Pacco, contropacco e paccottoc

10 Dicembre 2007

Pacco, contropacco e paccotto
E’ tutto pronto per la partenza, i biglietti, l’auto noleggiata, le prenotazioni varie (albergo, guide, ecc…) ed ecco arrivare la telefonata fatidica: SCUSA, MA NON POSSO PIU’ VENIRE!
Non voglio in questa sede prendere in considerazione le così dette emergenze, ovvero motivazioni più che serie quali salute/lavoro ed altre ancora: su queste non si discute.
Piuttosto mi riferisco a quelle di secondo livello: mia moglie/fidanzata ha cambiato idea, arriva mio fratello/ c’è un matrimonio/cresima proprio quel giorno, avevo fissato l’appuntamento dal dentista…
…per non parlare di quelle di terzo livello: non sono più tanto sicuro, in fondo l’aereo mi fa paura, mi devo sposare, non ne ho più voglia, mi sa che inizio a giocare a golf…queste ultime sono tipiche di coloro che in fondo non hanno MAI voluto venire veramente, ma visto l’entusiasmo iniziale si sono accodati.
E allora come comportarsi quando la rinuncia di un componente rischia di fare saltare tutto il viaggio programmato da mesi? Io credo che se il “Paccante” è una persona seria, si adopererà per risarcire una buona percentuale della sua somma totale. Nel caso contrario l’elemento va inserito nella LISTA NERA!!!!!!
Invece, se il viaggio non richiede anticipi, si potrebbe anche creare una sorta di cassa comune anti-pacco: tutti gli aderenti al viaggio mettono in cassa una cifra pari al 30% della spesa totale.
Non voglio in questa sede prendere in considerazione le così dette emergenze, ovvero motivazioni più che serie quali salute/lavoro ed altre ancora: su queste non si discute.
Piuttosto mi riferisco a quelle di secondo livello: mia moglie/fidanzata ha cambiato idea, arriva mio fratello/ c’è un matrimonio/cresima proprio quel giorno, avevo fissato l’appuntamento dal dentista…
…per non parlare di quelle di terzo livello: non sono più tanto sicuro, in fondo l’aereo mi fa paura, mi devo sposare, non ne ho più voglia, mi sa che inizio a giocare a golf…queste ultime sono tipiche di coloro che in fondo non hanno MAI voluto venire veramente, ma visto l’entusiasmo iniziale si sono accodati.
E allora come comportarsi quando la rinuncia di un componente rischia di fare saltare tutto il viaggio programmato da mesi? Io credo che se il “Paccante” è una persona seria, si adopererà per risarcire una buona percentuale della sua somma totale. Nel caso contrario l’elemento va inserito nella LISTA NERA!!!!!!
Invece, se il viaggio non richiede anticipi, si potrebbe anche creare una sorta di cassa comune anti-pacco: tutti gli aderenti al viaggio mettono in cassa una cifra pari al 30% della spesa totale.
Angelo Piller (Angelo) |