CHL - Patagonia: Diario di pesca

Cile 13 Marzo - 05 Maggio 2007



di Federico (ilpescaragni)

13 Marzo 2007
Sono arrivato in Cile martedì scorso e adesso mi trovo nella terra dei laghi. Sono appena tornato da una spedizione a Chiloè dove purtroppo non è andata benissimo. Ho pescato la foce del rio Chepù e non ho preso una mazza. Giorgio, il mio compagno di viaggio, ha preso tre robali da un chilo e mezzo a traina....a mosca manco un picche.
Successivamente 60 km più a sud ho pescato nel lago Tarahuin dove a mosca abbiamo strappato un’iridea sui tre kg e a spinning ne ho presa una di quasi 5 kg.....il lago è pieno di pesce e a mosca ci si diverte(wooly bugger nero e verde e testa in rame).Ho accertato la presenza di steelhead nel lago Natri a partire dai primi di aprile (ho visto foto di pesci sopra agli 8kg!)
Ho provato anche il rio Gol Gol, regione dei laghi, e durante una passeggiata e una prova a spinning ho incannato un salmone sui sette kg che si è portato via tutto. Domani vado a provare con la due mani. Se non c'è troppa gente ho buone chances di prendere un chinook.

14 Marzo 2007
Oggi sono andato a pescare durante l’alba per una discesa sul rio Gol-Gol. C`era una discreta risalita di land locked dal lago Puyehue. Ho provato una cifra a mosca (soliti wooly bugger e mosche da attrazione arancioni e celesti ), ma non ho sentito una tocca...continuo ad avere problemi con le esche........poi mi sono stufato del cappotto e ne ho presi 4 a spinning, di cui un paio sugli otto kg (davvero splendidi, grande lotta, con la due mani sarebbe stato uno spettacolo). Se non lo avessi fatto, il mio amico Pedro mi avrebbe tolto il saluto (i salmoni lui li magna).
Panorama comunque splendido, giornata meravigliosa nella lenta discesa del fiume sulla barca a remi con tempo splendido e una quantità di animali selvatici...la foresta vergine del parco Puyehue è qualcosa che ti lascia senza fiato.
21-26 Marzo 2007
Da domenica steelhead sui fiumi di chaiten!!!
Mercoledì 21 Marzo sono arrivato a Chaiten (Cile), prima "città" della Carretera Austral, per un paio di giorni di pesca su un fiume di cui avevo sentito parlare da un amico svizzero: il rio Blanco...un fiume quasi vergine alla fine del fiordo di Caleta Gonzalo.
Appena arrivo col traghetto da Quellon, isola di Chiloè, telefono all'amico don Patricio Soto, guida di pesca e gerente del "Puma Fishing Lodge" sul lago Yelcho. Dopo i saluti mi spiega l'itinerario per raggiungere il rio Blanco, che si trova a una ventina di km a nord della città. Mi spiega che dovremo camminare per 5 km sulla spiaggia o affittare dei cavalli. Optiamo per la prima ipotesi (mai avuta confidenza con l'equino) e, saliti sul furgone, partiamo.
Il gruppo è costituito da: il sottoscritto (35 anni), Emiliano pescatore di spinning e aspirante moschista (32 anni), Josè Luis, cileno, amico di Entrelagos, dove io vivo, e il mitico Giorgio, compagno di viaggio di una passata spedizione lungo tutta la Carretera Austral, 69anni!
La camminata è spettacolare: il contorno delle isole e del bosco nativo che arriva fino alla spiaggia è da lasciarti senza fiato e anche se faticosa, la camminata è allietata da alcuni delfini che ci accompagnano quasi fino alla foce del fiume.
Arrivando non possiamo altro che allietarci per lo spettacolo della valle e delle montagne dalle quali scende il rio Blanco.

Dopo una pausa “rifocillatoria” decidiamo di pescare. Giorgio è stravolto e decide di riposarsi e io e gli altri due prendiamo le canne e partiamo. Il livello sembra ottimo e il colore è un bianco lattiginoso, comunque abbastanza trasparente.
La prima buca è per lo spinning e i primi tre lanci danno altrettante trote iridee sui due chili. Emiliano nella buca più a monte cattura un salar sui tre kg e cominciamo a sparpagliarci.
Io ho una gran voglia di provare la due mani e dopo un giro di perlustrazione decido di tornare da Giorgio per armare la canna. Il "vecchio" sorseggia birra e contempla il panorama mentre io metto un wooly bugger nero e verde con testa in rame sulla mia 12 coda 8/9.
- "Vai a mosca?" mi dice.
- "Si, tu che fai?".
- "Sono ancora un po' stanco, seguito a riposarmi".
- "Ok Gio',vado e torno".
Lo lascio assieme al resto dell'attrezzatura e attraverso il braccio di fiume che mi separa dalla prima vera buca del rio Blanco. Supero un'altra buca e ci sono: dalla zona più profonda mi separano una quindicina di metri anche se decido di fare prima un lancio di fronte a me e pescare in deriva il fondo piana.
Non sono molto pratico di canna a due mani ma riesco lo stesso a stendere una dozzina di metri di coda e il finale. Non mi serve recuperare più di un paio di metri che la coda si blocca: una frazione di secondo e comincia la lotta, un’iridea selvaggia sul kg e mezzo fa subito un paio di salti per ricordarmi che non è così facile avere ragione di una trota della Patagonia.
La canna a due mani non è proprio una 7'6 coda 2! La lotta è violenta ma breve e in cinque minuti la mia amica se ne torna tranquilla nel suo fiume.
Ora sono pronto per vedere cosa si cela nel rigiro profondo al lato della corrente che entra nella buca; questa volta il roller mi riesce meglio e arrivo giusto dove voglio, una quindicina di metri più a monte.
La corrente è forte e prima di avere il controllo della mosca ho gia recuperato quasi la metà della coda... e non mi serve di più: una trota ben più robusta ha già abboccato.
La fuga è rapida e al primo salto mi mostra la lunga fascia rosata tipica delle piccole steelhead della zona. Ho un finale del 25 ma non è sicuro che sia sufficiente: più di una volta, da queste parti, ho strappato pesi di poco superiori ai due kg.
Per fortuna la steelie sceglie come campo di battaglia la fine della piana e non i rami di una pianta caduta nell'acqua più a monte. Dopo sette, otto minuti di emozioni la tengo tra le mie mani per la foto di rito: ossigenazione e... "Ciao amica mia, grazie!".
Per oggi sono soddisfatto, non provo neanche più a pescare, lascio il gioco ai miei compagni e torno a far compagnia a Giorgio, che alla fine ha deciso di non pescare.
Beviamo un'altra birra e chiacchieriamo un po' dei nostri vari viaggi in Cile, mentre l'evidente bellezza che ci circonda ci salta agli occhi: i verdi isolotti vergini, i campi verdissimi e incredibilmente amichevoli (i tafani se ne sono andati a Gennaio), le migliaia di uccelli che sembra abbiano scelto questo luogo di pace per il riposo notturno.
Passano due ore e ritornano anche Josè e Emiliano. Anche loro hanno fatto alcune belle catture e Emiliano ha avuto la sua prima lezione di pesca a mosca.
Ci aspetta la lunga camminata del ritorno. Dove il promontorio che domina la baia di Chaiten ci fa da sfondo, anche i nostri amici delfini riappaiono e ci accompagnano per quasi tutto il tragitto, quasi si divertissero a osservare questi quattro squinternati che li sono venuti a trovare e che, per una volta, non hanno fatto danni. Addio rio Blanco, o arrivederci, chissà quando ci rivedremo!
Nei giorni seguenti ho visitato anche il lago Ranco e il rio Culcurrupu che dire splendido è poco, ma non ho avuto il tempo di pescarlo......è tutto nokill e a mosca, per gli amanti del genere e il dueño del lodge che ho conosciuto mi ha parlato di una pesca molto interessante e forse mi passa anche l'ingaggio come "guida"......bah!...vedremo.

13 Aprile 2007
Qui piove e i fiumi sono gonfi d`acqua. Di buono c'è che dovrebbe esserci una gran risalita di salmoni e sea brown trout che da queste parti arrivano a 10kg.

17 Aprile 2007
Ieri discesa del rio Gol-Gol, distretto dei laghi. Livello perfetto, acqua velata e prima vera schiarita dopo la prima piena autunnale...presentivo e pregustavo la cosa: doveva esserci una risalita di fario dal lago, e così è stato! Abbiamo calato tre barche, e io pescavo con il buon Pedro, amico e eccelso pescatore. Risultato, tre catture, due io e una Pedro. Due a spinning e una con la mosca.
Per primo un chinook a spinning sui 7kg, dopo una fario maschio di circa 85 cm (7,5kg) e una femmina di quasi 90 cm (forse 8kg), una delle quali a mosca (il maschio)....wooly bugger nero con doppia testa e un collo rosa.


Il primo lo abbiamo annoccato e la seconda si è ferita con il rapala.
Ma la cosa è che fra tutti abbiamo attaccato altre cinque trote dai cinque agli otto kg, tre liberate e due che hanno strappato e altri due salmoni sui cinque kg.....a oggi la miglior pesca che ho visto in un anno di pesca in Patagonia!!!!!.
Sono tutte selvatiche e assai difficili....puoi scendere il fiume una settimana di seguito senza sentire una tocca e poi a un tratto....

05-Maggio 2007
Ho fatto ieri e oggi le ultime discese del Gol-Gol....clima impietoso, vento e pioggia, impossibile pescare a mosca. Mi sono difeso a spinning con 4 catture, tre maschi e una embra: rispettivamente di 3.5kg, 5kg, 5.5kg, 6.5kg. non male!...non le ho neanche fotografate.
La pesca in Patagonia è finita, ora sono a Valparaiso e domani parto per Mendoza.
Si, credo che sara`il mio ultimo weekend di pesca in Sud America.

Le prede più "corpose" e fotografate, dell'avventura in Patagonia:



Federico


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