ITA - Volturno
![]() I NoKill di Vittorio Capuozzo
![]() Il fiume Volturno nasce dal monte Rocchetta (mt.972) e scorre per 175 Km fino al mar Tirreno. Nel corso alto sono presenti in abbondanza i salmonidi, nel corso medio i ciprinidi e alla foce spigole, cefali e anguille. Il mio non vuole essere un racconto di pesca, ma una descrizione del posto quanto più fedele possibile per gli amici di PIPAM che ancora non conoscono questo magnifico fiume tanto ricco di pesce. Per ovvi motivi parlo della parte alta del Volturno con i suoi 3 NO-KILL e in particolar modo del NO-KILL 25 archi cosiddetto dal ponte omonimo che indica l’inizio del tratto. ![]() Oltre ai NO-KILL, il tratto in concessione ai pescasportivi, prevede anche una zona generica dove è consentito pescare con esche naturali e trattenere 3 trote superiori ai 25 cm. In questa zona si può pescare anche il martedì e il mercoledì. Il lunedì è zona di rispetto ed è vietata la pesca in tutto il tratto in concessione. Per accedere al NO-KILL di 300 mt. bisogna munirsi di una tessera di 20.000 lire che va pagata solo la prima volta, più 10.000 lire per il permesso giornaliero. Per pescare in tutta la riserva, e quindi anche nell’altro NO-KILL, bisogna fare un permesso annuo di lire 88.000 presso l’Albergo-Ristorante Volturno in v. Pontenuovo a Colli al V. Tel. 0865/955215. L’albergo è proprio sul fiume, quindi una volta fatto il permesso si può iniziare a pescare. IL NO-KILL 25 ARCHI
Questo NO-KILL va dal ponte 25 Archi, a valle, fino al ponte della ferrovia per una lunghezza di circa 1 Km. Si può pescare tutti i giorni partendo dall’ultima domenica di febbraio. Data la lunghezza del tratto sembrerebbe un NO-KILL molto piccolo, ma dato che si parla di fiume e non torrente, si estende in larghezza e permette di poter pescare anche in compagnia di diversi PAM a differenza dei 2 NO-KILL descritti sopra dove il fiume è più stretto e impetuoso. Questo tratto lo si raggiunge nella località di Roccaravindola a circa 8 Km da Venafro in direzione Isernia. Per poterci pescare bisogna avere la tessera ![]() Molto comodo e utile per un piccolo ristoro è la presenza di un bar-ristorante proprio sulla riva del fiume nascosto dalla vegetazione sulla riva destra a 50 mt. dal ponte della ferrovia. Soprattutto nella stagione calda si può bere una buona birra fredda in pieno assetto di pesca o fermarsi per un panino-pranzo. Per informazioni sullo stato del fiume è possibile telefonare a questo punto di ristoro ai seguenti numeri di tel. 0865/491149 0865/491277. ![]() Si pesca bene sia in caccia con mosconi sull’amo dell’otto che in bollata su ami piccolissimi, insomma la morfologia del fiume è tale da ritrovare nello stesso posto a distanza di 10 mt. sia situazioni di torrente che di fiume di fondo valle con lunghe lame, buche profonde e correntoni turbinosi. ![]() I salmonidi presenti sono esclusivamente trote fario abbastanza combattive, visto la grandezza del fiume e del cibo che hanno a disposizione. Non mancano però anche i cavedani che purtroppo negli ultimi periodi stanno aumentando di numero. Per i più arditi è possibile anche catturare con la ninfa i barbi che sono veramente di ottima taglia. La schiusa di insetti è veramente imponente e raggiunge il suo apice nelle ore serali. Infatti è categoricamente vietato andare via dal fiume senza aver fatto prima il consueto cup de soir. Data la quantità di insetti presenti praticamente tutto il giorno, le bollate si susseguono a ritmo costante, ma non è detto che prendere il pesce sia cosa semplice, anzi uno dei mali del NO-KILL è che dopo qualche tempo le trote diventano furbe e sospettose e quelle del Volturno meritano certamente la laurea per la loro selettività che in alcuni momenti è a dir poco sconfortante. Comunque, come ho detto prima, il vero momento magico è la sera dove si passa dalla schiusa di piccole effimere, alla Oligoreuniella Renana con il suo colore bianco, al tricottero. Il passaggio e talmente veloce tanto che spesso si pesca ancora con l’imitazione dell’effimera quando in realtà stanno schiudendo i tricotteri. È proprio in questo momento che i pescatori e i pesci raggiungono il massimo dell’eccitazione, i primi nel vedere il fiume ribollire di vita, i secondi mossi da una frenesia alimentare massiccia. ![]() Scusate l’aspetto poco fotogenico nella foto, ma ero veramente stanco dopo una intera giornata di pesca svolta nel mese di agosto. Pescare praticamente al buio su tante bollate e focalizzare l’attenzione su un unico pesce è veramente difficile. Tante volte ho concluso la mia giornata di pesca montando su un TIP dello 0,14-0,16 un tricottero lanciato praticamente alla cieca, l’unico obiettivo era quello di lanciarlo in acqua a qualche metro da me e facendolo praticamente dragare in corrente senza poter vedere in nessun modo l’artificiale. Spesso i trotoni che durante il giorno non degnano neanche di uno sguardo le mosche in superficie, durante la sera salgono per nutrirsi di tale abbondanza di cibo ed è proprio in questi istanti che il pattinare del tricottero stimola il trotone che si avventa sull’artificiale strappandomi la canna dalla mano e lasciandomi solo con il tamburellare dei battiti del mio cuore. ![]() Voglio raccontare un episodio che mi è capitato su questo NO-KILL un giorno che ero a pesca con un mio amico (ve lo ricordate quello che parlava alle trote sul Nera? Come sito bello…….,proprio lui.). Era una giornata nuvolosa che non prevedeva niente di buono, anche i pesci sembravano apatici ogni tanto qualche sporadica bollata. All’improvviso arriva l’acquazzone e la corsa frenetica in macchina. Passano 5 minuti, le nuvole si aprono e un pallido sole fa capolinea. Dopo un rapido consulto ritorniamo in pesca senza prendere il gilet pescando con la mosca che era montata prima dell’acquazzone e per precauzione rimaniamo vicini alla macchina. Il mio amico pescava ad una decina di metri a monte da dove mi trovavo io e in 2 lanci aveva già catturato 2 trote, sembrava che la pioggia avesse stimolato i pesci. Lancio la mia mosca, un gorgoglio, una pronta ferrata seguita da un clamoroso liscio. Mentre pensavo che la trota avesse bollato su una mosca vicino alla mia, vedo l’acqua che si apre e un’enorme bocca spalancata che correva verso di me. Un pensiero mi attanaglia la mente è un mostro vuole mangiarmi, mi ritrovo con la bocca aperta e la lingua penzoloni senza avere la forza di reagire, poi capisco e gridando chiamo il mio amico. È un salmone!! No, è una grossa e cicciona fario lunga come la mia gamba (sono alto 1,80 mt) che si è arenata sulla ghiaia ai miei piedi e con fatica tenta di guadagnare l’acqua profonda. Appena il mostro ci saluta, scomparendo fra le acque, scorgiamo incastrato fra i sassi un bel barbo con una grossa ferita sul dorso. Il povero pinnuto vistosi braccato da tale creatura, ha cercato di salvarsi la vita in acqua bassa. In tutta la mia vita non ho mai visto una trota fario di tali dimensioni e certamente questo ricordo rimarrà in me in maniera indelebile. Comunque su questo fiume ho visto con i miei occhi catturare e rilasciare trote veramente da record pescate con lo streamer. Come nota negativa devo dire che anche questo fiume soffre del fenomeno del bracconaggio ed è estremamente raro incontrare un guardia pesca. Per fortuna che il NO-KILL è abbastanza frequentato da noi PAM che come al solito siamo i migliori guardiani dei fiumi facendo valere i nostri diritti mandando via vermaroli, cucchiainari e bigattinari che ogni tanto provano ad invadere la zona riservata alla sola PAM. ![]() Spero di non essere stato noioso, anche se francamente rileggendo quello che ho scritto e conoscendo bene il fiume, mi è venuta una gran voglia di andare a pesca. Conoscendomi stasera passerò alcune ore sul morsetto a costruire mosche pensando al Volturo e ai 25 archi. Vittorio Capuozzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
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