GBR - Il crepuscolare mondo della pesca alla trota di mare scozzese
![]() Testo e foto di Jan Walls
Vi è una settimana nell’arco dell’intero anno che attendo con particolare trepidazione. Non si tratta dell’apertura della stagione del salmone, non si tratta dell’inizio della caccia al gallo cedrone e nemmeno del giorno in cui i campi da golf riaprono dopo la chiusura invernale.
Per me è quella settimana speciale alla fine di Giugno quando, insieme ai miei compagni di pesca, torno sul fiume Spey a pescare la trota di mare durante la notte. ![]() La migliore beat dello Spey per la trota di mare è probabilmente quella di proprietà della tenuta Seafield. Situata nei pressi del villaggio di Boat of Garten. La beat è particolarmente appartata e offre oltre 4,5 km di pesca privata per 7 canne.
La varietà di pool e l’abbondanza di pesce rende questo luogo speciale. Nessun altro luogo ha esercitato su di me un fascino tale da spingermi a tornare ogni estate per oltre 20 anni! Da molti anni ormai, io e i miei amici seguiamo la stessa routine. Arriviamo alla locanda e depositiamo i nostri bagagli verso il tardo pomeriggio. Quindi ci rechiamo al pub locale per discutere delle tattiche, decidere chi inizierà a pescare e programmare la settimana che ci attende. Dopo aver lungamente assaporato ciò che ci aspetta, ci rechiamo al capanno accanto al fiume, che sarà la nostra base nel corso della settimana. Mentre salmoni e trote di mare balzano fuori dall’acqua davanti ai nostri occhi, prepariamo le nostre canne, stappiamo il vino e accendiamo il barbecue. Conosciamo tutti il fiume molto bene, pertanto non c’è bisogno di ispezionarlo approfonditamente. Sappiamo tutti in quali pool sarà più probabile pescare di più. Dopo cena, cerco di dormire nel capanno, ma l’entusiasmo è tale che a volte non riesco nemmeno a chiudere occhio. ![]() Ho atteso questo momento per un anno intero e la mia ansia e trepidazione raggiungono ormai livelli insostenibili. ![]() ![]() Il vero segreto è la necessità di assoluto silenzio. Durante i falsi lanci bisogna evitare a tutti i costi che la lenza tocchi la superficie, e soprattutto è essenziale procedere con cautela nell’acqua ed evitare di illuminare la zona vicina alla superficie. ![]() Di solito inizio con una piccola mosca, tipo silver stoat (dimensione 10 o 12) su amo doppio in punta e una mosca teal blue and silver leggermente più piccola su amo doppio sul dropper. In tasca porto solo un paio di bobine di fluorocarbon di scorta e qualche variante sulle dimensioni di queste due mosche. In generale se l’acqua è profonda o fredda, uso mosche di dimensioni maggiori. Questo è molto importante perché le condizioni possono cambiare significativamente durante la notte e se la temperatura dell’aria scende, so di dover pescare a una maggiore profondità e con mosche più grandi. Non dimenticate di portarvi una torcia, preferibilmente di quelle da indossare sul capo, e il guadino. In condizioni ideali, quando fa caldo da qualche giorno e il livello del fiume è basso, basta lanciare a 90° e lasciare che la mosca segua il flusso della corrente. Tuttavia, a differenza di quanto è necessario fare con il salmone, è essenziale ferrare immediatamente, non appena si percepisce l’abboccata. La trota di mare può afferrare la mosca in modo molto aggressivo o toccarla appena. Per questo motivo, è molto importante che la frizione del mulinello sia impostata in modo corretto prima di iniziare. In condizioni di acqua più fredda o quando il fiume è alto montate una mosca più grande e recuperate lentamente. ![]() I 12 mesi di attesa, l’oscurità, il lento movimento della mosca mi fanno tremare le mani. In qualsiasi momento una trota di mare potrebbe afferrare quella mosca e sconvolgere quel silenzio totale. È inutile stare qui a raccontare di pesci presi o persi. La pesca alla trota di mare nella quiete di una notte estiva scozzese è un’esperienza che bisogna vivere di persona. Nessun pescatore a mosca che io abbia mai letto è stato in grado di esprimere appieno l’entusiasmo e la delusione che può provocare. Ci sono state notti in cui una trota di mare, balzando in aria, mi ha praticamente strappato la canna di mano. Ci sono stati pesci che hanno sfilato in un attimo tutta la coda fino al backing in pochi secondi e con cui ho intrattenuto una sfida all’ultimo respiro. Ci sono state notti in cui ho pescato ogni pesce che ha attaccato la mosca e altre in cui quasi ogni pesce è riuscito ad evitare l’amo. Ho pescato (e perso) salmoni che pensavano di essere trote di mare. Inoltre, ho provato la disperazione che ti prende quando tutti tranne te hanno avuto una giornata redditizia. La pesca alla trota di mare è anche questo. L’altro aspetto affascinante di questa pesca in Scozia è rappresentato dal fatto che si ha la sensazione di vedere luoghi che poche persone hanno avuto la possibilità di vedere. Come pescatore di trote di mare, nel corso della settimana, si perdono di vista le cose che contano per le persone “normali”. Durante il giorno dormi, non guardi la televisione né leggi i giornali, e sei completamente immerso in un mondo crepuscolare dove conta solamente la pesca. Mano a mano che cala la notte, inizia la tua giornata e ti attendono grandi momenti di entusiasmo o di amara delusione. Proprio quando pensi che si stia facendo troppo buio per vederci, inizia a tornare la luce. Vedi tutti gli animali selvatici che altri non vedranno mai. Mentre il tasso prepotente si rifiuta di cedere il passo lungo il sentiero accanto al fiume, il cervo, tra la nebbia sul lato opposto del fiume, ti guarda dritto negli occhi, quasi a chiederti il permesso prima di scendere delicatamente in acqua e attraversare a soli 5 metri da te. ![]() http://www.river-green.com Jan Walls
© PIPAM.org |