Il percorso

22 Novembre 2012

Il percorso
Nella mia vita e nella mia evoluzione di pescatore non ho mai seguito una logica, preferendo essere guidato dall’istinto, dalle sensazioni, dalle voglie.
Che si trattasse di tecniche, che si trattasse di prede.
Ho passato le fasi classiche, del prendere tanto, del prendere grosso, del prendere di tutto.
Ho pescato i pesci tradizionali, ho cercato pesci alternativi quando eravamo in tre a farlo, son stato affascinato dal mare nostro e dai mari tropicali, dalle montagne dietro casa e dalle foreste all’altro capo del mondo.
Mi son fatto invischiare dal lancio, dalle scuole, dai forum e dalla pesca parlata.
Dagli entusiasmi associazionistici, dall’ambientalismo, dalla fotografia e dal giornalismo.
A tutt’oggi non so cosa cerco, percorro un viale che mi da grandi soddisfazioni ma non so dove mi porta.
A volte invidio chi nella vita come nella pesca ha solo certezze e punti fermi. La trota, il laghetto, la gara, l’Unec, il no kill vicino casa, la peute o il pettirosso, il froller, la setteemezzocodatre, etc.
A volte no. Felice nella mia anarchia.
Che si trattasse di tecniche, che si trattasse di prede.
Ho passato le fasi classiche, del prendere tanto, del prendere grosso, del prendere di tutto.
Ho pescato i pesci tradizionali, ho cercato pesci alternativi quando eravamo in tre a farlo, son stato affascinato dal mare nostro e dai mari tropicali, dalle montagne dietro casa e dalle foreste all’altro capo del mondo.
Mi son fatto invischiare dal lancio, dalle scuole, dai forum e dalla pesca parlata.
Dagli entusiasmi associazionistici, dall’ambientalismo, dalla fotografia e dal giornalismo.
A tutt’oggi non so cosa cerco, percorro un viale che mi da grandi soddisfazioni ma non so dove mi porta.
A volte invidio chi nella vita come nella pesca ha solo certezze e punti fermi. La trota, il laghetto, la gara, l’Unec, il no kill vicino casa, la peute o il pettirosso, il froller, la setteemezzocodatre, etc.
A volte no. Felice nella mia anarchia.
Beppe S. |