ITA - Una giornata sul Mastallone
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di Massimo Strumia (Massimo)
foto di Massimo Strumia e Arcangelo Cirielli |
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Il Mastallone è un bellissimo torrente della Valsesia che, all'altezza del paese di Varallo, entra nel Sesia, fiume famoso per le sue trote marmorate e per i temoli pinna blu.
Ci avevo pescato già qualche anno fa, quando vi era una riserva, sempre denominata "La Selva", gestita insieme a quella di Piode. Dopo aver sentito da alcuni amici che la gestione era cambiata, e addirittura migliorata, vi ho fatto un paio di uscite nel mese di Giugno. In queste occasioni, pur divertendomi molto a streamer, i livelli abbastanza alti mi avevano lasciato la curiosità di riprovare non appena le condizioni fossero più favorevoli alla pesca di superficie. Non ho dovuto aspettare molto e all'inizio di Luglio, sopraggiunte le giuste condizioni, decido di organizzare un'altra sortita. Compagni d'avventura Arcangelo, con il quale ho condiviso centinaia di pescate, ed Eros, frequentatore dello mio stesso club, il Fly Monza. Su Eros apro una parentesi: si tratta di un vero personaggio che meriterebbe un capitolo a parte per i divertenti episodi di cui è spesso protagonista ![]() Il viaggio in auto trascorre rapidamente tra chiacchere su Alaska e steelhead, Lapponia e temoli, Bosnia e trote... insomma i soliti discorsi tra pescatori! Giunti nell'abitato di Cravagliana facciamo i permessi ed iniziamo subito a pescare nella parte bassa della riserva. |
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Il primo a catturare è Eros. Alla seconda o terza passata con la ninfa aggancia una bella iridea che lo fa penare un po' prima di essere recuperata.
Io decido di pescare in caccia. Lego al tip una Madame X e mi dirigo in una zona ricca di correntine e piccole buche. Dopo aver rilasciato un paio di discrete fario e averne persa una terza più bella, arrivo nei pressi di una grossa buca. Ci sono alcune trote che bollano con una certa continuità. Ne salpo una, due o tre si slamano, ma la più grossa non ne vuol sapere delle mie imitazioni. Provo anche con alcuni artificiali di piccola taglia ma niente da fare! Alla fine, quasi esasperato da tanta selettività, monto un terrestrial in foam su amo del 6, praticamente un popper! Alla prima passata la trota sale con decisione e... ZAC, eccola in canna! Breve lotta, un paio di foto ricordo e la grossa fario è di nuovo in acqua. |
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L'episodio mi conferma che non bisogna mai avere paura di utilizzare artificiali di dimensioni importanti. Questo piccolo assioma è particolarmente valido per questa riserva, nella quale ho rilevato una massiccia presenza di grosse stonefly (mosche della pietra).
I massi sul greto del torrente sono pieni di esuvie ormai abbandonate e non è raro vedere questi voluminosi insetti svolazzare, per la verità un po' pesantemente, in prossimità dell'acqua. Quando uno di questi plecotteri cade in acqua è difficile che possa restarci per più di pochi secondi prima che una trota non salga a ghermirlo! |
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Vista la non eccezionale ampiezza del torrente decidiamo di dividerci: Eros a salire ed io e Arcangelo a scendere.
Le catture proseguono con buona regolarità. Sono in prevalenza fario dalla bellissima livrea alternate a qualche iridea estremamente sana e combattiva. Bisogna proprio dire che vengono immessi pesci di ottima qualità. Da non trascurare inoltre la componente di trote autoctone, comunque presente nel corso d'acqua. In un'uscita di Giugno mi è capitato di prendere a streamer un bellissimo ibrido di marmorata di oltre 40 cm. |
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La mattina prosegue di questo passo finchè telefono ad Eros che mi dice che anche lui si sta divertendo molto. Ci accordiamo per raggiungerlo e fare la "pausa pranzo" insieme.
Dopo aver sbafato qualche panino decidiamo che fa troppo caldo per continuare a pescare e optiamo per un po' di relax! |
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Terminata la classica "pennichella", propongo di pescare il tratto più a valle della riserva. Per raggiungerlo percorriamo la strada asfaltata che costeggia il Mastallone.
Ci affacciamo in un punto in cui la strada è a strapiombo sul torrente e quasi subito, tra le varie trote che pinneggiano nella corrente, ne scorgiamo una davvero enorme, stimata quasi 80 cm! A quella vista Eros si sveglia dal torpore post-pisolino post-pranzo e decide di provarci. Mentre cerca il più vicino accesso al torrente, io e Arcangelo c'impegnamo a dargli le coordinate aggiornate, tipo navigatore satellitare, sulla posizione del trotone. Alla prima passata a streamer la trota ha un leggero scarto che ci fa quasi trasalire. Purtroppo è un fuoco di paglia e le successive presentazioni dell'artificiale lasciano completamente indifferente il pinnuto! ![]() Alla fine, probabilmente disturbata da tanto accanimento, la trota decide di levarsi di torno per cercare una zona più tranquilla... |
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Nel pomeriggio, complice il gran caldo, le catture si fanno più rade. Anche noi peschiamo con minor convinzione, aspettando soprattutto il magico momento del "coup de soir".
Malgrado ciò qualche buona cattura la effettuiamo ancora: in particolare Arcangelo rilascia un salmerino dalla bellissima livrea. |
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Finalmente arriva il momento delle schiuse serali che decidiamo di sfruttare pescando in una bellissima lama poco a valle dell'abitato di Bocciolaro.
Contrariamente a quello che si era verificato nelle precedenti uscite, la schiusa di tricotteri è abbastanza modesta e le trote bollano su qualcosa di molto più piccolo e non ben identificato... certo come descrizione entomologica non c'è male! ![]() Di fatto utilizziamo piccole imitazioni in cdc. Io, che un po' masochista lo sono, mi piazzo in un punto con acqua piuttosto piatta e, dopo aver incassato molti rifiuti, riesco comunque a realizzare qualche buona cattura. Arcangelo, che nel corso della giornata era stato quello che aveva catturato di meno, si riscatta abbondantemente, scegliendosi una buona postazione dalla corrente più sostenuta e inanellando una bella serie di trote di ottima taglia! Ormai si è fatto buio ed è tempo di tornare all'auto. Dopo aver mangiato una pizza sulla via del ritorno, sono "cotto" dalla fatica, quasi fatico a tenere la strada e sbotto: "Sono così stanco che se trovassi Monica Bellucci seminuda nel mio letto le direi di andarsene!" Arcangelo ed Eros mi guardano e insieme esclamano: "Nooooo." Effettivamente per rimanere insensibili di fronte a certi spettacoli non basta essere sfiniti... bisogna essere trapassati! ![]() |
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Allego qualche informazione pratica:
I permessi di pesca sono acquistabili presso la "Locanda dei cacciatori" nel paesino di Cravagliana. Non potete sbagliarvi sono quattro case! Consiglio suddetta locanda anche per ottimi pranzi a costo contenuto ("Schiuma docet"). Esistono tre tipi di permesso: - "Trofeo" costa 40 euro e consente di trattenere un capo di qualsiasi dimensione. Sono esclusi temoli, marmorate ed ibridi. - "No-Kill" costa 35 euro ed impone di rilasciare tutto il pescato. - "Coup de soir" (dalle ore 16 al tramonto) costa 25 euro e vale solo per i giorni feriali. Anche in questo caso rilascio del pesce obbligatorio. Il giorno di chiusura della riserva è il Mercoledì. Allego anche un breve estratto del regolamento: - Si può pescare solo a mosca o con la tecnica valsesiana. - E' permesso l'utilizzo di tre artificiali, code e finali affondanti. - Lo strike indicator è consentito. - E' vietato l'uso di jigs, esche siliconiche ed imitazioni di uova di salmone. - E' proibito utilizzare finali con il tip inferiore allo 0.12. |
Massimo Strumia
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