Cannoni

19 Novembre 2007

CANNONI
Sono già alcuni anni che tengo d’occhio i punti in cui viene prelevata l’acqua per i cannoni spara neve (nella foto il Boite a Cortina).
Tutte le volte noto che le trote vi si assemblano volentieri. Sicuramente la creazione di una grossa buca può essere un buon motivo. Il mio sospetto è però che forse vi venga rilasciata qualche sostanza…o ci sia un cambio di temperatura…molto gradita ai pesci. Mah!
Due righe “pescate” in rete sui cannoni:
Ma quanta acqua serve per sparare neve artificiale? Il Wwf ha elaborato uno stima impressionante: «Secondo quanto dichiarato dagli stessi operatori per una sola località abruzzese occorrerebbero 500 mila litri all'ora. In questi giorni per l'innevamento artificiale sono già stati utilizzati oltre 100 mila litri di acqua potabile all'ora. Diventeranno presto 300 mila». È come se tutto l'Abruzzo avesse tenuto i rubinetti aperti per un giorno e mezzo.
Ma nel rapporto c'è anche un'altra stima, ricavata da uno studio relativo alla stagione 2002/2003: «Per i 23.800 ettari di piste presenti sulle Alpi dotate di impianti di innevamento occorrono dai 52 ai 95 milioni di metri cubi d'acqua, pari al consumo domestico annuo di un milione di italiani». I cannoni, poi, aumentano le emissioni locali di gas serra. E, racconta il biologo del Wwf Augusto De Sanctis, «danneggiano irrimediabilmente il terreno, con grave perdita di biodiversità». La neve artificiale infatti è per composizione chimico-fisica diversa da quella naturale. «È più pesante — dice De Sanctis — ci sono più sali dentro, quando è battuta crea un sandwich di neve e lastre di ghiaccio che stressa il terreno e non lo lascia respirare. La concentrazione di anidride carbonica nella neve sparata è maggiore rispetto alla naturale, l'ossigeno nel terreno è scarso. Inoltre resta a terra più a lungo.
Si perdono così le specie più delicate e fragili, con un impoverimento dei campi in alta quota. Le specie che resistono, poi, fioriscono in ritardo. Tutto questo modifica per sempre l'ambiente».
Tutte le volte noto che le trote vi si assemblano volentieri. Sicuramente la creazione di una grossa buca può essere un buon motivo. Il mio sospetto è però che forse vi venga rilasciata qualche sostanza…o ci sia un cambio di temperatura…molto gradita ai pesci. Mah!
Due righe “pescate” in rete sui cannoni:
Ma quanta acqua serve per sparare neve artificiale? Il Wwf ha elaborato uno stima impressionante: «Secondo quanto dichiarato dagli stessi operatori per una sola località abruzzese occorrerebbero 500 mila litri all'ora. In questi giorni per l'innevamento artificiale sono già stati utilizzati oltre 100 mila litri di acqua potabile all'ora. Diventeranno presto 300 mila». È come se tutto l'Abruzzo avesse tenuto i rubinetti aperti per un giorno e mezzo.
Ma nel rapporto c'è anche un'altra stima, ricavata da uno studio relativo alla stagione 2002/2003: «Per i 23.800 ettari di piste presenti sulle Alpi dotate di impianti di innevamento occorrono dai 52 ai 95 milioni di metri cubi d'acqua, pari al consumo domestico annuo di un milione di italiani». I cannoni, poi, aumentano le emissioni locali di gas serra. E, racconta il biologo del Wwf Augusto De Sanctis, «danneggiano irrimediabilmente il terreno, con grave perdita di biodiversità». La neve artificiale infatti è per composizione chimico-fisica diversa da quella naturale. «È più pesante — dice De Sanctis — ci sono più sali dentro, quando è battuta crea un sandwich di neve e lastre di ghiaccio che stressa il terreno e non lo lascia respirare. La concentrazione di anidride carbonica nella neve sparata è maggiore rispetto alla naturale, l'ossigeno nel terreno è scarso. Inoltre resta a terra più a lungo.
Si perdono così le specie più delicate e fragili, con un impoverimento dei campi in alta quota. Le specie che resistono, poi, fioriscono in ritardo. Tutto questo modifica per sempre l'ambiente».
Angelo Piller (Angelo) |