ITA - Le trote della Befana sulla ARS fiume Tronto di Ascoli Piceno
![]() Testo e foto di Danilo (SGT Baldo) Baldinelli
Dopo giorni trascorsi pregando di ricevere un messaggio confortante da Max, pescatore e guardapesca del locale club di pescatori a mosca, finalmente il 5 Gennaio so di trovare acque pescabili nel tratto NK del Fiume Tronto proprio all’interno della città di Ascoli.
E’ un tratto classificato di tipo “C” che nelle Marche significa acque di valle prevalentemente popolate da ciprinidi. Ciò premesso la pesca è sempre consentita, previo il rilascio di un tesserino annuale, o permesso giornaliero. ![]() Ricevuto il permessino di “libera uscita”, scritto e soprattutto timbrato, da mia moglie Stella, parto da Ancona verso le 8 e 30 del mattino del 6 Gennaio. Gli amici Francesco ed Emy alias Stops e Steelhead mi danno buca, e dopo un breve tragitto autostradale di circa un’ora sono sul posto. Come da indicazioni scelgo di pescare a monte della confluenza con il Castellano. Le abbondanti piogge e nevicate hanno raddoppiato la portata dell’acqua ma un rapido sguardo mentre scelgo il parcheggio, comodo e praticamente di fianco al fiume, mi tranquillizza sulla sua pescabilità. ![]() ![]() L’acqua è veramente tanta ma circa 15-20 cm più bassa di come avevo pescato prima di Natale. Provo subito una posizione. Armo la canna, traffico con la miriade di mostriciattoli in tungsteno che abitano le mie scatole, scegliendo una classica GRHE con bead oro abbastanza pesante. ![]() ![]() ![]() Salgo di qualche decina di metri. Ci sono altre postazioni buone, ma con l’acqua che tira in quel modo dovrei stare a mollo fino alle cosce e proprio non mi va. Arrivo in una buca creata da un grosso masso dove giorni addietro avevo catturato alla grande con una PT con pallina arancio fluo. L’acqua è più bassa e mi permette di pescare con appena i piedi a mollo….e l’idea mi da sollievo morale e fisico! ![]() ![]() ![]() Ancora pochi metri e si apre un’altra buca proprio a valle di una passerella che permette il passaggio agevole sull’ altra sponda. ![]() ![]() ![]() Poi arrivo a una bella briglia che rompe il fiume creando tutta una serie di validi spot. Noto che la temperatura è meno rigida ma l’acqua si è sporcata e è ancora più alta. ![]() ![]() ![]() ![]() ![]() Verso le 14 e 30 concludo la giornata, non prima di aver lasciato un capitale in tungsteno su una lama interessante ma probabilmente piena di vecchi ceppi….. In macchina e a casa di corsa, giusto in tempo per docciarmi ed essere pronto per la mia signora, ormai in febbre da “saldi”, ma la dimenticanza “tattica” della Visa mi salva da un bagno di sangue!
NOTE
L’ARS del fiume Tronto si raggiunge da Nord e Sud uscendo dall’autostrada A14 al casello di Ascoli-San Benedetto del Tronto. Un breve raccordo autostradale di circa 20 km permette di raggiungere la città. L’uscita più comoda è Marino del Tronto . Dirigendosi verso il centro città si supera l’incrocio con l’indicazione della Stazione FS. Subito dopo si incontra un ponte sul torrente Castellano. Proprio alla fine del ponte si apre sulla destra una piccola strada in discesa a senso unico, che con un paio di stretti tornanti, vi porta a una serie di parcheggi. Si vede subito la bacheca con le indicazioni della riserva. Li siete più o meno al centro del tratto pescabile. Per pescare occorre munirsi di un tesserino che viene rilasciato dopo un versamento in posta di Euro 25, oppure di un permesso giornaliero di Euro 10. Il tratto è ben popolato di trote fario e qualche iridea, ma anche da numerosi cavedani. In questa stagione la pesca a ninfa è praticamente d’obbligo, ma in buone condizioni la pesca a secca regala belle soddisfazioni. Per la cronaca ho pescato con una Maxia 10.6 #3 alternando ninfe con BH da 3.5 a 2.5. Per mangiare e dormire non c’è nessun problema. La città di Ascoli è molto bella da visitare e i dintorni offrono molteplici possibilità. Danilo Baldinelli
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