Manuale del moderno costruttore di mosche artificiali
di Gianluca Nocentini e Fabio Federighi
ed. GEA f.to 21 x 29,7 cm
144 pagine € 33,00 (2005) a cura di Angelo Piller (Angelo)
![]() Ho appena finito di leggere il nuovo “Manuale del moderno costruttore di mosche artificiali”. Ci tengo a precisare che non conosco Nocentini, ma ho avuto modo di osservare Federighi al morsetto, e l’impressione di trovarmi di fronte un fly-tier più che esperto è stata immediata.
Mi soffermo subito sull’aspetto più positivo del libro, ovvero la concretezza degli argomenti trattati. Le spiegazioni dei vari procedimenti nella costruzione sono chiare, mentre la qualità e il numero delle foto (ben seicento!) tali da non creare fraintendimenti durante i vari passaggi. Quindi, nessun manierismo di sorta, ma solo ciò che conta! E’ esattamente quello che serve ad un principiante. Se poi consideriamo il fly-tier con già una discreta esperienza, vediamo che anche a lui il testo in questione (soprattutto a partire dal settimo capitolo) potrà svelare qualche nuovo trucco per velocizzare la costruzione, utilizzare un certo materiale in modo diverso, o semplicemente offrigli soluzioni alternative come ad esempio il fatto di avere a disposizione montaggi diversi per creare le ali in cdc. Infine, anche il fly-tier esperto potrà fare uso del manuale, mettendo alla prova quegli artificiali a lui ancora sconosciuti. Tanto per fare un altro esempio, l’effimera dun in cdc descritta a p.85 è a mio avviso una mosca molto interessante che con le opportune modifiche di taglia e tonalità potrebbe risolvere i problemi di alcune schiuse “difficili”. Vediamo adesso come è strutturato il libro: il primo capitolo è dedicato all’aspetto entomologico della pesca a mosca, mentre il secondo prende subito in esame l’attrezzatura per costruire gli artificiali. Nel terzo capitolo vengono elencati i materiali più comuni per affrontare la costruzione. Molto interessante, per chi inizia, è la tabella a p.29 che dà un’indicazione sulla dotazione minima di materiali con cui partire. Il capitolo quarto, quinto e sesto sono rispettivamente dedicati agli ami, alle proporzioni di una mosca e all’utilizzo degli attrezzi. Il settimo capitolo esamina l’utilizzo dei materiali (un capitolo decisamente importante), mentre nell’ottavo gli autori ci presentano vari dressing per un totale di settantotto imitazioni (un buon mix tra artificiali classici e moderni), partendo dalle emergenti, continuando con secche, ninfe e finendo con i terrestrial e streamer, non tralasciando la costruzione dell’ovetto! Direi quindi che il libro qui recensito è quasi d’obbligo per tutti coloro che si accingono ad iniziare a costruire o che hanno iniziato da poco. Ai fly-tiers esperti il manuale sarà comunque in grado di offrire nuovi spunti per realizzare artificiali sempre più efficaci. Angelo © PIPAM.com
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