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Mestre Odimir e il rio Saõ Francisco – BRASIL

Introduzione di Walter Maris “Arcoiris”
Word and photos: Manoel Gaspar Odimir “Mestre Odimir”
Tempo di lettura: 15 minuti



Mestre Odimir
   Aprile 2018


Manoel Gaspar Odimir (si pronuncia “Ogimir”) meglio conosciuto in Brasile come Mestre Odimir, vive a Varginha nello stato di Minas Gerais nella zona di produzione del miglior caffe brasileiro, distante circa 300 km dalla capitale Belo Horizonte.
Ho avuto la grande fortuna di poter conoscere il maestro Odimir quando vivevo in Brasile e per questo ringrazio un altro sincero amico Josè Francisco detto Zè, già noto per i nostri racconti di pesca in Amazzonia pubblicati qui su Pipam.

Mestre Odimir è senza dubbio uno dei primissimi pionieri della pesca a mosca in Brasile. Di fatto tutti i pescatori a mosca brasiliani lo conoscono, in particolar modo per l’instancabile passione divulgativa che ha saputo mantenere nel corso degli anni, nonché per la totale disponibilità anche nei confronti di colui che si avvicina per la prima volta alla pesca a mosca, senza distinzione! Infatti non vi è pescatore brasiliano che non lo abbia interpellato, che non abbia ricevuto risposta o chiarimento, neofita o esperto che fosse.

Per tutto questo e con grande rispetto, tutti i pescatori del Brasile nonché di parecchi altri stati nel mondo, lo chiamano Mestre Odimir, Maestro!

L’anno scorso la ABPM (Associazione Brasiliana Pesca a Mosca) gli ha conferito il titolo di Socio Onorario. Fine costruttore di canne in bamboo, abile fly tyer (ha partecipato a svariate competizioni , macchiavellico inventore e realizzatore di tutti quegli utensili che ci permettono di risolvere i problemi della pesca, nonché vero esperto delle terre patagoniche a cui dedica molti viaggi durante l’anno.


Betinho presenta Odimir

Collabora anche con Betinho, altro nostro grande amico, nel canale televisivo brasiliano FISH TV (www.fishtv.com) nella rubrica “O arte do atado”. Un saluto ed un grande abbraccio anche a Betinho che, con il suo programma, ha saputo elevare la pesca a mosca in Brasile. Muito obrigado Betinho!!

E’ notizia dell’ultima ora che uno dei più rappresentativi siti di pesca a mosca brasiliani (www.mosqueirosdorio.com.br) ha riconosciuto a Odimir il prestigioso titolo di “Moderator Global”!!
Mais uma vez parabens, Odimir!!!

Abbiamo chiesto a Odimir di parlarci di luoghi dove é ancora possibile pescare pesci autoctoni non d’immissione, in un ambiente tutto sommato molto naturale. Certamente....posti sconosciuti e lontani... ma raggiungibili!!
Walter Maris “Arcoiris”




Paesaggio

Il rio Saõ Francisco, o Velho Chico come affettuosamente chiamato da noi brasiliani, non appare nei grandi circuiti internazionali di pesca a mosca, ma senza dubbio lo meriterebbe. Nasce nella “Serra da Canastra” nello stato di Minas Gerais percorrendo 2863 km prima di sfociare nell’Oceano Atlantico.
Durante il suo lungo tragitto attraversa ben cinque stati e per questo è anche chiamato rio da Integração Nacional. Il suo corso segue direzione nord-est, ha due grandi tratti navigabili per navi di grande stazza che assieme sommano ben 1579 km. Attraversa diversissimi paesaggi naturalistici, mentre sei dighe idroelettriche tra le maggiori del paese ne controllano il flusso.

Il tratto che voglio farvi conoscere è vicinissimo alla cittadina di Tres Marias proprio a valle della prima grande diga. Siamo sempre nello stato di Minas Gerais distanti circa 270km dalla capitale Belo Horizonte; si arriva al fiume partendo da Belo Horizonte imboccando la SS BR40 che porta a Brasilia e, dipendendo dal traffico e dal clima, si arriva comodamente in 3 ore di auto senza avere necessità di un fuoristrada. Localizzata nella regione centro-nord di Minas Gerais il clima è tropicale, caldo e semi umido con temperature medie annuali di 24°C. I mesi più piovosi, da novembre a marzo, rendono la pesca incerta.

Immagine del rio

Le locali e piccole strutture di ricezione per pescatori, in termini di barche, guide di pesca, attrezzature ecc., sono ancora semplici ma capaci di offrire eccellenti giornate di pesca. Maggiore invece è l’offerta in termini di alloggiamento: piccoli hotels e pousadas offrono sistemazioni di tutto rispetto, pur rimanendo nella semplicità, la maggior parte con aria condizionata che qui è indispensabile. Quasi tutte sono sulla riva del fiume in modo da avere tutte le barche a portata di mano ed evitare spostamenti inutili.

La diga di Tres Marias

Le “decantate” acque della diga di Tres Marias vengono finalmente liberate nel corso del rio Saõ Francisco dando origine cosi ad un fiume limpido e trasparente. Nulla da invidiare ai bellissimi fiumi patagonici come il Puelo, Palena, Futaleufu, Cisnes, Baker, Simpson, Chocrane.... ed ancor meno ai blasonati Limay, Chimeuin, Gallegos ... in quel della Patagonia argentina. Altro capitolo invece se parlassimo del magnifico Rio Grande, in Terra del Fuoco, in questo caso potete chiedere pure a Walter Maris, lo conosce a menadito perché ci ha pescato per anni.
È proprio in questo tipo di acque che si può praticare la pesca con streamer a vista, e credetemi, vedere un dorado o una matrinxà inseguire la tua esca è sempre un momento magico ed emozionante!

Stremer di Odimir


Stremers di Odimir


Stremers di Odimir

Normalmente si pesca dalla barca in due più il barcaiolo che, anche senza essere esperto di pesca a mosca, deve conoscere a menadito il fiume che ha correnti, mulinelli e portata d’acqua davvero notevoli. Ma il vero problema è superare la grande rapida che si incontra a circa tre km a valle del ponte della SS BR 40: fa paura!!! Credetemi non esagero, durante il periodo della secca del Velho Chico a volte invece è meglio rinunciare.

La rapida

In alcuni tratti è possibile anche scendere dalle barche per pescare in wading, senza necessità di wader. Il fiume ha una varietà e abbondanza di pesce davvero interessante, basti pensare che ancora oggi le sue acque danno alimento a migliaia di persone che vivono di sola pesca.

Pescatore tradizionale

Ma per noi “mosqueiros” le varietà di pesci che più ci interessano sono: il Dorado e la Matrinxà; occasionalmente si pescano anche le Tabaranas, che si differenziano dai Dorados solamente per il colore bianco-argenteo e non giallo, quasi un dorado albino. Anche loro con denti distruttori di qualsiasi streamer!!

Classico Dorado del Saõ Francisco (Salminus Franciscanus)


Classica Matrinxà del Saõ Francisco (Brycon Orthotaenia)


Tabaranas testa (Salminus hilarii)


Tabaranas coda (Salminus hilarii)

La pesca a mosca in questo fiume però non permette, salvo casi fortunati, la cattura da record, perché i giganti se ne stanno nei buconi o correntoni non facili da pescare, anche se le sorprese non mancano!

Bell’ esemplare di Pacamã (Lophiosilurus alexandri)

ATTREZZATURE

Niente di speciale: Le canne devono essere per code #6, #7 oppure #8, mentre le code a seconda della situazione: Floating, Floating Intermediate e SinkingTip da 150/200 grains. Leaders in flourcarbon con due spezzoni dello 0,50 e 0,40 con il tippet sempre in fluorocarbon dello 0,30. Non dimenticate egg snaps e piccoli cavetti in acciaio di almeno 10 cm. O meglio da 20 cm.

Egg snaps e cavetti d’acciaio

MOSCHE

Tutti sappiamo che i Dorados sono altamente aggressivi, basta trovare lo streamer giusto per divertirsi davvero. Mentre per le Matrinxà, a seconda del periodo, le possiamo insidiare sia con gli stessi streamers per i Dorados ma anche con esche di superficie come ad esempio hoppers, beetles, chernobil ant, ecc.

Cavallette e grilli

Normalmente la giornata di pesca inizia verso le otto dopo un’abbondante caffè de manhà (colazione)! Il tratto al di sopra del ponte, verso la diga, è davvero molto redditizio in entrambi i lati. In un paio d’ore di pesca si può arrivare ad un numero di catture davvero interessanti, per la maggior parte Dorados tra i 50 ed i 70 cm. Poi si scende verso la grande rapida pescando in entrambe le sponde.

Il ponte della BR40

Qui il fiume apre scenari davvero molto belli, alternando forti correnti a tratti tranquilli di acque davvero invitanti anche per un bagno, peraltro senza doversi preoccupare del pesce Candirù, che è invece tipico della regione amazzonica.

Paesaggio....

Ogni tanto è d’obbligo fermarsi all’ombra per ristorarsi e riassettare esche e barche, che sono dotate di un cooler ben fornito di viveri e bevande fresche, e dopo un gustoso spuntino niente di meglio di una buona lettura.

La meritata pausa...


Relax...

Molto spesso capita di assistere a violenti attacchi di grossi dorado sui pesci che stanno cercando di liberarsi delle nostre esche, ed anche se ho assistito molte volte a queste scene, ogni volta mi meraviglia e rimango a bocca aperta; in un sol boccone ti mangiano mezzo pesce ancor prima che ce ne possiamo rendere conto!

Quel che resta...

Da poco tempo si può addirittura fare una discesa del fiume partendo da Tres Marias sino a Pirapora. Sono necessari tre giorni ma vi assicuro che la pesca ed i luoghi sono davvero eccezionali. È una discesa ancora abbastanza avventurosa per via della mancanza di strutture organizzative e d’appoggio durante la navigazione, bisogna organizzarsi in tutto, dalle vettovaglie..... al carburante. Senza dimenticare che bisogna passare due notti dove il fiume e la natura vera la fanno da padrone. Il rientro a Tres Marias dei pescatori e delle attrezzature viene fatto in auto, mentre le barche alleggerite dal carico potranno intraprendere la risalita sino a Tres Marias. Insomma bisogna arrangiarsi un pò, ma è proprio questo che rende la discesa interessante. Al calar del sole è abitudine ritrovarsi con le altre imbarcazioni per raccontarsi la giornata, ma soprattutto per iniziare a pregustarsi il famoso e succulento churrasco brasilero.

Incontro serale tra barche....

E per concludere non voglio dimenticarmi di ricordare che la zona offre anche un’altra grande possibilità di pesca al di sopra della diga, senza necessità di cambiare alloggiamento. Infatti normalmente si pesca due o tre giorni nel fiume e due o tre giorni nel lago. In questo caso però la pesca è dedicata ai meravigliosi Tucunarè azul (una varietà di Peacock Bass), ma questo spero sia capitolo di un prossimo racconto!

Tucunaré

Posso azzardare a dirvi che qui il famigerato “cappotto” lo si considera solamente se peschi meno di trenta pesci!

Il costo approssimativo per 5/6 giorni di pesca in questa zona, ad esempio 3 giorni al fiume e 2 sopra la diga, è di circa 600 USD tutto compreso: pensione completa, barche, guide, cooler con provviste, benzina ecc. Ovviamente sono escluse le spese di viaggio per arrivare in loco, le mance per le guide ecc. Per arrivare a Belo Horizonte ci sono due possibilità:
1) Con la compagnia portoghese TAP da Milano con scalo a Lisbona e poi diretto a Belo Horizonte;
2) Con la compagnia brasiliana TAM da Milano con scalo a San Paolo o Rio de Janeiro e connessione per Belo Horizonte.

Il costo approssimativo per i voli è di circa 1000 euro. Auguro a tutti voi di poterci incontrare un giorno pescando nel Velho Chico.

Un grande abbraccio ed un particolare ringraziamento al mio carissimo amico e compagno di tante avventure Walter Maris per la traduzione, il supporto tecnico e la lungimiranza che ci ha permesso di conoscerci.

Grazie anche a Paolo Fortunati ed a PIPAM che hanno dato a tutti noi la possibilità di inter scambiare esperienze e cose nuove.

  Un Abraço
Mestre Odimir


Ulteriori Informazioni:
Paolo Fortunati (Pablo)
Mobile +39 3358436130
Email Redazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Email privata: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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