Autodisciplina: il punto della situazione.

26 Luglio 2012

Autodisciplina: il punto della situazione.
Nell’autunno di due anni fa Autodisciplina ha provato a darsi una struttura di coordinamento democraticamente eletta, che sarebbe durata in carica due anni, per cui… siamo agli sgoccioli del mandato.
Il gruppo di coordinamento costituito da cinque persone e presieduto dallo scrivente, è stato sin da subito allargato ai potenziali collaboratori cioè a quelle persone che si erano candidate a farne parte.
E’ doveroso fare un bilancio.
Su Autodisciplina.
Nessuno dei paventati timori manifestati alla sua nascita si è avverato.
Non si è trasformata in associazione, non ha perseguito scopi nascosti o non chiari, non ha chiesto soldi a nessuno né ne ha ricevuti da nessuno.
Ha fatto molta divulgazione attraverso la partecipazione a fiere ed eventi, ha partecipato a convegni e ne ha organizzato uno in proprio, ha attivato e mantenuto costantemente aggiornato un sito ricco di articoli connessi alla tutela ambientale, ha creato una pagina FB molto seguita dove vengono tra l’altro condivisi i contenuti del sito, ha organizzato annualmente i River AiD, ha fornito alle riviste un resocondo costante delle iniziative intraprese, ha dato spazio e risalto a tutte le richieste di help ambientale pervenute dai sottoscrittori ed ha tenuto aggiornati gli oltre 1300 sottoscrittori con una mailing list mensile.
Quindi tutto sommato, anche se è mancata la massiccia adesione numerica che ci si aspettava, il bilancio si può definire ampiamente positivo, ben sapendo che si potrà e si dovrà in futuro solo migliorare.
Sul Gruppo di coordinamento.
Tanto per non fare giri di parole definirei "fortemente insufficiente" il lavoro dei coordinatori e dei collaboratori.
Ovviamente la colpa principale è mia che non ho avuto la capacità di stimolarli a partecipare e contribuire come ci si sarebbe aspettato da chi si è candidato al ruolo manifestando implicitamente interesse per il movimento.
Le riunioni di coordinamento fatto tramite Skype hanno visto la partecipazione sempre e solo delle stesse quattro o cinque persone. Il contributo dello spinning è stato quasi inesistente, mentre un plauso grandissimo va a Vito Bisceglie coordinatore del Carpfishing per il grande impegno e per i risultati ottenuti. Nella mosca ha fatto uno straordinario lavoro Paola Orlandi come segreteria e aggiornatrice del sito internet, un buon lavoro Marco Rossi nel creare e gestire il sito stesso. Hanno dato una mano Pasquale Monda al lavoro di segreteria e alcuni collaboratori a creare eventi River Aid, mentre, altri, a presenziare in fiera.
Altri purtroppo non si sono fatti vivi per due anni.
Capisco che è un momento, questo prima delle ferie, poco adatto a discutere di temi seri e concreti, ma invito tutti ad una meditazione, sia chi vorrà candidarsi per i prossimi due anni, ma anche solo chi ritiene di avere delle idee e dei suggerimenti per consentire al movimento di Autodisciplina di crescere in numeri ed in efficacia.
Il gruppo di coordinamento costituito da cinque persone e presieduto dallo scrivente, è stato sin da subito allargato ai potenziali collaboratori cioè a quelle persone che si erano candidate a farne parte.
E’ doveroso fare un bilancio.
Su Autodisciplina.
Nessuno dei paventati timori manifestati alla sua nascita si è avverato.
Non si è trasformata in associazione, non ha perseguito scopi nascosti o non chiari, non ha chiesto soldi a nessuno né ne ha ricevuti da nessuno.
Ha fatto molta divulgazione attraverso la partecipazione a fiere ed eventi, ha partecipato a convegni e ne ha organizzato uno in proprio, ha attivato e mantenuto costantemente aggiornato un sito ricco di articoli connessi alla tutela ambientale, ha creato una pagina FB molto seguita dove vengono tra l’altro condivisi i contenuti del sito, ha organizzato annualmente i River AiD, ha fornito alle riviste un resocondo costante delle iniziative intraprese, ha dato spazio e risalto a tutte le richieste di help ambientale pervenute dai sottoscrittori ed ha tenuto aggiornati gli oltre 1300 sottoscrittori con una mailing list mensile.
Quindi tutto sommato, anche se è mancata la massiccia adesione numerica che ci si aspettava, il bilancio si può definire ampiamente positivo, ben sapendo che si potrà e si dovrà in futuro solo migliorare.
Sul Gruppo di coordinamento.
Tanto per non fare giri di parole definirei "fortemente insufficiente" il lavoro dei coordinatori e dei collaboratori.
Ovviamente la colpa principale è mia che non ho avuto la capacità di stimolarli a partecipare e contribuire come ci si sarebbe aspettato da chi si è candidato al ruolo manifestando implicitamente interesse per il movimento.
Le riunioni di coordinamento fatto tramite Skype hanno visto la partecipazione sempre e solo delle stesse quattro o cinque persone. Il contributo dello spinning è stato quasi inesistente, mentre un plauso grandissimo va a Vito Bisceglie coordinatore del Carpfishing per il grande impegno e per i risultati ottenuti. Nella mosca ha fatto uno straordinario lavoro Paola Orlandi come segreteria e aggiornatrice del sito internet, un buon lavoro Marco Rossi nel creare e gestire il sito stesso. Hanno dato una mano Pasquale Monda al lavoro di segreteria e alcuni collaboratori a creare eventi River Aid, mentre, altri, a presenziare in fiera.
Altri purtroppo non si sono fatti vivi per due anni.
Capisco che è un momento, questo prima delle ferie, poco adatto a discutere di temi seri e concreti, ma invito tutti ad una meditazione, sia chi vorrà candidarsi per i prossimi due anni, ma anche solo chi ritiene di avere delle idee e dei suggerimenti per consentire al movimento di Autodisciplina di crescere in numeri ed in efficacia.
Beppe S. |