AUT - La Salza a GuBwerk

 13/05/02

Foto di Beppe Saglia

(la successione delle foto paesaggistiche scandisce il corso della riserva da valle a monte)

12 Marzo 2002. Cosa rispondere ad un invito fatto da un GURU della TLT del tipo: Ciao sono Beppe, cosa ne diresti di una due giorni in Sal…. SIIIIIIIIIIIIIIIIII,  Salza. Risposta logica senza tanto tergiversare, con pochi fronzoli ed incurante delle bestemmie condite del capo … La cosa si fa ancora più interessante perché il Beppe è un perfetto sconosciuto, narrato come un talebano delle cannette stile scopetta del cesso, code come Spaghetti de Cecco del 5 (scusate dello 05) e che cerca immancabilmente di far viaggiare le mosche ad almeno 3 cm dal pelo dell’acqua e soprattutto antipaticissimo, visti i trascorsi dalle amicizie discutibili.

BS:L’idea di proporre a GB l’uscita in Salza, che con un colpo di culo si era resa possibile senza lunghe attese, aveva una sua logica. Tutti i Pipamisti ritenuti pessimi elementi da un ex dittatore del forum, si erano poi rivelati, conosciuti di persona, ottimi compagni di pesca, buoni PAM, e soprattutto erano diventati nel tempo veri amici. Ma poteva essere così con il Re di tutti gli spaccamaroni, linguaccia fiorentina tagliente, protagonista di epici duelli virtuali e randellatore a volte solitario dello ziuccio?

Domenica 17 Marzo. Carico la macchina alle ore 07,00: valige stile Michael Jackson in tournè, Cartine stradali degne del buon Indiana Jones, attrezzatura da pesca consona ad una squadra di Gillies, viveri comprendenti fra l’altro 2 metri di salsicce, un prosciutto di cinta senese, una forma di pienza e 5 fiaschi di chianti, più i due genitori a rimorchio per una escursione a Salisburgo (… gli ho giurato che Salisburgo era vicina a GuBwerk…) .
Pistoia – Mestre – Tarvisio – Villach – Klagenfurt – Graz – Bruck am der Mur – Kampferg - Mariazell .
Totale 790 Km percorsi con andatura da gita aziendale su strade ampie e dall’agile percorribilità: sono convinto che si possono risparmiare comodi 50 km tagliando dall’interno, ma ho voglia di relax e non di essere recuperato da Beppe a Chi l’ha visto?.
Ore 17,00 circa: Arriviamo a Gubwerk dopo aver fatto un passo da capogiro, di quelli che ti riconcilia con la vita dopo i fine settimana con la fidanzata a Lido di Camaiore…
Subito andiamo alla Gasthof Kohlhofer per lasciare le valige: cioè Loro vanno alla Gasthof, io vado in su e giù per il fiume.
Prima impressione: bellissimo, fantastico, meraviglioso….
Seconda impressione: acqua verde smeraldo, ampiezza intorno ai 15/20 metri, sinuoso come l’Arcuri, con tratti alternati di correnti più mosse, piane, raschi …. Il tutto fra campi , abeti e vetrici.

Ore 23,30 : sto dormendo nel mio comodissimo letto e sto già sognando temoli e trote grandi come pesci spada quando DRIN DRIN DRIN …. Ciao sono Beppe sono appena arrivato ….
Si comincia bene: oltre che antipatico rompe pure le pa…
Sinceramente non me lo aspettavo così: mi accoglie con un gran sorriso e mi offre subito da bere e da mangiare poi dopo tre nano secondi iniziamo una serie di risate, battute e scambio di vedute su artificiali tecniche e canne (..da pesca..) che durano sino alle 02,30 (…beh di sicuro non è antipatico, ma forse è solo talebano…).

BS:Il GB chissà perché me lo facevo un tipo gracile, malaticcio, che sopperiva con la sua verve lessicale ad un fisico leopardiano. Così quando mi si è presentato, nemmeno troppo assonnato nonostante il brusco risveglio, un marcantonio vichingo di un metroenovanta, il pensiero è immediatamente corso a tutti coloro che gli avevano promesso incontri e botte. Tra un bicchiere di barbera e una spanna di salsiccia ho ammirato la sua ricchissima dotazione di mosche. Ben scelte, ben costruite, ed incredibilmente (per me!) ordinate. Uno spettacolo.

Lunedì 18 Marzo: ore 07,30 colazione con abbuffata, convenevoli con genitori, attesa della Nicole (graziosa ed educatissima contitolare della riserva che ci consegna i permessi) e visita ai tratti migliori del fiume.
9,7 Km di fiume a nostra completa disposizione con inizio della riserva 1,5 km a monte del paese di GuBverk e termine 8 Km a valle.
La cosa che ci meraviglia è che la temperatura dell’aria è già alta di mattina (ore 9,00 14° ): ci ingrifiamo e decidiamo di partire un paio di Km sopra il termine della riserva, in un tratto di fiume con correnti leggermente più moderate, seguendo il consiglio di Nicole.

BS:Con la scusa che parla oltre all’inglese anche il tedesco, GB si è infilato nella macchina di Nicole lasciandomi solo a gustare in rapida successione l’anteprima del film del fiume attraverso veloci fotogrammi filtrati dal finestrino della macchina. Questa è per me una delle sensazioni più forti della pesca. Attimi carichi di emozioni, occhi tesi a catturare il ritmo ed i colori di un fiume che non conosco, mente che gira a tutta stilando la scaletta della giornata tra fantasie e speranze. Il fiume è bellissimo, irreale pensare che siamo solo noi, ed è l’apertura.

Attrezzatura: io parto con la Scott 9 # 5 sst, mulinello LOOP DRY FLY e coda WF LONG CAST 5 e naturalmente ninfe pese come mattoni e che affondano come sottomarini .
Il Guru: canna Admira 9 # 6, mulinello Peux e coda 5 (… ma allora non è nemmeno un talebano…) e ninfe (e le farfalline galleggianti che fine hanno fatto?).
L’acqua è gelata (6° circa) ed al primo lancio Beppe viene colto di sorpresa e si ritrova agganciato un temolo abbondantemente sopra i 40 cm nero come la pece e rubestico come Edgard Davids : risultato, un paio di capriole ed il nautilus saluta Beppe, che nel frattempo è sbiancato per l’improvviso incontro.
È fantastico l’inizio: battiamo il fiume sui due lati opposti, incocciando principalmente iridee di medio grande dimensione con qualche punta intorno ai 44/45 cm.
Io uso una G.R.H.E in tugsteno misura 10, alternandola alla Pistache di Terrier misura 12 ed altre ninfe in tugsteno del 16 , con aggiunta di pallini di piombo e naturalmente strike in sintetic yarn.

Uso un finale di 9 piedi con un tippet misura 0,16 lungo circa 1,20 mt.
Ci siamo, il fiume è veramente zipillato: ad ogni lancio, avvertiamo attacchi e cosa che ci rende lieti è che ci sono anche trotelle da 10/12 cm.
Ma le fario ed i temoli ?
Penso che sia ancora freddo per le prime, che se ne stanno ben intanate, mentre i temolazzi sono inchiodati sul fondo e che forse ci vorrebbe qualcosa di più peso per arrivargli davanti alla boccuccia.

BS:Il male alle orecchie mi è passato soltanto a sera tarda.
E si perché GB quando ferra un pesce fischia! E la prima mattinata di pesca è stata un fischio continuo, da far impallidire il più zelante macchinista del vecchio West, quando guidava il convoglio all’approssimarsi di una sperduta stazione.
Ritmo di catture impressionante (almeno doppio del mio) dettato dalla generosità del fiume e dall’ottima tecnica con cui gestisce la ninfa. Grande controllo.

Ore 11,30: ci siamo divisi io sono arrivato in un tratto dove il fiume disegna una curva a gomito in mezzo a prati dal pendio dolce ed invitante. Il sole è caldo, l’aria è decisamente primaverile (21°) e l’acqua si sta scaldando (8°): osservo un tratto di acqua con un sasso sommerso e vedo una sagoma marrone scartare a destra e sinistra per inseguire ninfe. Ogni tanto fa qualche metro per scacciare qualche pescetto: è una fario, ne sono sicuro, bella ed aggressiva.
Lancio, la ninfa passa vicino a quel testone ma niente……Rilancio… l’ingorda sbranchia e strike: segue uno show di testate, contorsioni e quant’altro una Fario degna di tal nome si può permettere. Dopo poco 48 cm (…mi raccomando ho un metro alquanto variabile, datemi il beneficio di 4/5 cm alla volta, tanto per non creare casini…) di nervi fibre e testa giacciono sulla riva.
Consueto bacio sulla boccuccia dentata e via di nuovo : lancio 5 metri sopra a dove avevo preso la ragazzina e ….. strike …. Mi ritrovo un missile di acciaio che salta corre si dibatte: mamma mia che bella steely… a scusate è una rainbow che risulterà essere 54 cm (+/- 3 o 4 cm, sapete com’è…..).
Ma allora ci sono animali veri in questo posto…. Ogni tanto, per essere sinceri in un rapporto di 1 a 10 e quindi non importante, si allamano trote sia fario che iridee dalle pinne in buone condizioni ma dalla livrea non idilliaca (ma tutto questo, ripeto, non ha importanza vista la qualità complessiva del pesce).

E Beppe? Decido di raggiungerlo e dopo circa 400 mt di fiume, me lo vedo con la canna piegata che sfida correnti e pesci…. Il Guru della TLT che se la gioca con ninfe e streamers? Mi domando “… ma come mai circolano delle voci così maliziose su di lui? Sarà forse invidia…..”
Anche lui mi conferma incontri ravvicinati del terzo tipo: fario iridee e temoli.
…Temoli? Per il momento di quelli nemmeno l’ombra per me ... ma come dire, la fortuna a me non difetta in pesca e quindi in una buca profonda ecco l’incontro più atteso: ore 16,20 ninfa in Tugsteno amo 12 corpo marrone con rib in larva lace ultra slimm colore arancio e torace in pavone con un giro di cdc, e piombi , tanti piombi per andare sul fondo dove stava Lui, Monsieurs Ombre dal manto brunito e sfumature arancio e viola ….
Mi diverte e mi emoziona, combatte con la grazia e la forza di chi quel fiume possiede e vuol vivere, guadagna la libertà lasciandomi tra le mani quel profumo inebriante e magico… è vero qui in Salza i temoli da 50 non sono davvero rari ( me ne renderò conto meglio il giorno seguente)…

BS:I temoli stanno in posti ben definiti e circoscritti, almeno così si è constatato in quei giorni. Le stesse fario mi hanno dato la sensazione di preferire alcuni posti ben precisi, tra tutti i fondali maturi a media corrente, con presenza di grosse pietre sommerse. Questa logica trova riscontro nella grande varietà di situazioni che il fiume presenta, alternando fondali ghiaiosi a profonde buche sabbiose, correnti veloci e sottoriva invitanti tra radici e muschi che lambiscono l’acqua e creano rifugi ideali.
Pochi i tratti di sponda modificati dall’uomo. Qualche massicciata a protezione della vicina strada e per il resto letto assolutamente naturale.
La taglia media delle trote che ho catturato non è eccezionale (sui 25/30 cm) ma le classi di età sono tutte ben rappresentate.
E’ mancata la schiusa, ma a marzo, con ancora della neve sulle rive c’era da aspettarselo.

Il Beppe intanto, facendo fede alla sua antica (BS:e mai rinnegata) religione la quale prevede che nonostante non si aggiri un insetto che sia uno per aria occorre sfoderare lanci carpiati e dry fly, con indubbia maestria riesce a far salire qualche animale (BS:troppo buono, due soli!) dal profondo usando un plecotterino in cdc scuro con qualche giro di hackles grizzly, come suggerito da Nicole (BS:questa me la potevi risparmiare, almeno sembrava che avevo capito la mosca giusta) .
Impressione dopo una giornata di pesca con Beppe : è simpatico, gentile, compagno di pesca rispettoso e aperto (…ops, non fraintendetemi…) a qualunque tecnica Pam.
Padroneggia ninfe streamers e secche molto bene : è accorto, mai frettoloso e meticoloso.
È inoltre un buon compagno di merende, visto come attacca il mio prosciutto e le mie salsicce…. In compenso mi fa sentire vini e formaggi piemontesi da capogiro….

BS:Il fatto che abbiamo fatto il primo spuntino a notte fonda, nonostante ci fossimo ripromessi di fare degno onore al cesto di GB per pranzo, la dice lunga su come ci abbia presi la Salza. Sette, otto ore di pesca filata, giocata tra la voglia di insistere dove il fiume dà, ed il piacere sottile di scoprire cosa nasconde la prossima curva.
Un inciso sul cesto di GB. Ho avuto grosse difficoltà a far stare in macchina tutto ciò che conteneva. E si che eravamo solo in due, con le valigie già mollate alla pensione. Pensate in grande su cosa possa aver stipato in quel metro cubo di vimini e sbaglierete sempre per difetto.
Un inciso su G.B. Di come pesca e di quanto cattura ho già detto, quello che mi ha colpito è la sua cultura, una grande conoscenza della pesca, delle attrezzature, e dei posti.
Inoltre l’esuberanza e la simpatia conviviale si stemprano in pesca in atteggiamenti sereni e rilassati, anche se la contemplazione pura l’abbiamo lasciata per altri posti meno pescosi.

Martedì 19 marzo: Ore 07,00 Porca tr….. piove e fa freddo, tanto vale vestirci più pesanti e darci dentro con una colazione ancora più abbondante ….
Anche la nostra attrezzatura da pesca ne risente : nelle discussioni della sera precedente abbiamo raggiunto la convinzione che quelli belli stanno proprio sul fondo e per andarli a bussare alla porta di casa occorre l’artiglieria pesante. È l’ora di provare le ninfe con la cone head in tugsteno fatte da Beppe , nere e rosa su amo del 10….
Canne e mulinelli: Per me la mirabolante Sant Croix 9.9 #6, mulinello marriat 8 coda Ninph della Orvis wf 6, per il Talebano Palù misura 3.60 mt (…alla faccia del Talebano…) coda WF 6.
Zona di partenza fine della riserva a salire per 2 km …. Ore 9 : Let’s go…. Situazione un poco più dura rispetto al giorno precedente vista la pioggia e la temperatura di circa 9° ( temperatura dell’acqua intorno ai 5 gradi).
Il Beppe dimostra tutta la sua abilità incurante della stagione e verso le 10.30 inizia una serie di catture di Fario incredibili (10 /11 pesci uno più bello dell’altro): il ninfone del Palermo (rosa e nero) sta facendo strage….
Finito con le Fario insegna le buone maniere ai Temoli …. Ed io? Tergiverso, guardo, ma non riesco a trovare la medicina giusta….. Ci spostiamo verso le 13.00 al ridosso di GuBwerk ed io mi addentro in un tratto di fiume di circa 500 mt che sembra un Chalk Stream : da una parte prati e dall’altra conifere e vetrici.
L’acqua è alzata ma non si è sporcata, la pioggia è aumentata ed ora fa un poco più caldo.
il posto è estremamente invitante ed opto per una pesca per così dire alla polacca : finale dello 0.18 ninfa misura del 16 colore oliva rigata ora e sacca in lepre (…testina in Tug…) e la bellezza di 5 piombini a circa 20 cm dall’esca.
È apoteosi: un temolo dopo l’altro di misura variabile fra i 40 ed i 52cm : ne salpo 16, ne strappo 4 e ne slamo altri 5.
Non ho il conta pesci, non mi soffermo sui particolari, ma quando l’esperienze meritano il ricordo diviene nitido e preciso : di pesci intorno o oltre i 50 cm ce ne sono veramente tanti, e temoli così mi posso permettere di dire che se ne vedano pochi in una vita…
La pesca non è così facile: è di sicuro agevolata dalla presenza massiccia e costante (…cosa che denota la naturalezza del posto…) di pesci, ma il fiume ti metta a dura prova.

BS:A proposito di ricordi nitidi e precisi.
Se vi capita di andare a pesca con GB, portatevi una vostra macchia fotografica dietro, perché lui di solito ha dei problemi ad infilare il rullino, e quando ci riesce si dimentica di agganciarlo, cosi scatta 36 belle foto una sopra l’altra in un caleidoscopio colorato di sovrapposizioni.
E soprattutto se ne accorge circa due mesi dopo.