Persico trota (Micropterus salmoides)




Word di Marco Angelo Riva (Marble)
photos di : M. Riva, A. Galeazzo, A. Napolitano, fonte Internet
Tempo di lettura: 10 minuti




Sistematica e filogenesi

Superclasse: Pesci
Classe: Osteitti
Sottoclasse: Attinopterigi
Gruppo: Teleostei
Ordine: Perciformi
Famiglia: Centrarchidi
Genere: Micropterus
Specie: Micropterus salmoides (Lacepède, 1802)

La famiglia dei Centrarchidi comprende 38 specie, appartenenti a svariati generi; in particolare il genere Micropterus, cui appartiene in persico trota, è composto da almeno 13 specie (ref. Fishbase) affini tra loro e che possono ibridarsi con una certa facilità, sebbene solo in alcuni casi la prole riesca ad essere feconda.
Alcuni autori distinguono la presenza di due sottospecie: Micropterus salmoides floridanus e Micropterus salmoides salmoides.

pesca del black bass in belly boat (foto: Antonio Napolitano)

In generale comunque non ci sono particolari controversie circa la sistematica della specie e del gruppo dei centrarchidi; uno dei criteri secondo i quali si sono classificate le specie è la possibilità di ibridazione e della produzione di prole fertile. In sostanza il persico trota, che si può ibridare con diverse altre specie di centrarchidi, di fatto quasi mai determina la produzione di prole fertile, quindi le problematiche di ibridazione sono molto basse per le popolazioni selvatiche (FAO, 1976).

Distribuzione


cattura effettuata con gummy minnow (foto: Alberto Galeazzo)

Il persico trota (black bass) è originario del nord America, lo si trova nella regione dei grandi laghi, nel bacino afferente alla baia di Hudson e nel bacino del Mississippi-Missouri, dal Quebec meridionale e Minnesota, fino al sud del Texas, i bacini idrografici che sfociano nel Golfo del Messico. L’areale di distribuzione comprende quindi anche la Florida ed il Messico settentrionale, oltre che i bacini idrografici afferenti all’oceano Atlantico, dalla Nord Carolina alla Florida.
La specie è stata introdotta in altre zone del Nord America ove originariamente non era presente ed a partire dalla fine dell’800 in numerosi paesi in tutto il mondo.
È stato infatti introdotto in tutti i continenti tranne l'Antartide e si può considerare cosmopolita.
In Europa è stato introdotto a partire dal 1883; in alcuni paesi, come nel Regno Unito, in Germania, in Polonia e nei Paesi Bassi non si è acclimatato, mentre ha trovato habitat idonei e si è potuto acclimatare con la formaizone di popolazioni stabili nell’Europa meridionale, a partire dall’Italia, Spagna, Portogallo, sud della Francia e Balcani. È presente anche nel bacino del Danubio, negli affluenti sloveni.
In Italia è stato introdotto nel periodo 1886-1890, in alcuni laghi Brianzoli e da qui si è diffuso in tutta la penisola.

Morfologia

Il nome inglese del persico trota (largemouth bass) deriva dalla particolare somiglianza della forma del corpo di questa specie con i centrarchidi in generale ed in particolare e con la spigola (sea bass), oltre che per la caratteristica ampiezza dell’apparato boccale (largemouth).
Nel persico trota però si può definire che il corpo, rispetto alla citata spigola, è più tozzo, con forma ovale e poco compresso lateralmente.
La bocca è molto grande (l'osso mascellare supera largamente l'occhio), obliqua, armata di numerosi piccoli denti. La mascella inferiore è leggermente sporgente. La pinna dorsale è unica, con la porzione anteriore a raggi spinosi, mentre la porzione posteriore, più alta, è caratterizzata da raggi molli.

particolari della testa e della bocca (foto: internet)

La pinna anale ha 3 raggi spinosi. La pinna caudale è ampia e ha una modesta incisione centrale, i due lobi sono arrotondati e la porzione più arretrata spesso ha una banda scura verticale, visibile soprattutto negli individui giovani.
Il colore di fondo del corpo è variabile secondo le caratteristiche dell'habitat, generalmente è di un verdastro piuttosto scuro sul dorso che schiarisce sui fianchi e vira sul giallastro-bianco sul ventre.
Tutto il corpo è caratterizzato da un numero variabile di piccole macchiette scure, di numero, forma e dimensioni molto variabili. È sempre presente una fascia longitudinale scura, in alcuni casi poco vistosa nei grandi esemplari ma molto definita nei giovani, in cui spesso si suddivide in una serie di macchie nere allineate. Negli adulti sono quasi sempre presenti tre sottili fasce scure radiali che partono dall'occhio e raggiungono il bordo dell'opercolo. Pinne verdastre senza ornamentazioni di sorta.

particolare della livrea (foto: Internet)

Le caratteristiche meristiche principali distintive della specie sono il numero di spine dorsali (10-20); il numero di raggi molli della pinna dorsale è compreso tra 12 e 14. I raggi spinosi della pinna anale sono 3, mentre i raggi molli sono 10-12. il numero delle vertebre è di 30-32, mentre il numero delle scaglie lungo la linea laterale è compreso tra 56 e 69; il numero di scaglie sopra la linea laterale è compreso tra 6 e 10, mentre il numero di scaglie al di sotto della linea laterale è compreso tra 13 e 19.
La misura massima nota (dati non verificati) è di 97 cm per oltre 10 kg, la misura comune degli adulti è attorno ai 40 cm.
Il dimorfismo sessuale è poco accentuato e rilevabile dall’analisi dell’area urogenitale. La papilla genitale del maschio ha una forma circolare, mentre nella femmina la forma è ellittica ed allungata.
Nel periodo riproduttivo si possono facilmente distinguere i maschi in quanto rimangono sul nido a guardia dello stesso.

bella cattura di Alberto (Foto: Alberto Galeazzo)


Biologia

Habitat
Il persico trota vive di preferenza in acque ferme o debolmente correnti con scarsa torbidità e temperatura estiva medio elevata.
L’habitat tipico è costituito da fondo sabbioso-fangoso ed in generale costituito da particelle fini e con abbondanza di macrofite acquatiche.
Gli ambienti tipici sono i laghi, gli stagni ed i laghetti, i bacini artificiali, le aree laterali dei fiumi (morte e lanche).
La specie non è pelagica e si riscontra prevalentemente nei pressi delle rive.
Le necessità ambientali sono le stesse dei ciprinidi fitofili (carpa, tinca, triotto etc).

habitat elettivi del persico trota (foto Marco A. Riva)


boccalone a mosca (Foto: Alberto Galeazzo)

È una specie molto adattabile; vive anche in condizioni di moderata salinità e ampio range termico, sebbene per la riproduzione abbia necessità di temperature superiori a 15 °C.
Anche per quanto riguarda il pH, sebbene i requisiti ottimali comprendano pH superiori a 6, la specie può sopravvivere anche con valori di pH che si discostano di molto. In questi ultimi casi però la sopravvivenza degli individui è possibile, ma non viene garantita la riproduzione.
Questa specie è attiva sia di giorno che di notte; nel periodo estivo i persici trota si trovano preferenzialmente presso la superficie. In alcuni casi questa specie frequenta occasionalmente profondità maggiori: sono stati catturati alcuni individui anche a profondità di circa 23 metri.

Alimentazione

È un predatore molto vorace ed opportunista che si nutre della risorsa alimentare più abbondante negli ambienti in cui vive. La taglia media delle prede (ove siano disponibili) aumenta al crescere della taglia del persico trota.
Questa specie ingoia senza masticare e può ingerire prede che abbiano una profondità almeno pari alla massima larghezza delle mandibole.
I giovani si nutrono principalmente di invertebrati, a seconda delle dimensioni del pesce. Le larve, appena iniziano a nutrirsi, predano principalmente zooplancton, poi prede più grandi (naupli di crostacei, larve di ditteri, altri macroinvertebrati e piccoli pesci).
Gli adulti si nutrono soprattutto di pesci e, secondariamente, di gamberi e anfibi.
Possono essere occasionalmente predati tutti gli animali di dimensioni idonee come insetti, bisce d'acqua e perfino, in casi rarissimi, piccoli mammiferi e pulcini di uccelli acquatici.
Studi sperimentali in condizioni controllate sull’alimentazione del persico trota hanno evidenziato che, con disponibilità alimentare elevata, questa specie può ingerire un peso di alimento pari ad una percentuale compresa tra il 4 ed il 7.9%.
Le abitudini alimentari del persico trota prevedono che la specie non si alimenti in continuazione; in occasione dei monitoraggi si rileva di norma una percentuale del 50% di stomaci vuoti. Questa evidenza dimostra che questa specie entra in attività predatoria saltuariamente e non abbia comportamenti predatori fino allo svuotamento dello stomaco.

le prede del boccalone, dall’alto in basso : mammiferi, gamberi, libellula, streamer da black bass (Foto: internet e Antonio Napolitano).

Il periodo di non attività varia a seconda della temperatura: il cibo viene completamente digerito in circa 110 ore ad una temperatura di 5°C; entro circa 50 ore ad una temperatura di 10°C ed entro circa 19 ore ad una temperatura di 25°C.
Sono stati osservati due differenti approcci alimentari: il primo è dettato da esigenze alimentari vere e proprie (fame), mentre il secondo è legato soprattutto a stimoli che sollecitano la territorialità , la curiosità ed il fastidio nei confronti di “intrusi”.
Questa specie non si alimenta durante il periodo riproduttivo e quando la temperatura scende sotto i 5 °C o sale sopra i 37 °C.

Accrescimento ed età


avannotto di pochi giorni (Foto: internet)

Dopo la schiusa le larve non si alimentano fino al complete riassorbimento del sacco vitellino. Le larve formano dei banchi che si muovono sotto la supervisione del padre. Raggiunta la lunghezza di circa 3 cm (circa 1 mese di vita) i piccoli persici divengono autonomi e si sparpagliano formando piccoli gruppi.
Nel corso del primo anno i piccoli persici trota crescono velocemente, raggiungendo in condizioni ottimali dimensioni superiori a 20 cm. In alcuni individui, cresciuti in ambienti ottimali, l’accrescimento del primo anno è anche di 35 cm.

giovane di un mese circa (Foto: internet)

L’accrescimento è piuttosto rapido nei primi anni di età, mentre rallenta significativamente per gli individui più vecchi. La durata media della vita si aggira normalmente attorno ai 6-8 anni, anche se non risultano rari gli esemplari di oltre 15 anni. L’età massima di un persico trota selvatico mai determinata è di 23 anni.
La maturità sessuale è più legata alle dimensioni che non all’età; la maturità può essere raggiunta dai maschi ad una dimensione di 22 cm, mentre le femmine raggiungono la maturità ad una lunghezza indicativa di 25 cm.
In acque particolarmente calde la maturità può essere raggiunta in soli 8-12 mesi, mentre in aree più fredde in cui l’accrescimento è limitato, la maturità viene raggiunta ad un’età compresa tra 3 e 5 anni per entrambi i sessi.

individuo di grandi dimensioni (Foto: internet)

Le popolazioni appartenenti a questa specie hanno una proporzione dei sessi (sex ratio) di 1:1 fino a circa 5 anni d’età, mentre per gli individui di maggiori dimensioni sembra che in numero delle femmine ecceda quello dei maschi, sebbene non ci siano evidenze statisticamente determinanti.
Curiosamente, la durata della vita del persico trota in cattività è inferiore a quanto si riscontra in natura (al netto di malattie, predazione o pesca). La massima età riscontrata in allevamento è di 11 anni, con una media di 6 anni.

Riproduzione

Si riproduce normalmente in primavera e all'inizio dell'estate, quando la temperatura dell’acqua raggiunge una temperatura di almeno 14-16°.
In paesi subtropicali in cui la temperatura dell’acqua rimane più o meno costante, la riproduzione avviene in un periodo più ampio, ma si è osservato che comunque rimane compresa tra primavera ed estate, ad indicare che oltre alla temperatura, anche il fotoperiodo (lunghezza del giorno) influisce sul periodo riproduttivo.
Nella stagione riproduttiva il maschio ripulisce un tratto di fondale di sabbia o ghiaia ad una profondità compresa normalmente tra i 33 cm e 133 cm. La dimensione del nido è circa doppia (diametro) rispetto alla lunghezza del maschio che l’ha preparato.
In aree particolarmente popolate la distanza minima tra diversi nidi è di circa 2 metri.

nido di persico trota (Foto: internet)

I maschi ripuliscono da eventuali detriti grossolani utilizzando anche la bocca per spostarli. Ad eccezione dei casi in cui siano presenti grossi ostacoli, in genere il maschio si assicura di poter sorvegliare tutto intorno a se ed in particolare si assicura di avere libera la visuale degli altri maschi che stazionano sui rispettivi nidi.
L’atteggiamento aggressivo del maschio nei confronti delle femmine mature le induce ad avvicinarsi al nido ove la femmina deporrà le uova in numero compreso tra 1.000 e 10.000, in base alle dimensioni corporee. Le uova vengono deposte a più riprese durante le attività di riproduzione; in genere la deposizione avviene alla sera o alla mattina presto, in condizioni di scarsa luminosità, ma non è infrequente che alcuni individui depongano durante il giorno. Lo stesso maschio permette la deposizione delle uova di più femmine all’interno dello stesso nido, così come una stessa femmina può deporre in diversi nidi. Le uova deposte si depositano all’interno del nido e aderiscono al substrato.

catch and release (Foto: Antonio Napolitano)

Al termine della fase riproduttiva la femmina abbandona il nido mentre il maschio lo sorveglia fino a che gli avannotti non lo avranno lasciato (almeno dopo un mese dalla schiusa delle uova).
In questa fase il maschio non si alimenta e l’eventuale aggressività nei confronti di altri pesci deriva dall’istinto di protezione del nido e non ha una motivazione alimentare.
La dimensione delle uova varia a seconda delle dimensioni della femmina, più è grande la femmina e maggiore è la dimensione delle uova (fino a circa 1.55 mm), mentre femmine di piccole dimensioni depongono uova più piccole (diametro minimo di 0.75 mm).

Varie

Il persico trota viene utilizzato con discreti risultati per la lotta biologica alla diffusione dei gamberi alloctoni (gambero rosso della Louisiana, gambero americano etc) in quanto tra le prede preferite ci sono proprio questi crostacei, che costituiscono ove sono presenti una componente importante della dieta di questo predatore.

A seguire si riportano i link ad argomenti più recenti del forum, inerenti il persico trota:

Black Bass un vero acrobata

Black Bass un vero acrobata II

Album


e chi non l’ha mai avuto? (Foto: internet)


release (Alberto Galeazzo)


Bass Fishing (Alberto Galeazzo)


BBB – Belly Boat Bass Fishing (Antonio Napolitano)


fighting bass (Antonio Napolitano)


bella cattura di Flyaenne (Antonio Napolitano)



Marco Angelo Riva (Marble)



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