ITA - Il Valgoglio

testo e foto di Paolo Gambi (bobo)

Il “solito” sabato pomeriggio del “solito” week end a Clusone… e come tutte le volte mi assilla la stessa domanda…”dove vado a pescare oggi”?
Come sempre il pimo pensiero è per il vicino e comodo tratto no kill di Ponte Nossa ma l’immagine mentale del succitato tratto in un sabato pomeriggio estivo (affollamento tipo spiaggia) subito mi scoraggia e mi induce ad un repentino cambio di destinazione.... cartina alla mano decido di provare uno dei tanti laterali del Serio, mai testati nonostante la lunga frequentazione della Val Seriana.
Appena prendo in mano la cartina l’occhio mi cade sulla Valgoglio e sull’omonimo torrente e mi sovviene il ricordo di qualche positivo intervento sul forum di Pipam... qundi deciso per il Valgoglio... pronti partenza e via. Scendo per Villa d’Ogna, Ardesio e poi risalgo la statale per Valbondione fino a poco prima dell’abitato di Gromo dove prendo la strada per Valgoglio e risalgo per circa 3 km fino all’abitato di Colarete, posteggio subito dopo il ponte e mi affaccio sul torrente per verificarne dimensioni e portata... bene bene, si può fare.... mi vesto e via in pesca. Il torrente è abbastanza stretto ed è costituito da continui salti e buche dall’acqua cristallina, senza nessun raschio degno di questo nome e con solo piccole correntine tra una buca e l’altra, da affrontare esclusivamente in caccia con grosse mosche.
Nell’aria un continuo e copioso svolazzare di almeno tre differenti tipi di tricottero e di grosse effimere ma nessun insetto che scenda fino alla superficie dell’acqua e di conseguenza nessuna bollata visibile, quindi inizio provando varie mosche e trovando quella giusta in un’imitazione di tricottero con il corpo in poly giallo e ala in gallo scura montata wonder da fare lavorare appena dopo la “schiuma” di ogni cascatella...
La configurazione del torrente impone la pesca a piede asciutto con attrezzatura ultra leggera ed il silenzio assoluto e nonostante ciò più di una volta ho visto le amate “sagome scure” scappare anche solo dopo aver effettuato il primo falso lancio.
Comunque con le dovute accortezze, quasi in ogni buca la trotella si manifestava (mai più di una trota per buca, sia catturata che sbagliata) e si trattava sempre di pesci, seppur dalla misura contenuta, le più grosse al massimo sui 25-26 cm , di notevole bellezza, con colori vivaci e dalle pinne molto ben sviluppate.
Ho risalito il corso del torrente per circa tre ore e man mano che salivo, il torrente si faceva sempre più ripido e infrascato, causando qualche problema nel lancio, ma continando a regalare pesci dai colori fantastici e cosa ormai più che rara, assolutamente tutte con la stessa identica bellissima livrea...
e soprattutto regalandomi il piacere (ormai sempre più raro) di poter pescare più di tre ore in un ambiente ancora abbastanza naturale (non ho visto a terra le solite scatole di vermi, camole e bustine di ami che purtroppo fanno ormai parte del paesaggio della maggior parte dei nostri corsi d’acqua) e senza incontrare anima viva per tutto il tempo.
Se qualcuno volesse provare a visitare il tratto, mi permetto ancora due consigli... un repellente per gli insetti per scoraggiare i pochi tafani presenti e soprattutto di non pescare durante la discesa verso valle (cosa peraltro inutile, vista la conformazione del torrente), ma di fare “ballare l’occhio” in quanto qualche sorpresa la può riservare anche il bosco misto faggio/pino che costeggia il torrente per quasi tutto il suo corso..
Come sempre il pimo pensiero è per il vicino e comodo tratto no kill di Ponte Nossa ma l’immagine mentale del succitato tratto in un sabato pomeriggio estivo (affollamento tipo spiaggia) subito mi scoraggia e mi induce ad un repentino cambio di destinazione.... cartina alla mano decido di provare uno dei tanti laterali del Serio, mai testati nonostante la lunga frequentazione della Val Seriana.
Appena prendo in mano la cartina l’occhio mi cade sulla Valgoglio e sull’omonimo torrente e mi sovviene il ricordo di qualche positivo intervento sul forum di Pipam... qundi deciso per il Valgoglio... pronti partenza e via. Scendo per Villa d’Ogna, Ardesio e poi risalgo la statale per Valbondione fino a poco prima dell’abitato di Gromo dove prendo la strada per Valgoglio e risalgo per circa 3 km fino all’abitato di Colarete, posteggio subito dopo il ponte e mi affaccio sul torrente per verificarne dimensioni e portata... bene bene, si può fare.... mi vesto e via in pesca. Il torrente è abbastanza stretto ed è costituito da continui salti e buche dall’acqua cristallina, senza nessun raschio degno di questo nome e con solo piccole correntine tra una buca e l’altra, da affrontare esclusivamente in caccia con grosse mosche.









Al prossimo laterale....

© PIPAM.com