma spesso quando troppe trote vengono allevate insieme in una sola vasca, occorre anche considerare altri fattori.
Nella foto, la pinna posteriore è semi distrutta. Conosco la trota da anni per garantirne la sua origine d’oc, anche perché nel tratto in cui è stata catturata non avvengono immissioni di alcun tipo.
Non sono un ittiologo, ma ritengo che la causa di questo deterioramento sia dovuta al periodo di frega, in cui la pinna posteriore ha svolto parecchio lavoro.
Angelo Piller (Angelo) |