L'assemblaggio di una canna da mosca

Primi rudimenti


L’assemblaggio di una canna da mosca è, a mio modesto parere, una di quelle componenti filosofiche della pesca con la mosca, così come la costruzione delle mosche, che contribuiscono ad accrescere nel praticante un feeling particolare con questa disciplina rendendola quasi unica.
Su consiglio di Andrea, voglio cercare di dare a tutti gli amici di Pipam questo piccolo contributo sintetico sull’assemblaggio di una canna da mosca.


L'acquisto

La scelta del grezzo


Nella scelta del grezzo dobbiamo osservare attentamente se non ci sono delle pieghe e/o curve, in particolar modo nel vettino in parole povere tutta la canna deve essere perfettamente diritta.
Prima osserviamo i due pezzi separatamente poi uniti in modo da poter notare anche eventuali anomalie nella parte della congiunzione. Naturalmente tralascio la parte dedicata all’azione e alla lunghezza della canna poiché prettamente soggettiva.

La scelta degli anelli, del sughero e del porta mulinello

Dopo aver osservato attentamente che il nostro grezzo non ha anomalie, si passa alla scelta degli anelli e alla loro quantità che deve essere rapportata all’azione e/o flessione della canna.
In commercio ce ne sono di due tipi: quello classico a "serpentina" o meglio conosciuto come a "doppio ponte" e quello dell’ultima generazione o meglio conosciuto come a "ponte unico". Contrariamente a quanto si puòò pensare il peso degli anelli è uguale in entrambi i casi sempre che non cambi materiale, l’unica differenza sta nel montaggio giacché per quello a ponte unico s’effettua una sola legatura. A mio parere, ma sono inezie, lo scorrimento della coda di topo subisce meno attrito con gli anelli a doppio ponte che quelli a ponte unico. Questa mia teoria è supportata anche da recenti studi americani, ma come ho detto sono inezie che il pescatore comune non percepisce per ciò preferisco soprassedere.
Controllate che il puntale si inserisca sulla punta del cimino senza sforzi ma che non sia neanche troppo grande.
Il sughero si deve scegliere in rapporto al tipo di canna che si deve montare poiché c’è differenza nel montare un sughero per una 7,6 invece di una 9 piedi, questione d’impugnatura e di spinta, ma questo fa parte di una altro argomento. Personalmente per una 7,6 scelgo una impugnatura a sigaro, mentre per una 9 piedi ne preferisco uno a doppio sigaro.
Verificate al momento dell’acquisto che il foro del sughero non sia ne troppo largo e ne tropo stretto.
Per quanto concerne il porta mulinello, beh! qui veramente il pescatore ha la possibilità di avere sul mercato una scelta vastissima per cui non sto a prolungarmi oltre è una questione di gusti e di portafoglio, anche se volendo fare i pignoli, una certa componente tecnica c’è, anche in questo accessorio!
Anche qui state atteti alla dimensione del foro dove va incastrato il tallone della canna non sia troppo stretto ma neppure troppo largo.


Le fasi d'assemblaggio

La ricerca della "spina"


Mi pare doveroso fare una piccola premessa sulla "spina" poiché spesso ci sono delle discordanze entrando nel discorso specifico. La spina non è altro che la congiunzione interna ed esterna del foglio di carbonio che è avvolto sul mandrino, prima della cottura.
Il grezzo, se è ben costruito nella fase d’avvolgimento del materiale, le due spine si devono trovare contrapposte l’una sull’altra formando un angolo di 180° in altre parole a 90° dalle due fasce di flessione del grezzo.
Per cercare la spina basta appoggiare la parte inferiore del vettino su una superficie piana, con le dita della mano sinistra tenete il grezzo nella parte superiore formando un angolo più o meno di 45°, dopodiché facendo una piccola pressione nella parte centrale contemporaneamente cercate di ruotate il grezzo con le dita della mano destra noterete che il grezzo avrà degli scatti. Ogni scatto corrisponde ad un lato morbido del grezzo che si flette verticalmente mentre le spine che non si flettono si troveranno disposte lateralmente. A questo punto, segnate con una penna o con della vernice bianca il punto centrale superiore del grezzo che sarà poi l’asse su cui andremo a montare gli anelli.
Noterete inoltre che una fascia avrà un cedimento più marcato dell’altro, questo perché la spina interna ha la predominanza sulla spina esterna per cui avremo un lato più duro e un lato più morbido.
Stesso procedimento si effettua con il tallone poiché un buon coordinamento delle fasce flettenti permette un’ottima trasmissione di energia facendo evitare quelle torsioni indesiderate degli innesti sull’asse stesso della canna che possono, a lungo andare, causare la fuoriuscita del vettino e/o avere dei comportamenti indesiderati durante le fasi di massima spinta durante l’azione di pesca.
Ora, se vogliamo avere una canna più energica nella spinta indietro monteremo gli anelli nel lato più morbido viceversa, se montiamo gli anelli al contrario si otterrà una spinta più morbida all’indietro e più energica in avanti.
A titolo meramente informativo è giusto far presente che alcune case costruttrici montano gli anelli non a 90° bensì a 45° dalla spina, poichè ritengono che questo metodo di montaggio annulli la torsione che si forma tra il richiamo della spina e la parte che cede e/o flette, definendolo "montaggio neutro".



Montaggio del porta mulinello e del sughero.


Per prima cosa va montato il porta mulinello, se troppo largo avvolgere del nastro isolante da carrozziere in modo da rendere il grezzo un po’ più grande facendo in modo che comunque ci sia un po’ di gioco.
Per fissarlo io utilizzo della colla a caldo ovvero quella degli stick, ma c’è chi utilizza la "vinavil".
Sconsiglio l’uso di colle a forte tenuta perché queste non permettono di effettuare manutenzioni e/o sostituzioni successive dei componenti senza dover poi distruggere quasi tutto, mentre l’uso delle colle che ho consigliato permettono in qualsiasi momento di poter togliere sia il porta mulinello sia il sughero semplicemente immergendo la parte interessata in acqua bollente per alcuni minuti e successivamente trazionare.
Dopo aver incollato il porta mulinello, controllando che la base su cui andrà poggiato il mulinello deve essere perfettamente in asse con il punto che precedentemente abbiamo segnato sul vettino, incolleremo il sughero inserendolo dall’alto e spingendolo verso il basso con le mani fino a che non si congiunga perfettamente con il porta mulinello, naturalmente anche in questo caso verificheremo che il foro del sughero non sia troppo largo e neppure tropo stretto altrimenti eseguiremo la stessa operazione che abbiamo fatto precedentemente per il porta mulinello, in caso sia largo, mentre andremo di lima se troppo stretto. Personalmente preferisco avvolgere sempre con del nastro isolante da carrozziere la parte di grezzo che è coperta dal sughero, questo per facilitare la fuoriuscita del sughero nel momento in cui dovrò procedere alla sostituzione.



Montaggio degli anelli.


Giunti a questo punto possiamo affermare di essere giunti quasi a metà dell’opera poiché mancano solo gli anelli.
Le ditte montano gli anelli sulle canne con delle maschere che hanno misure già stabilite a priori, non valutano la differenza tra un grezzo e l’altro oppure tra un montaggio o un altro, viceversa chi si monta una canna in modo artigianale ha tutto il tempo di valutare e provare tutte le soluzioni possibili.
Ora partendo dal vettino, in base alla curvatura della canna, si andranno a posizionare gli anelli nella giusta distanza fissandoli con del nastro adesivo giungendo così fino all’innesto. A questo punto si prende in mano il tallone e allungando la mano sinistra, come se dovessimo afferrare la coda di topo vicino al primo anello, si posizionerà il primo anello distante qualche cm oltre la nostra mano e nelle giuste proporzioni si posizionerà il secondo anello che sarà proporzionalmente distante dall’ultimo anello situato nelle vicinanze dell’innesto.
Tenete presente che dal posizionamento dei primi due anelli si determina in modo evidente lo sooting! quindi Attenzione!
Per fissare il puntale io utilizzo sempre la colla stick che ne permette la sostituzione in un attimo.



Prova della canna


Adesso potete mettere il mulinello nel porta mulinello e provare ad effettuare i primi lanci, verificando l’azione ed il comportamento del grezzo nelle varie fasi di caricamento avanti e indietro. Se l’azione vi soddisfa passare subito alla fase di legatura degli anelli e alla successiva verniciatura, altrimenti variare la posizione degli anelli finché non individuate l’azione e lo sooting che più vi piace.
Io per verniciare le legature utilizzo il cristallizzante per parqué in legno ma il mercato specifico offre numerose scelte in tal senso.

Spero che queste quattro note tecniche, seppur opinabili, siano di vostro gradimento e oltremodo a voi utili per capire come iniziare ad assemblare in modo artigianale una canna da mosca.

Buon lavoro
Lorenzo Nogara by lo Yeti

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