Amara gestione delle acque

25 Gennaio 2008

Amara gestione delle acque
A volte mi chiedo quale sia la perversa natura che si impossessa di chi viene chiamato a "legiferare" sulla pesca, spesso sembra che gli assessori vengano nominati estraendo a sorte dei nomi, come in una grande tombola, troppo spesso infatti le persone chiamate a questi gravosi impegni che comportano responsabilità sull'ambiente e sulla fauna ittica, sono degli emeriti incompetenti, sembra quasi che vi sia una ricerca fatta col proposito di scovare il meno indicato per l'incarico più delicato, troppo spesso vengono ignorati anni di lavoro ed esperienze positive.
Esistono degli esperti, degli studi, dei parametri conclamati per attuare una gestione ottimale, esistono le carte ittiche che sono costate centinaia di milioni le quali dovrebbero essere i binari per condurre ad una corretta gestione, spesso invece anni di studio e di sacrifici, con il cambio della guardia, vengono puntigliosamente disattesi a favore di una semplice accondiscendenza, intrapresa per favorire interessi che nulla hanno a che fare con la pesca e la difesa dei nostri fiumi; il fiume non ha bisogno di democrazia clientelare ha bisogno di competenza.
Esistono degli esperti, degli studi, dei parametri conclamati per attuare una gestione ottimale, esistono le carte ittiche che sono costate centinaia di milioni le quali dovrebbero essere i binari per condurre ad una corretta gestione, spesso invece anni di studio e di sacrifici, con il cambio della guardia, vengono puntigliosamente disattesi a favore di una semplice accondiscendenza, intrapresa per favorire interessi che nulla hanno a che fare con la pesca e la difesa dei nostri fiumi; il fiume non ha bisogno di democrazia clientelare ha bisogno di competenza.
Antonio Fadda (Popeye) |