SCR - Alphonse Island, la perla delle Seychelles

L’ultimo giorno dell’anno 2010 mi trovavo su un aereo che mi avrebbe portato a pesca in una delle mete più interessanti per il pescatore a mosca di acqua salata: Alphonse Island, una delle isole dell’arcipelago delle Seychelles.
L'isola di Alphonse è situata nel cuore dell'Oceano Indiano, al 7° parallelo a sud dell' equatore e a 400 km a sud-ovest di Mahé. Essa fa parte del Gruppo delle Amirantes che si estende su 16 kmq da nord a sud e comprende tre isole: Alphonse a nord, scoperta il 28 gennaio 1730 dal Cavalier Alphonse de Ponteves, comandante della fregata “Le Lys”, Bijoutier , cosi’ chiamata per la sua bellezza naturale, separata da Alphonse da un piccolo canale, e St Francois a sud, che ha avuto il suo nome in memoria di San Francesco di Sales. Il gruppo di atolli di Alphonse è gestito dalla Conservation Island Society (ICS), una organizzazione per la conservazione delle Seychelles non governative (ONG). In collaborazione con la Società per lo sviluppo dell'Isola, l'ICS si occupa della conservazione di tutte le isole esterne alle Seychelles.
Questo forte approccio conservativo obbliga i visitatori/pescatori alla massima cura nel rilascio di tutto il pescato.
Unica tecnica consentita nell’isola è la pesca a mosca rigorosamente no-kill e sempre accompagnata da una guida esperta.

Considerati un paradiso per la pesca a mosca, il gruppo di atolli di Alphonse e St Francois ospitano popolazioni incredibilmente elevate di bonefish, milkfish, grossi Gt oltre ad una grande varietà di altre specie pescabili a mosca. St Francois vanta una delle più grandi concentrazioni di crostacei dell'Oceano Indiano. Questo “deserto” è spettacolare; diecimila ettari di distese di sabbia bianca. Il lodge è formato da una struttura centrale e una ventina di casette in legno molto confortevoli e ben organizzate. Gli ospiti del resort sono limitati a 10 pescatori alla settimana. Per garantire agli ospiti pescatori un’esperienza di pesca a mosca unica, un team internazionale di guide esperte sono a disposizione.
Ogni giorno si parte da Alphonse sul catamarano Tam Tam, una Mothership comoda e veloce, che vi conduce dopo un viaggio di 40 minuti nell'atollo disabitato di St Francois, composto da una laguna centrale, vaste aree di sabbia bianca e una scogliera corallina.
Questo perimetro è considerato da molti come il migliore luogo per la pesca a mosca dei Gt. Sessanta diverse specie di pesci sono disponibili ma sono i Bonefish, il Milkfish e i grossi carangidi per i quali questa località è diventata famosa. Il Milkfish. Questo pesce si nutre di alghe e fino a poco tempo fa era considerato praticamente impossibile da catturare a mosca. Si pesca con piccole imitazioni di alghe e non è difficile vederli mentre si nutrono in superficie.
Estremamente diffidenti e potenti, una volta allamati credo siano i pesci più interessanti da pescare in questa località. Li abbiamo pescati con piccole mosche chiare su amo 8 che sembravano mosche sommerse da trota.
La difficoltà in questa tipologia di pesca è nell’avvistamento dei pesci, molto sospettosi e diffidenti. Si pescano quasi sulle superficie, comunque sempre a vista.
Attrezzatura

Direi 2 canne da 9 piedi, una per coda 8 per i bonefish e triggerfish e una coda per coda 12 per i carangidi e i milkfish.
Tutte con code galleggianti. Le mosche usate per il Bonefish sono i dressing conosciuti, per i carangidi devo dire che il colore nero montato su grossi streamer è quello che ci vuole. Indispensabili scarponcini da wading per salt waters per i numerosi coralli e murene e un impermeabile sempre al seguito. Il negozio del lodge è comunque molto fornito ed è previsto anche il noleggio attrezzatura per chi non volesse accendere mutui in banca per tutta l’attrezzatura necessaria.
Per il non pescatore l’isola di Alphonse offre un Diving ad altissimo livello, ed anche durante la giornata di pesca ci si può fare accompagnare in zone diving. Il lodge è inoltre fornito di un ottimo campo da tennis.
Ottima destinazione per “moglie al seguito” senza correre il rischio di abbandonarla su un sasso per tutta la giornata (come siamo abituati) per poi passare la serata in “battaglia”