DEU - Pesca con la mosca in bassa Germania

Germania  22/02/02

Pesca con la mosca in bassa Germania
5 itinerari in terra teutonica.
di Emanuele Recchia

La prima cosa a cui ho pensato quando mia moglie mi ha proposto di trascorrere un paio di settimane estive in Germania è stato: ci saranno validi corsi d'acqua dove poter pescare a mosca? E subito dopo: come reperire informazioni affidabili?
In questi anni ho letto tanti reportage di viaggi di pesca in Europa ma, sinceramente, andando a ritroso con la memoria ricordavo poco o nulla sulla pesca in Germania. Eppure di riviste specializzate ne ho lette tante e non solo italiane. Alla fine, dopo aver trascorso un paio di serate a scartabellare riviste di PAM italiane, inglesi e francesi ero riuscito a far saltar fuori solo un articolo di "Fly Line" sul Wolf e due di "Peche Mouche" sulla Murg e ancora sul Wolf!. Un po' pochino per poter pianificare 4 o 5 giornate di pesca. Ho quindi deciso di far girare la voce tra gli amici e di verificare di persona le tanto sbandierate potenzialità di Internet! Risultato: dopo 10 giorni ero riuscito a reperire un soddisfacente quantitativo di notizie. Tutto ciò grazie ad un amico di Milano che mi ha fornito l’indirizzo di Rudi Heger (padre padrone della nota "Traun River Products"), grazie a Pipam dove mi sono venuti incontro alcuni "caritatevoli" PAM che disponevano di informazioni (anche se un po' datate) ed infine grazie a taluni siti stranieri trovati su Internet
(http://www.cybertrout.com/germany.htm
e http://www.users.odn.de/~odn03061/index.htm).

Il programma del viaggio prevedeva 15 giorni complessivi di soggiorno tra Baviera e Foresta Nera (Schwarzwald). Nel mese di agosto 2001, con possibilità di visitare i luoghi di pesca che, “casualmente”, si trovavano sull'itinerario pensato con mia moglie. Avevo deciso di valutare sul momento se valeva la pena di fermarsi a pescare. Le uniche tappe certe erano i 2 giorni già prenotati presso Rudi Heger.

1a tappa – Weisse Traun
L’amico di Milano che mi ha aiutato a reperire l’indirizzo della “Traun River” - e che conosce bene Heger - si è affrettato a farmi presente che da quelle parti i pescatori italiani vengono visti con diffidenza. La ragione di tale comportamento è da ascrivere al fatto che 6/7 anni fa un gruppo di pescatori nostrani è stato sorpreso ad infrangere il regolamento vigente nella riserva: pescavano con ardiglione e, cosa più grave, trattenevano il pesce! Tuttavia, se devo essere sincero Heger mi è sembrato persona molto gentile, attenta a illustrami nel dettaglio tutto il regolamento (chissà come mai... !?) e disponibile a rispondere ai miei quesiti. Si, è vero, forse è un po' freddino, ma penso che questo faccia parte del suo carattere germanico.
Il tratto della riserva in questione è lungo 5 chilometri e francamente non so quante canne siano ammesse ogni giorno, io comunque ho incontrato altri 4 PAM (2 francesi, 1 americano e 1 tedesco). Il fiume da queste parti si presenta largo in media 10-12 metri con profondità massima di circa 1 metro, salvo che per talune profonde buche. Si alternano piane lente, con l'acqua che assume una piacevole colorazione verdastra, a veloci correntoni.
Tratto intermedio della Weisse.
L'elemento meno positivo, a mio giudizio, è rappresentato dal fatto che il tratto scorre in parte nel centro abitato di Siegsdorf e pertanto la gente si ferma spesso a guardare e a parlarti. Tuttavia a me è venuto comodo (per la moglie) il fatto che di fianco al fiume corra una pista ciclabile dove sono state oculatamente posizionate numerose e comode panchine “ideali” per leggere un bel romanzo...
Incomincio a pescare verso le 8.30 dopo una robusta colazione a base di prosciutto e formaggio (cacchio ma le brioches dove sono?) e decido di attaccare la riserva proprio sotto la sede della "Traun River". Opto per una 7'3" in bamboo (costruita dall’amico bresciano Walter Rumi) e per una coda DT4. Dopo essermi infilato il giubbotto e gli stivali cosciali (i waders sono vietati e, tra l’altro, non servono) raggiungo il ponte che passa sopra la Traun, mi affaccio e ... merda ma che mostri ci sono!! Individuo nell'acqua cristallina almeno 30-40 iridee di pezzatura media sui 50 cm con numerosi esemplari di taglia sicuramente superiore. Dopo un paio di minuti passati a bocca aperta realizzo che si tratta delle solite trote della “pro-loco” e penso che non sia neppure il caso di provarci. Tra l'altro è pieno di gente che aspetta il bus e che inganna il tempo guardando i pesci.
Mentre scendo rapidamente sul fiume, cambio idea e decido che è il caso di provarci lo stesso! Tutto sommato 2 o 3 lanci vale la pena di farli in ogni caso. Appena la gente mi vede intento a lanciare parte una salva di consigli in tedesco che non capisco, ma che è difficile fraintendere: mi vogliono dire che è pieno di pesci molto grossi!!... Sono passati 2 minuti e già mi girano le balle.
Ingenuamente lego al finale dello 0,12 un'emergente in cdc su amo del 18 e lancio, senza alcuna convinzione, sulla testa di un paio di grosse iridee. Una di queste si muove di scatto e afferra la mosca! Ferro e, manco a dirlo, la trota parte a razzo. Riesco a tenerla in canna forse 10/20 secondi, dopodiché il pinnuto riesce senza difficoltà a spaccarmi il finale. Realizzo immediatamente che il finale dello 0,12 non serve ad una mazza di niente, lo sostituisco con lo 0,15. Peccato che nessun'altra trota mi degni di attenzione per i successivi 15 minuti...
Decido quindi di incominciare a risalire la riserva e dopo 200 metri trovo una bella ed allettante correntina che merita assolutamente un lancio. E voilà un'altra iridea ghermisce una grossa red spinner parachute (mosca che utilizzerò a lungo nel corso della giornata), stavolta riesco a controllare - anche se a fatica - le fughe della trota e dopo qualche minuto la guadino e la fotografo: si tratta di un bell'esemplare superiore ai 40 cm, perfetta in tutte le sue parti e con una livrea molto punteggiata.
La prima cattura!.
Risalgo altri 10 metri, lancio in mezzo alla corrente e non tarda a salire un altro esemplare, clone nelle dimensioni del precedente, che cerca la fuga lanciandosi a rotta di collo in favore di corrente. La canna si flette con modalità "preoccupanti" e penso che sia il caso di assecondare la trota, la lascio "sfogare" e dopo qualche minuto riesco a portarla sotto riva e a farle una bella fotografia. A essere sincero ero più soddisfatto per il comportamento della canna che per la cattura...
Iridea panciuta e molto incazzosa.
La mattinata passa veloce e complessivamente catturo nella parte alta della riserva circa 7/8 iridee mediamente sui 45cm. Sono soddisfatto, ho preso pesci di ottime dimensioni e, soprattutto, molto combattivi.
Dedico invece il pomeriggio ad esplorare la parte bassa della riserva dove la Traun si presenta più larga, con numerose piane dove si pesca principalmente nei sottoriva e nelle correnti che si alternano frequenti. Le migliori soddisfazioni le ho sicuramente raccolte in questa parte meridionale della riserva e,
Tratto basso della Weisse.
in particolare, nelle zone del ponte ferroviario ed alla confluenza con la Rote Traun (ramo laterale).
Sotto il ponte della ferrovia staziona una quantità enorme di pesce facilmente visibile anche da riva, il vero problema tuttavia è riuscire a convincere qualche belva ad abboccare. Per fortuna un ninfone piombato ed una grossa sedge in pelo di cervo sono riuscite a "svegliare" 4/5 trote che una volta catturate mi hanno regalato fughe e piroette in quantità. Anche qui, purtroppo, si pesca osservati dai passanti che si dimostrano sempre prodighi di consigli e di suggerimenti... Tuttavia, catturare iridee di quasi mezzo metro è veramente uno spasso, tirano infatti come dei tir e garantisco che canna e finale dello 0,15 sono messi a dura prova.
Iridea presa sotto il ponte ferroviario.
La zona più bella e naturale è - a mio giudizio - all'estremità meridionale della riserva, alla confluenza con la Rote Traun. Da queste parti ha riscosso molto successo la solita red spinner parachute, che posata ai lati dei correntoni ha stimolato bollate da parte di numerose trote. Sono rimasto sorpreso nel vedere i capoccioni delle grosse iridee salire tranquillamente in superficie ad afferrare la mosca, non me lo sarei proprio aspettato.
Cattura alla confluenza con la Rote.
Ho pescato tre quarti d'ora anche nella Rote Traun, il cui permesso mi è stato regalato insieme a quello della Weisse. Si tratta di un corso d'acqua di larghezza media di 5-8 metri, con profondità massima di mezzo metro, molto infrascato e sempre in ombra. Purtroppo il livello dell'acqua era troppo basso e non mi è parso valesse la pena di dedicarvi maggior tempo.
Rote Traun.
Sono riuscito lo stesso a prendere 5/6 trote sui 35 cm, tutte fario con una livrea molto scura. Probabilmente sarà "necessario" farci un'altra visita in primavera con livelli superiori (nel periodo della mia visita in Baviera non vedevano una goccia di pioggia da 7 settimane).
Fario della Rote Traun.
CONCLUSIONI:
la riserva, gestita con modalità estremamente professionali, è piena di iridee di grossa taglia e molto combattive. Si tratta di pesce di ottima qualità, integro in ogni parte del corpo e con una splendida livrea. Poche sono le fario (quantomeno che io sono riuscito a catturare) e abbastanza rari i temoli (che ho solo visto, ma non preso). Considerata la stazza dei pinnuti pensavo che fosse necessario pescare quasi esclusivamente con le ninfe, invece ho constatato di persona che a secca si ottengono ottimi risultati. A mio giudizio il posto merita una visita, magari abbinandolo a qualche altro itinerario austriaco, il confine è a mezz'ora d'auto.
SCHEDA

Località: Siegsdorf (bassa Baviera), in auto da Milano sono necessarie circa 6 ore. Si percorre il Brennero e successivamente l'autostrada che passa da Innsbruck e va a Salisburgo, quando si è in territorio tedesco uscita Siegsdorf/Traunstein (Salisburgo dista 50 km, Monaco 90 km).
Alloggio: io ho soggiornato alla Gasthof Forelle (si affaccia proprio sul fiume) che offre stanze accoglienti e pulite per ca. 65.000 lire a persona, colazione inclusa. La cucina della Gasthof prepara numerosi piatti locali a prezzi abbastanza contenuti (ca. 35.000 lire a persona per una cena completa).
Permessi di pesca: 90.000 lire al giorno (è necessario disporre inoltre della licenza di pesca tedesca che costa 45.000 lire l’anno, rilasciata dal locale Municipio di Siegsdorf, che peraltro vi verrà richiesta ovunque voi andrete a pescare in Germania).
Referente: Rudi Heger presso la “Traun River Products” (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Attrezzatura: è ideale una canna di almeno 8 piedi con coda galleggiante 4/5. Io ho usato una canna in bamboo 7'3" coda DT4.
Mosche: ho impiegato in prevalenza red spinner parachute, sedge parachute e sedge in pelo di cervo, costruite su amo del 10. Le poche volte che ho fatto ricorso agli artificiali sommersi ho optato per ninfe piombate con pallina dorata, costruite su amo dell'8/10.

2a tappa - Deutsche Traun
Il corso d'acqua, per la parte gestita da Rudi Heger (3 km), scorre interamente fuori dal centro abitato, a circa 9 km da Siegsdorf. Si presenta largo mediamente 15 metri e alterna lunghe piane, dove l'acqua scorre bassa (fin troppo), a profonde buche usate dai ragazzini locali per fare il bagno (...). Le dimensioni del fiume sono più ampie rispetto alla Weisse Traun.
Tratto centrale della Deutsche.
Ho incominciato a pescare alle 9.30, optando per una canna 7'6" in bamboo costruita da Huisman (è la mia droga...) con coda DT4 in seta. Considerato il successo del giorno prima, ho deciso di riprovare con una red spinner parachute montata su amo del 12.
La giornata è iniziata sotto i migliori auspici, al primo lancio ho infatti subito catturato una bella iridea sui 50 cm.
Iridea di mezzo metro.
La seconda trota si è fatta attendere non più di 2 minuti, anch'essa molto bella e della stessa dimensione, presa in un giro d'acqua dietro un sasso affiorante in superficie. Si sono quindi susseguite numerose altre catture di taglia però più contenuta, mediamente sui 30/35 cm., quasi esclusivamente fario. La mattinata è trascorsa pescando nella parte alta della riserva, dove in prossimità del limite nord si forma una bella pozza d'acqua densamente popolata di grossi temoli, che tuttavia io non sono riuscito a catturare. C'è invece riuscito un pescatore belga che vi ha pescato prima di me, ingannando temoli di taglia veramente elevata con delle piccole sedges in pelo di cervo.
Ho pescato fino alle 12 rimanendo abbastanza deluso per la taglia delle catture, eppure mi avevano detto che questa era la migliore delle riserve gestite da Heger, non riuscivo quindi a capire cosa vi fosse di tanto particolare e soprattutto di superiore alla Weisse Traun.
Ero ormai deciso a prendermi una pausa per il pranzo, ho quindi urlato a mia moglie di incominciare ad avviarsi all'auto dove l'avrei raggiunta nel volgere di 5 minuti al massimo. Mentre riavvolgevo la coda - 300 m sotto il ponte che taglia a metà la riserva - ho sentito bollare alle mie spalle, mi sono voltato di scatto ed ho rapidamente intercettato altre due timide bollate. Srotolata in fretta e furia la coda, legata un'emergente in cdc del tipo Petitjean su amo del 14, ho lanciato un paio di metri a monte delle bollate. Al primo passaggio è salito un pesce a bollare che è rimasto fregato dalla repentina ferrata. Dal modo in cui ha incominciato a difendersi ho capito che si trattava di un temolo di generose dimensioni.
Il primo temolo.
Dopo aver liberato il pinnuto, previa foto di rito, ho rilanciato nello stesso punto e manco a dirlo un altro temolo è salito ad afferrare la mosca. Contemporaneamente si è intensificata l'attività di superficie e la piana davanti a me, nella zona sottoriva, si è messa a bollire in quel tipico modo che fa impazzire tutti i pescatori con la mosca. Nell’ora successiva ho catturato a ripetizione un temolo dopo l'altro, senza tregua alcuna, tutti di almeno 40 cm. Si è trattato veramente un’ora fantastica! Avevo finalmente capito cosa c'era di particolare in quella riserva: un mucchio di grossi temoli!
Temolone guadinato.

Simpatico timallide della Deutsche.
Purtroppo le foto scattate sono riuscite in modo penoso, ho dovuto fare tutto da solo: la moglie mi stava infatti aspettando all'automobile ... alla fine ho dovuto barattare quell’ora "extra" con il coup de soir, ma secondo me ne è valsa veramente la pena.
Al pomeriggio ho pescato solo un paio di orette, dalle 17 alle 19, ho ripreso a catturare iridee, "scomparse" in mattinata, e ancora qualche bel temolo. A differenza dalla mattina ho dovuto però usare mosche sensibilmente più piccole, amo 18/20, per lo più emergenti in cdc color grigio. I pesci si sono dimostrati più selettivi e per convincere le trote a salire è stato necessario fargli passare la mosca sulla testa parecchie volte.
CONCLUSIONI:
a differenza dalla Weisse Traun qui i temoli sono molto numerosi ed in genere di ragguardevoli dimensioni, le trote che ho preso, invece, sono state mediamente di taglia inferiore, anche se in fondo ai buconi si scorgono sagome "inquietanti". È molto più frequente catturare fario. Anche in questo caso il pesce mi è sembrato di ottima qualità e perfettamente pinnato. Ho pescato prevalentemente a secca, scegliendo la ninfa esclusivamente per insidiare a vista qualche trota. Se avessi a disposizione un solo giorno da riservare alla pesca nelle riserve di Heger opterei per questo itinerario, anche perché sono convinto che le grosse iridee popolino in abbondanza anche questa riserva.
SCHEDA

Località: Siegsdorf.
Alloggio: vedi sopra.
Permessi di pesca: 90.000 lire al giorno.
Referente: Rudi Heger presso la Traun River Products (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.).
Attrezzatura: è ideale una canna di almeno 8 piedi e mezzo con coda galleggiante 4/5.
Mosche: ho alternato la mia solita red spinner parachute a piccole emergenti grigie e a mosche sul modello Petitjean (ali a V) su amo del 14. Per quanto riguarda le ninfe ho impiegato modelli con pallina dorata, costruiti su amo del 14.

3a tappa - Wiesent
Per programmare questa visita ho preso spunto dall'articolo pubblicato in PIPAM, anche se il suo autore (…) ha omesso di indicare ogni riferimento di natura logistica . Per fortuna ho trovato delle informazioni nei siti Internet tedeschi.
Arrivato in loco ho deciso di testare il tratto di Wiesent gestito dall'hotel Pulvermuhle a Waisehenfeld. Si trova nella parte alta del corso d'acqua dove la portata è modesta e dove c'è grande abbondanza di erbai che affiorano in superficie. Consiglio vivamente - nel periodo estivo - di evitare le riserve situate nella parte bassa del fiume poiché quest’ultima è infestata da bagnanti che discendono il fiume in canotto!!! Il corso d'acqua dove ho pescato, con caratteristiche tipiche di risorgiva e colorazione molto scura, scorre in parte tra i prati e in parte a fianco di un centro abitato (anche se ciò non disturba poiché nessuno sembra essere interessato ai pescatori). E' largo circa 8/10 m, profondo massimo 1,5 m, e popolato quasi esclusivamente da trote.
Tratto basso della Wiesent.
La giornata è stata caldissima, con un sole degno più del Tavoliere delle Puglie che di una località bavarese, ho quindi deciso di incominciare a pescare verso le 16. Giunto sul fiume ho subito notato 4 o 5 bollatine, del tipo "bastardo", sotto una pianta sporgente dalla riva opposta. In assenza di una schiusa evidente ho cambiato innumerevoli tipi di mosche, per lo più imitazioni emergenti, ma niente da fare: le trote non mi degnavano di alcuna attenzione. Le poche che riuscivo ad interessare rifiutavano proprio all’ultimo momento. Per fortuna, ad un certo momento, mia moglie che era comodamente seduta nel prato intenta a leggere un libro di fantasy ha esclamato: "cavoli guarda in questa grossa ragnatela quanti insetti gialli sono rimasti intrappolati!". Era pieno di grosse effimere morte, di colore giallo, probabilmente frutto della schiusa mattutina o della sera precedente. Dopo aver legato al finale un'imitazione il più possibile vicina all'insetto reale le cose sono piano piano incominciate a cambiare e ho realizzato le prime catture. Tutte trote fario di pezzatura media sui 30/35 cm., niente di eclatante.
Tratto alto della Wiesent.
Fario 'serale'.
Fortunatamente qualcosa sui 40 cm si è vista durante l'ultima ora di luce, allorché posando la solita mosca giallastra vicino agli affioranti erbai sono riuscito ad ingannare alcune belle trote. Penso peraltro di aver stabilito il mio record personale per quanto riguarda i rifiuti ricevuti. Ho terminato la giornata catturando complessivamente almeno una ventina do trote, anche se tutte di taglia media modesta.
Fario piccola, ma ruspante.
CONCLUSIONI:
l'itinerario visitato, nel complesso, non è male. Per gli amanti delle risorgive e della "pesca delicata" si tratta di una meta certamente interessante. I pesci non sono grossi, anche se penso che la soddisfazione principale sia rappresentata dal fatto di riuscire a fregarli, magari dopo aver assistito a loro numerosi rifiuti... Ho avuto la sensazione che da quelle parti la presenza di PAM sia veramente limitata. I pesci - quasi esclusivamente fario - si caratterizzano per una colorazione particolarmente scura.
SCHEDA
Località: Waischenfeld; da Norimberga si prende l’autostrada A73, direzione Bamberg, si esce a Forchheim e ci si indirizza quindi verso Weisenttal.
Alloggio: Hotel Pulvermuhle, tel.: 092021044, pernotto e colazione con ca.60.000 lire (Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.; www.pulvermuehle.de).
Permessi di pesca: 40.000 lire al giorno.
Referente: Famiglia Bezold.
Attrezzatura: è ideale una canna di almeno 8 piedi con coda galleggiante 3/4 ed un finale alquanto lungo e sottile in punta.
Mosche: hanno reso molto bene i modelli emergenti con ala in cdc. Non ho impiegato ninfe anche perché la massiccia presenza di erbai sommersi mi ha immediatamente spaventato.

4a tappa - Kinzig
Negli ultimi giorni della vacanza ho deciso di spostarmi a visitare la zona della Foresta Nera (Schwarzwald), quasi al confine con la Francia. Sono così incappato in un corso d'acqua a me sconosciuto: la Kinzig. Me ne sono accorto per puro caso nel momento in cui ho deciso di trascorrere una notte nel paese di Wolfach in attesa di pescare l’indomani sul Wolf. Sono arrivato in loco verso le 15 e dopo aver scaricato i bagagli in albergo sono andato a fare il permesso nel locale ufficio turistico.
Il fiume, nel tratto che scorre da 2 km a monte di Wolfach fino a 1 km a valle del centro abitato, è aperto a tutte le tecniche di pesca ed è gestito dal Comune che provvede a seminarlo con trote fario ed iridee. È un tratto completamente imbrigliato, largo ca.15m con una profondità media di 50/70 cm. Si tratta di lunghe piane con acqua che scorre bassa ed in modo uniforme su di un fondale alquanto scivoloso, intervallate da piccoli salti artificiali. Se devo essere sincero ho pescato in ambienti più naturali!
Tratto di riserva sulla Kinzig.
Ho pescato prevalentemente nei sottoriva, utilizzando piccoli modelli parachute di colore scuro. Le trote, numerose e "ben disposte" a salire sugli artificiali, sono di taglia modesta, ca. 30 cm.
Iridea presa a secca.
CONCLUSIONI:
il tratto che ho visitato non è certo il massimo della vita, sia per l'ambiente in cui si trova, che per i pesci presenti. Non mi sentirei di consigliarlo, anche se trovandosi da quelle parti gli si può dedicare qualche ora.
SCHEDA
Località: Wolfach; bisogna arrivare a Friburgo, prendere la statale 294 in direzione Waldkirch, raggiunta Haslack si prende quindi per Wolfach.
Alloggio: con 60.000 si dorme e si fa la prima colazione in qualunque Gasthof della cittadina.
Permessi di pesca: 35.000lire al giorno.
Referente: Ufficio turistico, 07834835353; www.wolfach.de
Attrezzatura: è ideale una canna di ca. 8 piedi con coda galleggiante 3/4.
Mosche: io ho usato parachute scure che hanno reso bene.

5a tappa - Wolf
Avevo già letto di questo posto nella Foresta Nera su "Fly Line" e su alcune riviste francesi e ne avevo tratto un'ottima impressione. Dai resoconti letti mi aspettavo sinceramente una grande pescata. Tra l'altro, in Deutsche Traun un pescatore tedesco mi aveva raccontato meraviglie di questo fiume.
Il primo approccio al fiume è stato però deludente, si tratta infatti di un torrentello largo mediamente 5 m e poco profondo, che scorre interamente a fianco della strada statale, incassato due o tre metri sotto il suo livello. L’ambiente che ci circonda è peraltro molto piacevole, si tratta infatti della famosa Foresta Nera.
Tratto basso del Wolf.
Durante la mia visita è piovuto tutto il giorno e ciò ha sensibilmente complicato le cose, non fosse altro per l’enorme scivolosità dei sassi, riducendo “probabilmente” le mie possibilità di testare al meglio la riserva (quantomeno mi illudo di ciò…).
Ho pescato tipicamente “in caccia”, appoggiando la mosca nelle veloci correntine e nelle numerose piccole buche che caratterizzano il torrente. Le catture non si sono fatte attendere, sono state anzi molto numerose.
Fario presa in un bucone.
Tuttavia si è trattato di pesce di taglia modesta, mediamente sui 30 cm. Soltanto nelle grosse e profonde buche che si formano a valle degli sbarramenti è possibile catturare qualche bella iridea sui 40 cm con ninfe appesantite e pallina dorata, ma sinceramente mi embrava di pescare in cava! In fondo a queste buche ho scorto anche qualche sagoma di dimensione più grossa, ma tutto ciò non è riuscito ad eccitarmi particolarmente.
Ho visitato l’intero corso della riserva e ovunque ho preso tanto pesce, soprattutto a secca con classiche imitazioni costruite con collarino di hackles in gallo.
Wolf nella parte alta della riserva.
Mi riesce tuttavia difficile dire di essermi particolarmente divertito, mi aspettavo di più, anzi molto di più. Credo però di aver trovato il Wolf in condizioni non ideali, l’acqua era infatti molto bassa (non pioveva da quasi due mesi), penso quindi che sarebbe necessario farvi un’altra visita, magari chiedendo prima in che condizioni si trova il corso d’acqua (impresa non facile poiché il gentilissimo gestore parla maluccio l’inglese). Una cosa però è stata veramente eccezionale: la cucina dell’albergo dove abbiamo dormito e dove vengono rilasciati i permessi. Si tratta di una struttura semplice, dove il Sig. Echle (pescatore con la mosca) cucina alla grande, ho mangiato il miglior cervo con mirtilli della mia vita!
CONCLUSIONI:
è stata la delusione della vacanza, soprattutto dopo aver letto i mirabolanti resoconti dei PAM che già vi avevano pescato. Vorrei peraltro tornare per vedere se è stata solo sfiga.
SCHEDA
Località: Oberwolfach (per giungere in loco si veda l’itinerario sulla Kinzig che dista una manciata di chilometri).
Alloggio: Pension Wolfsklause, Schulstrasse 14, 77709 Oberwolfach, tel.: 07834308; bad and breakfast con poco più di 50.000 lire.
Permessi di pesca: ca. 45.000 lire al giorno.
Referente: Famiglia Echle
Attrezzatura: è ideale una canna di 7 piedi con coda galleggiante del 3/4.
Mosche: Adam’s, Red Spinner, Royal Coachman.


  Emanuele Recchia
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