Valtellina, gioie e dolori

08 Novembre 2007

Valtellina, gioie e dolori
Frequento assiduamente le acque di Valtellina e Valchiavenna ormai da diversi anni. Da qualche tempo a questa parte arrivo sempre verso fine stagione con il dubbio amletico se rinnovare o meno il tesserino anche per il prossimo anno.
Svasi indiscriminati, innalzamenti repentini dei livelli a causa di manovre idroelettriche, opere di "messa in sicurezza" delle sponde incomprensibili e dannose... insomma tutto il corollario di nefandezze a cui i pescatori della valle sono abituati.
Poi arriva l'autunno con le sue giornate fantastiche, ben descritte da diversi frequentatori del forum, e tutti i miei propositi di cambiamento per la stagione futura crollano miseramente!.
Insomma la Valtellina è così: prendere o lasciare! Nonostante tutto credo che valga la pena di darsi da fare, come sta facendo Maurizio Capolaro, affinchè vengano istituiti tratti all'altezza della situazione anche nei torrenti laterali, in modo tale che sia possibile avere alternative quando Adda e Mera sono impescabili.
Svasi indiscriminati, innalzamenti repentini dei livelli a causa di manovre idroelettriche, opere di "messa in sicurezza" delle sponde incomprensibili e dannose... insomma tutto il corollario di nefandezze a cui i pescatori della valle sono abituati.
Poi arriva l'autunno con le sue giornate fantastiche, ben descritte da diversi frequentatori del forum, e tutti i miei propositi di cambiamento per la stagione futura crollano miseramente!.

Insomma la Valtellina è così: prendere o lasciare! Nonostante tutto credo che valga la pena di darsi da fare, come sta facendo Maurizio Capolaro, affinchè vengano istituiti tratti all'altezza della situazione anche nei torrenti laterali, in modo tale che sia possibile avere alternative quando Adda e Mera sono impescabili.
Massimo Strumia (Massimo) |