MEX - Boca Paila Fishing Lodge
01 Maggio 2007
Boca Paila Quintana Roo Mexico
di Gian Paolo Caldari
Credo che per correttezza ed onestà mentale verso se stessi, ma anche verso gli altri, sia giusto raccontare anche quando le avventure di pesca non vanno proprio benissimo e cercare di imparare dagli errori propri e da quelli altrui.
Ma cominciamo dall’inizio.
Con Rosita quando decidiamo di andare in vacanza cerchiamo sempre un posto bello, culturale e pescoso.
Per fortuna in passato l’uomo ha scelto posti dove insediarsi ricchi di acqua e, conseguentemente, di pesci.
La scelta è caduta questa volta sul Messico, ma già scambiando quattro chiacchiere sul nostro forum con ClaudioUsa e con Sagola il commento unanime fu: boca paila = pochi pesci e guide carissime.
Ora posso confermare che avevano ragione. Già al mio ingresso all’interno del lodge le foto sbiadite e datate per lo più 1998 o giù di lì non lasciavano sperare un granchè e l’unica foto recente di un super grande slam sarebbe stato meglio intitolarla micro super grande slam, con il permit e il tarpon catturati probabilmente appena usciti dalla nursery….
Anche la guida che mi viene affibbiata alla prima uscita, il famigerato “el malo”, si è dimostrato quanto di peggio si possa trovare in un personaggio che probabilmente non ama il suo lavoro e ti tratta a male parole se sbagli lancio o se non riesci ad individuare il pesce che lui ti indica così : “a le ondici trienta feets” con un vento bestiale di traverso ed il sole negli occhi…
Per dirla con signorilità l’ho invitato a tornare al lodge due ore prima della fine, non facendogli pesare più di tanto il fatto che, tra trasferimento e costo guida più barca, il tutto mi costava 590 usd e che lui era un vero st… una persona veramente antipatica.
Malgrado tutto ciò un paio di bonefish sono riuscito a fotografarli, ma vi posso assicurare che avevano un sapore amarissimo rispetto a quelli catturati a Cuba o a Los Roques.
Fra l’altro ”el malo” non è capace neanche di usare la digitale così non ho avuto neanche la soddisfazione di essere nelle foto… mah…
in conclusione “el senor malo” la fama di cattivo se la merita proprio e se vi capiterà mai di pescare al boca paila evitatelo accuratamente. Unica cosa pesudo-positiva è il fatto che si incontrano più permit che bonefish e, malgrado sia riuscito a lanciare bene anche quattro volte alla stessa school, farli mangiare risulta impresa quasi titanica tanto è vero che non sono riuscito a ferrarne neanche uno.
Avrai sbagliato mosca direte… sarà dico io… peccato che le mosche le sceglieva la guida e dal tempo che ci metteva a rovistare tra le mie dieci scatole di granchietti ed affini sembrava sapesse il fatto suo… ma si sa il permit è moooolto più lunatico del bone ed occore “mucha suerte” per catturarlo.
Bocciato “el malo” la mia guida per la seconda uscita è stata Eric un tipo tutto gentile e sorridente con il quale almeno c’era un buon feeling e ti metteva sempre in condizione di lanciare bene.
Anche con lui tuttavia la mala suerte era sempre presente e le uniche catture sono state i soliti bonefish ed un piccolo barracuda che ha visto bene di papparsi una crazy charlie probabilmente disperato per l’assenza di pesce foraggio.
Almeno Eric la digitale la sapeva usare
Di snook e tarpon neanche l’ombra alchè chiedo alla guida come mai: ”no es temporada, la mejor es enero e febrero tambien” peccato che parlando con un americano che aveva pescato un po’ tutte le flats dei caraibi da cuba alle bahamas vengo a sapere che lui a gennaio c’era e gli era stato consigliato come mese migliore maggio… e lui era lì per la seconda volta nel giro di pochi mesi ad imprecare contro tutti gli dei maya per il fatto di essere stato killato così bene,
Che altro dire … il lodge ha otto barche che setacciano la laguna di campeche in lungo ed in largo tutti i giorni per 365 giorni all’anno salvo uragani.
La possibilità di prendere un permit sta secondo me nel fatto che bisognerebbe incontare quello non disturbato appena entrato da sotto il ponte della boca che da al mare… in pratica ci vuole un gran culo.
• A Francis Nydegger che come al solito mi ha preparato il peux AR 75 in maniera impeccabile.
• A Rosita per la pazienza, la tolleranza e l’amore dimostrati.
Ma cominciamo dall’inizio.
Con Rosita quando decidiamo di andare in vacanza cerchiamo sempre un posto bello, culturale e pescoso.
Per fortuna in passato l’uomo ha scelto posti dove insediarsi ricchi di acqua e, conseguentemente, di pesci.
La scelta è caduta questa volta sul Messico, ma già scambiando quattro chiacchiere sul nostro forum con ClaudioUsa e con Sagola il commento unanime fu: boca paila = pochi pesci e guide carissime.
Ora posso confermare che avevano ragione. Già al mio ingresso all’interno del lodge le foto sbiadite e datate per lo più 1998 o giù di lì non lasciavano sperare un granchè e l’unica foto recente di un super grande slam sarebbe stato meglio intitolarla micro super grande slam, con il permit e il tarpon catturati probabilmente appena usciti dalla nursery….
Anche la guida che mi viene affibbiata alla prima uscita, il famigerato “el malo”, si è dimostrato quanto di peggio si possa trovare in un personaggio che probabilmente non ama il suo lavoro e ti tratta a male parole se sbagli lancio o se non riesci ad individuare il pesce che lui ti indica così : “a le ondici trienta feets” con un vento bestiale di traverso ed il sole negli occhi…
Per dirla con signorilità l’ho invitato a tornare al lodge due ore prima della fine, non facendogli pesare più di tanto il fatto che, tra trasferimento e costo guida più barca, il tutto mi costava 590 usd e che lui era un vero st… una persona veramente antipatica.
Malgrado tutto ciò un paio di bonefish sono riuscito a fotografarli, ma vi posso assicurare che avevano un sapore amarissimo rispetto a quelli catturati a Cuba o a Los Roques.
Fra l’altro ”el malo” non è capace neanche di usare la digitale così non ho avuto neanche la soddisfazione di essere nelle foto… mah…
in conclusione “el senor malo” la fama di cattivo se la merita proprio e se vi capiterà mai di pescare al boca paila evitatelo accuratamente. Unica cosa pesudo-positiva è il fatto che si incontrano più permit che bonefish e, malgrado sia riuscito a lanciare bene anche quattro volte alla stessa school, farli mangiare risulta impresa quasi titanica tanto è vero che non sono riuscito a ferrarne neanche uno.
Avrai sbagliato mosca direte… sarà dico io… peccato che le mosche le sceglieva la guida e dal tempo che ci metteva a rovistare tra le mie dieci scatole di granchietti ed affini sembrava sapesse il fatto suo… ma si sa il permit è moooolto più lunatico del bone ed occore “mucha suerte” per catturarlo.
Bocciato “el malo” la mia guida per la seconda uscita è stata Eric un tipo tutto gentile e sorridente con il quale almeno c’era un buon feeling e ti metteva sempre in condizione di lanciare bene.
Anche con lui tuttavia la mala suerte era sempre presente e le uniche catture sono state i soliti bonefish ed un piccolo barracuda che ha visto bene di papparsi una crazy charlie probabilmente disperato per l’assenza di pesce foraggio.
Almeno Eric la digitale la sapeva usare
Che altro dire … il lodge ha otto barche che setacciano la laguna di campeche in lungo ed in largo tutti i giorni per 365 giorni all’anno salvo uragani.
La possibilità di prendere un permit sta secondo me nel fatto che bisognerebbe incontare quello non disturbato appena entrato da sotto il ponte della boca che da al mare… in pratica ci vuole un gran culo.
SPECIAL THANKS
• A Francis Nydegger che come al solito mi ha preparato il peux AR 75 in maniera impeccabile.
• A Rosita per la pazienza, la tolleranza e l’amore dimostrati.
Gian Paolo Caldari
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